Gestione sostenibile delle operazioni di svaso dalle dighe

La valutazione e mitigazione degli impatti associati alle dighe sull’ecosistema fluviale rappresenta una delle principali linee di ricerca del Centro per lo Studio dei Fiumi Alpini – ALPSTREAM. I ricercatori di ALPSTREAM da anni studiano gli effetti dell’eccessivo accumulo di sedimento fine, attribuibile a cause antropiche, sulle componenti biologiche dei corsi d’acqua alpini. In questo contesto è stato sviluppato un indice di biomonitoraggio specifico che offre interessanti e utili applicazioni per monitorare efficacemente gli effetti delle operazioni di svaso e il conseguente rilascio di sedimento fine allo scopo di promuovere la gestione sostenibile delle dighe. Il gruppo ALPSTREAM ha recentemente partecipato ad alcune campagne di monitoraggio in corsi d’acqua alpini (nello specifico il torrente Varaita, il Po e il torrente Orco) analizzando le comunità di produttori primari e macroinvertebrati bentonici sotto diversi punti di vista. Per quanto riguarda il fiume Po ed il torrente Orco, le analisi sono tuttora in atto. Per quanto riguarda le operazioni di svaso della diga di Sampeyre (torrente Varaita), invece, da un confronto con un tratto a monte non impattato, si può osservare come la clorofilla bentonica sia negativamente influenzata dalla deposizione di materiale fine che conseguono alle operazioni di svaso, soprattutto per quanto riguarda la componente delle diatomee bentoniche. Appare inoltre evidente una perdita in termini di biodiversità nella composizione delle specie, che risultano nel tratto a valle più generaliste e funzionalmente meno diversificate. Per quanto riguarda la comunità di macroinvertebrati, le operazioni di svaso della diga hanno portato a una significativa riduzione della densità degli individui nel tratto a valle, elemento che sicuramente avrà ripercussioni nefaste sui livelli trofici superiori (es: ittiofauna), ed una diminuzione della ricchezza tassonomica con perdita dei taxa più sensibili.