Immagine con descrizione mancante

34 - L’Astore torna a volare libero nei cieli dei parchi delle Alpi Cozie

Non è forse una grande #emozione per chi lavora alla salvaguardia dell'ambiente?
Vi raccontiamo la storia del rilascio, avvenuto nel pomeriggio di sabato 18 aprile 2020 di un Astore. I Guardiaparco delle Aree Protette Alpi Cozie lo hanno liberato nei boschi di Oulx, si tratta della conclusione positiva dell'operazione di salvataggio svolta venti giorni prima.

L'Astore appena recuperato da un guardiaparco, foto di Elisa Ramassa

"Il rapace (Accipiter gentilis) aveva probabilmente sbattuto contro una vetrata o un altro ostacolo, abbagliato o disorientato, ma non aveva riportato lesioni gravi o fratture. Era stato recuperato dagli stessi guardiaparco su richiesta del C.A.N.C. (Centro Animali Non Convenzionali) di Grugliasco, al quale era stato affidato al più presto.
La radiografia ha certificato una lussazione dell’articolazione dell’ala destra che è quindi stata bendata per venti giorni. Le cure, il riposo, l’alimentazione regolare e soprattutto la dedizione e la competenza dei veterinari del centro hanno rimesso in forma il falco. Quando ha cominciato a svolazzare liberamente e a nutrirsi da solo all'interno delle voliere di riabilitazione, i sanitari hanno avvisato il servizio di vigilanza del Parco che ne ha organizzato velocemente la liberazione ..."a nessun guarito piace rimanere ancora in ospedale quando è pronto per essere dimesso…".

I guardiaparco hanno scelto con cura la zona del rilascio: poco disturbata, lontana dal territorio di un'altra coppia di Astori nidificanti, con una visuale abbastanza ampia ed alta per agevolare il primo volo e anche per individuare rapidamente l'astore nel caso in cui fosse ricaduto a terra e si rendesse necessario ricatturarlo, comunque poco distante dal luogo dell’incidente.
Ben protetto in una scatola di cartone forata, lo hanno trasportato con un bastino fino alla piana di San Domenico e, dopo le fotografie di rito, lo hanno lasciato andare.
Il falco ha gridato ed ha subito lasciato le mani del guardiaparco volando sicuro e infilandosi velocemente al riparo del bosco, suo habitat d’elezione. Come già accaduto durante le manovre di recupero, gli agenti di vigilanza hanno operato seguendo scrupolosamente le disposizioni di sicurezza contro un eventuale contagio da virus. Non è semplice maneggiare animali selvatici con guanti e mascherine, ma la soddisfazione per il lieto fine, almeno in questa occasione, ripaga di ogni disagio".

Le emozionanti immagini delle varie fasi della liberazione sono state realizzate dal Guardiaparco Luca Giunti.


Non sempre gli interventi di recupero vanno come si desidera. Proseguiamo nel racconto dei colleghi dei Parchi Alpi Cozie: "Venti giorni fa, oltre all’astore, anche un giovane cervo, caduto nella Dora a Bardonecchia, ha richiesto l’intervento dei guardiaparco, purtroppo a causa di fratture inguaribili non è stato possibile salvarlo mentre il piccolo falco è tornato a volare libero nei cieli delle Aree Protette Alpi Cozie".

Il racconto completo del recupero del cervo narrato da Piemonte Parchi.

L'Astore
L'astore, Accipiter gentilis, è un rapace della Famiglia Accipitridae che vive e caccia in boschi di latifoglie e conifere con vegetazione non troppo fitta e radure. L'adulto uniformemente grigio-bruno nelle parti superiori, presenta un piumaggio inferiore bianco fittamente barrato di scuro, a parte una evidente macchia bianca nel sottocoda.
Caratteristica molto evidenti che aiutano a distinguerlo efficacemente dallo sparviere, sono il sopracciglio chiaro e le guance scure. Ha dimensioni notevoli con evidenti differenze tra i due sessi. La femmina è di solito più grande, e può raggiungere, e superare, i 2 kg di peso con un'apertura alare fino a 120 cm.

Nella testata la liberazione dell'Astore, foto di Luca Giunti. La scheda dell'Astore è tratta dal sito dei Parchi Alpi Cozie

Ultimo aggiornamento: 20/04/2020 17:51
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