Intorno al Monviso 2021: tre webinar sulla biodiversità
Il Parco del Monviso ha organizzato un ciclo di tre video-incontri online per parlare della Riserva della Biosfera transfrontaliera del Monviso UNESCO e di alcuni importanti tematiche del suo territorio. Gli appuntamenti, raccolti sotto al titolo “Intorno al Monviso” si sono tenuti giovedì 27 maggio, giovedì 3 e giovedì 10 giugno 2021 e sono stati studiati come momento di dialogo e confronto in occasione della Giornata mondiale della biodiversità, che si festeggia tutti gli anni il 22 maggio per commemorare l'adozione del testo della Convenzione per la Diversità Biologica da parte dell’ONU, avvenuta il 22 maggio 1992. Gli incontri si inseriscono nelle attività che il Parco del Monviso realizza nell’ambito del piano integrato PITEM Biodiv’ALP, progetto di cooperazione transfrontaliera del programma europeo ALCOTRA nel quale cinque regioni di Francia e Italia si mobilitano per proteggere e valorizzare la biodiversità delle Alpi.
I webinar, della durata di un’ora circa ciascuno, sono stati l’occasione per parlare di biodiversità seguendo diverse tematiche, ciascuna delle quali sarà sviluppata partendo da un punto di vista tecnico-scientifico per poi affiancarlo con il racconto di attività o progetti locali che a quella tematica si ricollegano: un percorso sfaccettato con tre argomenti distinti che hanno il minimo comune denominatore di essere tematiche di grande rilievo per il Monviso e il territorio circostante.
«Riproponiamo anche quest’anno una breve serie di incontri che, attraverso il web, ci permettono di presentare alcuni aspetti della ricca biodiversità presente sul nostro territorio. Abbiamo previsto tre temi di ampio interesse, tra cui quello della fitoalimurgia» commenta il Presidente del Parco del Monviso, Dario Miretti.
Il primo appuntamento, Voli leggeri: le farfalle sotto il Monviso, si è tenuto giovedì 27 maggio alle 17.30: Simona Bonelli dell’Università di Torino - DBios ha parlato della varietà di specie di lepidotteri presenti nel territorio del Monviso; a seguire Piera Comba e Cristiano Savoretto del Comune di Barge presenteranno il progetto “Un giardino per tutt* tutt* per un giardino” e Davide Laratore e Antonella Ramicelli dell’Istituto Comprensivo di Barge hanno raccontato di un’interessante attività realizzata in classe sul tema delle farfalle.
Il secondo appuntamento, Indagini d’acqua dolce: la trota tra passato e futuro, si è svolto giovedì 3 giugno alle 17.30: Vincenzo Caputo Barucchi dell’Università Politecnica delle Marche ha presentato uno studio sulle trote del Piemonte occidentale, dai documenti storici alla ricerca molecolare: a seguire Marco Baltieri dell’Associazione Tutela Ambienti Acquatici e Ittiofauna-ODV ha parlato della zona di pesca No-Kill di Ostana, tra gestione sostenibile dell’ittiofauna e prospettive future.
Il terzo e ultimo appuntamento, Colore e salute nel piatto: fitoalimurgia e piante officinali, si è tenuto giovedì 10 giugno alle 17.30: l’erborista e botanica Stefania Dell’Anese ha introdotto il tema delle piante officinali e fitoalimurgiche; a seguire Ennio Belzuino della Locanda L’Enventòour di Bellino ha parlato dell’uso in cucina di quei vegetali e Lenuta Scorneica del Giardino delle Essenze di Lagnasco ha approfondito il tema delle tradizioni legate alle erbe nel periodo del solstizio d’estate.
Il calendario dei video-incontri “Intorno al Monviso”
Giovedì 27 maggio ore 17.30-18.30
Voli leggeri: le farfalle sotto il Monviso
Con Simona Bonelli dell’Università di Torino - DBios, Piera Comba e Cristiano Savoretto del Comune di Barge e Davide Laratore e Antonella Ramicelli dell’Istituto Comprensivo di Barge.
Rivedi il webinar: "Voli leggeri: le farfalle sotto il Monviso"
Giovedì 3 giugno ore 17.30-18.30
Indagini d’acqua dolce: la trota tra passato e futuro
Con Vincenzo Caputo Barucchi dell’Università Politecnica delle Marche e Marco Baltieri dell’Associazione Tutela Ambienti Acquatici e Ittiofauna-ODV.
Rivedi il webinar: "Indagini d’acqua dolce: la trota tra passato e futuro"
Giovedì 10 giugno ore 17.30-18.30
Colore e salute nel piatto: fitoalimurgia e piante officinali
Con Stefania Dell’Anese, erborista e botanica, Ennio Belzuino della Locanda L’Enventòour di Bellino e Lenuta Scorneica del Giardino delle Essenze di Lagnasco.
