
La Riserva naturale della Grotta di Rio Martino
In uno dei più interessanti ambienti carsici del Piemonte si trova la grotta di Rio Martino, ad una quota di 1530 m s.l.m. sulle pendici di Rocca Granè, nel versante orografico destro a monte del capoluogo di Crissolo, in alta Valle Po.
La Grotta è una Riserva Naturale ed è inserita nell'elenco delle Zone Speciali di Conservazione (ZSC IT1160037).
Con i suoi 3.200 metri di lunghezza complessiva, questa cavità ipogea è circondata da sale, pozzi e gallerie collegate tra di loro grazie all’azione delle acque di precipitazione che, nel corso dei millenni, si sono infiltrate in un sistema di rocce carbonatiche, scavando - nel tempo - diversi livelli di cavità sotterranee.
Solo il ramo inferiore, lungo 530 metri, è privo di difficoltà e termina con la cascata del Pissai, alta più di 40 metri. È visitabile, con prescrizioni, al pubblico.
Le prime testimonianze scritte sulla grotta, effettuate da studiosi e alpinisti, risalgono al 1600.
L’area ZSC è immersa in una vasta zona boscata, dominata da una rigogliosa faggeta alle quote meno elevate e una da lariceta più in alto.
La grotta di Rio Martino, oltre a costituire un habitat di importanza comunitaria (8310 - grotte non attrezzate) possiede un elevato valore ecologico poiché ospita una fauna rara ed estremamente specializzata: numerosi Invertebrati e almeno 10 diverse specie di Chirotteri, tra cui il Vespertilio smarginato (Myotis emarginatus), Vespertilio di Blyth (Myotis blythii), Vespertilio di Daubenton (Myotis daubentonii) e il Barbastello (Barbastella barbastellus), soprattutto per il letargo.
Nei mesi freddi, infatti, quando le disponibilità trofiche e le temperature diminuiscono drasticamente, alcune specie di pipistrelli si rifugiano nella grotta, diminuendo la temperatura corporea e le funzioni vitali. Questo permette loro di sopravvivere sino al ritorno della primavera e qualsiasi disturbo può essergli fatale. La grotta di Rio Martino rappresenta il sito più importante a livello nazionale per lo svernamento del Barbastello.
Il delicato ecosistema sotterraneo e le popolazioni di Chirotteri svernanti sono fortemente sensibili agli effetti della presenza antropica. Per tale motivo la grotta è visitabile solamente nei mesi estivi, mentre è vietato l’accesso dal 1° novembre al 31 marzo (periodo eventualmente prorogabile secondo le condizioni climatiche).
Gli accessi sono limitati, su prenotazione, e prevedono la presenza di un accompagnatore naturalistico qualificato al quale sono affidati il controllo e la sicurezza dei visitatori e che potrà fornire nel contempo informazioni e alcune istruzioni circa le precauzioni da mettere in atto durante e dopo la visita.
La partenza delle visite è fissata alle ore 9.30 e/o alle ore 14.30 dal 19 giugno al 31 ottobre 2021 tutti i sabati e le domeniche. Dal 2 luglio al 10 settembre sono in programma visite anche i mercoledì sera e i venerdì pomeriggio (su prenotazione almeno due giorni prima); nel periodo tra 9 e 22 agosto possibilità di visite tutti i giorni.
Per le particolari condizioni presenti all'interno della cavità, per la visita sono richiesti scarponcini da montagna, pantaloni lunghi, maglia in pile, giacca antipioggia, guanti impermeabili (es. da giardinaggio). Casco e pila frontale sono forniti dall'organizzazione.
La quota di partecipazione all’escursione e alla visita speleologica è di € 15 a persona, comprensivi dell’affitto di caschi da speleologia e torce frontali. La prenotazione, obbligatoria, si potrà effettuare presso l’Ufficio Turistico di Crissolo, raggiungibile ai numeri di telefono 371.4126266 - 342.9973049 o via mail scrivendo a proloco-crissolo@libero.it. L’accompagnamento è a cura dell’Associazione Vesulus.
Per saperne di più cliccare qui.
Si ricorda che l’utilizzo di lampade a carburo all’interno della grotta è vietato e che è necessario seguire alcune istruzioni a seguito della visita che possono essere scaricate qui.
Per chi è interessato ad approfontimenti, è disponibile il Piano di Gestione vigente: è scaricabile qui.