Il Monviso visto dal passo della Calatà, in primo piano un classico omino di pietra
Il Monviso visto dal passo della Calatà, in primo piano un classico "omino di pietra"

46 - A un passo dalla Sud del Monviso

Le nostre valli custodiscono suggestivi punti panoramici con vista ravvicinata sul Monviso. Alcuni sono più noti (ad esempio il Viso Mozzo e la Meidassa in valle Po), altri vanno ricercati in itinerari un po’ più lunghi, ma che ripagano ampiamente la fatica fatta.
Uno di questi è sicuramente il Passo della Calatà, a quota 2940 m, in alta valle Varaita. Per raggiungerlo si parte da Castello di Pontechianale e si risale il vallone di Vallanta fino al bivio per il bivacco Bertoglio, quindi si segue la GTA del giro del Monviso e si rimonta il suggestivo vallone delle Giargiatte con i suoi laghi fino al Passo di San Chiaffredo, che fa valicare in valle Po.

Le montagne che svettano sul vallone impressionano per i loro profili severi e articolati: a sinistra le Rocce Meano, Punta Dante e Punta Michelis che ci separano dal vallone delle Forciolline. A destra, sullo spartiacque con il vallone dei Duc, incombono Rocca Jarea e le torri delle Ale Lunghe. Di fronte, fra Valle Varaita e Valle Po ecco la scura e detritica Punta Trento.

In mezzo a tante vette, infiniti menhir di svariate dimensioni giacciono conficcati al suolo, ergendosi verso il cielo e contornando alcuni laghi che ne riflettono il colore.

lago in mezzo alle vette

Uno scorcio sul Lago Gallarino

Giunti al Passo di San Chiaffredo non si valica in valle Po, bensì si risale sulla destra un’altura su sfasciumi e pietraia, guidati da ometti e segnavia bianco-rossi.
La salita non presenta difficoltà tecniche, ma richiede un po’ di attenzione e piede fermo.
Ci troviamo in mezzo alle montagne, in un ambiente dalla bellezza severa, essenziale: nelle giornate di sole le rocce si tingono di tonalità che ne esaltano i differenti minerali e le svariate morfologie. Il silenzio domina tutto, ed è rotto soltanto dal suono sommesso del vento.

Salita sulla pietraia

Risalendo il Passo della Calatà

Così Punta Dante e le Rocce Meano appaiono rossastre, Punta Trento è quasi nera e le Ale Lunghe sono ocra, come il vallone sotto di noi.
Più si sale, più il panorama è spettacolare. La vastità della pietraia color avorio che stiamo rimontando regala ampie vedute. Oltre al lago Lungo e al lago Bertin riusciamo a vedere anche il lago del Prete, dietro il poggio - ormai lontano - sormontato dal bivacco Bertoglio. Tra le rocce si riconosce il lago Gallarino, che giace più in basso, in corrispondenza del Passo omonimo. E poco alla volta, dietro il profilo piramidale di Punta Dante si svela la parete Sud del Monviso.

Profilo di Punta Dante e Monviso sul retro

Dietro il profilo di Punta Dante, ecco che inizia a svelarsi il Monviso

Cima delle Lobbie, più a destra la Reisassa e Rocio Russo, panorama con vette alpine e ampie pietraie

Cima delle Lobbie, più a destra la Reisassa e Rocio Russo


La sommità della Calatà è contrassegnata da un grosso ometto di pietra.
La bellezza ha la ruvida forma delle pietre e del cielo in questo luogo. La luce gioca con le nuvole che si alzano dalla valle Po a creare infinite e cangianti tonalità con i minerali delle montagne.
Il Re di Pietra sovrasta possente tutte le cime di fronte a lui. È una grande emozione vedere la grande parete Sud e provare a visualizzare la traccia della Via Normale di salita. La vista del Dado e dei Torrioni Sari è ipnotizzante. Punta Dante, color ocra, sembra parte integrante del Monviso, e contrasta con il colore scuro della roccia e dei ghiaioni di Punta Trento.
Alle nostre spalle, il nero e tormentato profilo del massiccio delle Lobbie, appena lambito dalle nuvole che continuano a salire dalla valle Po. Sulla sua destra, le aride vette di Rocio Russo e Reisassa, che dominano sul bosco dell’Alevè. Infine, la testata dello spartiacque fra il vallone delle Giargiatte e quello dei Duc: Punta Malta.

Sommità del passo della Calata. Punta Malta sullo sfondo

Nei pressi della sommità della Calatà. Sullo sfondo Punta Malta

Questo panorama a trecentosessanta gradi è impagabile, e vale la pena contemplarlo il più a lungo possibile. Infatti, dopo pochi metri di discesa sulla lunga pietraia che conduce nel vallone dei Duc, il Monviso scompare dalla vista alle nostre spalle, per lasciare il posto alle Lobbie, sempre più grandi di fronte a noi mano a mano che perdiamo di quota.


Il panorama a 360 gradi dal Passo della Calatà, 2940 m. Alta Valle Varaita.
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Elena Cischino
Ingegnere, appassionata di paesaggi di montagna in tutte le stagioni, che vive attraverso escursioni alla portata di tutti nelle valli intorno al Monviso, condivide le sue esperienze di cammino nella rubrica Racconti di un’escursionista qualunque sul sito web monvisopiemonte.com.

Testo, video e immagini di Elena Cischino, tutti i diritti sono riservati

Ultimo aggiornamento: 22/07/2021 15:30
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