Rivedi il webinar: "Colore e salute nel piatto: fitoalimurgia e piante officinali"
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I relatori e le tematiche
Simona Bonelli è Professore Associato di Zoologia presso il Dipartimento di Scienze della Vita e Biologia dei Sistemi. Biologa con un dottorato di ricerca in entomologia agraria, da circa 15 anni si occupa di conservazione della biodiversità e in particolare di biologia, ecologia e conservazione di Lepidotteri diurni, grazie al supporto del suo gruppo di ricerca. Rappresenta l’Italia presso la Butterfly Conservation Europe, è coordinatrice nazionale del progetto europeo Butterfly Monitoring Scheme (eBMS) ed è referente della stesura della prima Lista Rossa delle farfalle Italiane.
Il Comune di Barge (sindaca Piera Comba e ingegnere Cristiano Savoretto) ha realizzato il progetto "UN GIARDINO PER TUTT*, TUTT* PER UN GIARDINO", finalizzato alla realizzazione di un parco giochi in cui si affianchino le dotazioni per i normo dotati a quelle per i diversamente abili, perché se è importante che tutt* giochino, lo è altrettanto che tutt* giochino insieme, e di un orto condiviso, in cui ci si possa scambiare esperienze tra chi è diverso per età e provenienza, attraverso progetti didattici e aperti all’intera cittadinanza. Una parte del giardino sarà dedicata alle farfalle.
L’Istituto scolastico di Barge (dirigente Davide Laratore e professoressa Antonella Ramicelli) segue e presenta da anni percorsi di Educazione ambientale, collaborando con Legambiente, CAI, Vesulus, Parco del Po, Parco del Monviso. Ha accolto quindi con entusiasmo l’idea di poter approfondire il tema dell’importanza della “biodiversità” e della sua tutela e durante le lezioni scolastiche ha sviluppato un percorso didattico dedicato in particolare alle farfalle, guidati da una studentessa universitaria di Scienze Naturali che poi ha lanciato una “Caccia fotografica” per ritrarre le specie tipiche del territorio.
Vincenzo Caputo Barucchi è Professore Ordinario di Anatomia Comparata presso l’Università Politecnica delle Marche (Ancona) dove insegna materie riguardanti l’evoluzione dei Vertebrati. Ha svolto ricerche faunistiche nell’area del Bacino mediterraneo e in Antartide. I suoi attuali interessi di ricerca riguardano la genetica di popolazione e della conservazione di Pesci marini e dulcicoli e lo studio del DNA antico ottenuto da campioni museali e archeologici. Essendo piemontese da parte di madre, il suo “battesimo di naturalista” è avvenuto nelle acque del Varaita, a Venasca, dove è nata la sua passione per la natura.
L'Associazione Tutela Ambienti Acquatici e Ittiofauna-ODV (ATAAI-ODV) (Marco Baltieri) è un'associazione di volontariato, con sede a Luserna San Giovanni (TO), che opera nel campo della tutela della biodiversità, in particolare per quanto riguarda la componente ittica, sviluppando iniziative di tipo didattico e divulgativo, di promozione e appoggio della ricerca scientifica, vertenze ambientali riguardanti i corsi d'acqua, promozione della pesca responsabile, gestione di strutture e attività di supporto alle specie ittiche autoctone, collaborando con numerosi enti pubblici e privati.
Stefania Dell’Anese è laureata in Scienze Naturali ed in Tecniche Erboristiche e dedica il suo tempo libero allo studio e alla divulgazione di conoscenze erboristiche. È docente di Erboristeria, Botanica, Biologia e Scienze Naturali, organizza serate divulgative sulla salute naturale e corsi di erboristeria teorica e pratica (riconoscimento piante, laboratorio cosmetico e preparazioni galeniche). La sua missione è trasmettere con passione ed entusiasmo la “sapienza” ancestrale delle piante officinali selvatiche.
Ennio Belzuino è Guida naturalistica e ambientale, guida del Parco delle Alpi Marittime e ristoratore: da quattro anni gestisce la Locanda L’Enventòour di Bellino, in alta Valle Varaita. Da sempre attento alle tematiche della natura e dell’ambiente, organizza corsi su come curarsi e cucinare con le risorse della Terra. È eco-attore della Riserva della Biosfera transfrontaliera del Monviso.
Il Giardino delle Essenze (Lenuta Scorneica), nella cornice del Castelli Tapparelli d’Azeglio, a Lagnasco. è nato nel 2015 con l'obiettivo di coltivare e conservare piante di interesse officinale ed aromatico. Di proprietà del Comune di Lagnasco, dal 2016 è gestito dall’associazione Naturalmente Interconnessi con l’affidamento all’impresa agricola “Giardino delle Essenze di Scorneica Lenuta”, propone attività che spaziano dalla produzione alla divulgazione e sperimentazione didattica. Lenuta Scorneica è eco-attore della Riserva della Biosfera transfrontaliera del Monviso.
Il PITEM Biodiv’ALP
Il progetto ha durata quinquiennale (2019-2023) e coinvolge le regioni francesi Sud Provence-Alpes Côte d’Azur e Auvergne-Rhône Alpes e le regioni italiane Liguria, Piemonte e Valle d'Aosta; dispone di un budget di 8,9 milioni di euro. L'ambizione del PITEM Biodiv'ALP si articola su due obiettivi strategici volti ad arginare l'erosione degli ecosistemi e delle specie protette e a migliorare l'attrattività del territorio transfrontaliero. Quest'ultimi contribuiscono in particolare alle aspettative del programma ALCOTRA sulla biodiversità, ma anche alla strategia europea per la Macro regione alpina e alla Convenzione Alpina.
L'attuazione operativa di questi obiettivi viene raggiunta attraverso cinque progetti concreti che riguardano rispettivamente il miglioramento delle conoscenze, la gestione di serbatoi di biodiversità, la prefigurazione di una strategia di connettività ecologica transalpina e la valorizzazione socio-economica della biodiversità e degli ecosistemi. Un ultimo progetto tematico riguarda il coordinamento, la comunicazione e la valutazione del PITEM Biodiv'ALP.
Collegamento tra la Francia e l'Italia, confinante con le cime e il bacino del Mediterraneo, il Massiccio delle Alpi Occidentali è considerato un "hotspot" della biodiversità. Territorio montuoso, attraversato da valli che favoriscono il transito transfrontaliero, ospita ricche riserve di biodiversità che dipendono da corridoi ecologici vulnerabili. La biodiversità è minacciata dal degrado e dalla frammentazione degli ecosistemi, da varie forme di inquinamento, da specie esotiche e invasive, ma anche dal cambiamento climatico. Questo eccezionale patrimonio naturale genera numerosi servizi ecosistemici. Tuttavia, questi ultimi sono estremamente vulnerabili da fenomeni che portano all’erosione della Biodiversità cioè i cambiamenti globali di origine antropogenica (frammentazione degli ambienti, cambiamenti climatici, ecc.). Ad esempio, i cambiamenti climatici influenzano questo territorio due o tre volte di più rispetto ad altre regioni. Il comprendere queste problematiche, cercando protocolli comuni di ricerca e conoscenza, impone un approccio comune per dare delle risposte coerenti e concertate all'erosione della biodiversità e dei suoi servizi su una scala biogeografica pertinente.
I servizi ecosistemici, dall'inglese "ecosystem services", sono, secondo la definizione data dalla Valutazione degli ecosistemi del millennio (Millennium Ecosystem Assessment (MA), 2005), "i benefici multipli forniti dagli ecosistemi al genere umano". Sono insomma un supporto alla vita di tutti noi (forniscono risorse come cibo, ossigeno, acqua, stabilizzano il clima, agevolano il riciclo dei rifiuti, migliorano la qualità della vita, generano paesaggi unici e immersivi, esperienziali…) e garantiscono la vita di tutte le specie in un organizzazione perfetta! Solitamente non sono riconosciuti fino al momento in cui non vengono persi o degradati.
Per chi volesse approfondire http://www.lifemgn-serviziecosistemici.eu/IT/progetto/Pages/se.aspx
Inoltre altro scopo del progetto BIODIV’ALP è promuovere la biodiversità come fattore di sviluppo dei territori: attuare cioè percorsi di governance per la valorizzazione e la tutela attiva e partecipata della biodiversità transalpina.
La biodiversità e gli ecosistemi alpini sono infatti fattori di attrattività del Massiccio delle Alpi occidentali in quanto forniscono molti servizi ecosistemici di grande valore sociale ed economico per i 3,6 milioni di abitanti dell'area. La loro conservazione e valorizzazione è quindi un tema centrale per l'intero territorio, i suoi abitanti ma anche i visitatori che vengono alla scoperta di questo eccezionale patrimonio. L'originalità delle attività realizzate riguarda la strutturazione transfrontaliera di percorsi di governance integrata, conoscenze e metodologie per la gestione della biodiversità, una politica pubblica di connettività ecologica e una strategia per la valorizzazione della biodiversità.
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