Efficacia conservazionistica della gestione no-kill per la salvaguardia delle popolazioni ittiche fluviali
Canalizzazioni, inquinamento, dighe, derivazioni, aumento esponenziale dei cormorani, immissione scriteriata di specie alloctone e negli ultimi anni diffuse alterazioni delle portate causate dal cambiamento climatico hanno ridotto al lumicino il patrimonio naturale dei nostri fiumi. In questo contesto, qual è l’efficacia conservazionistica dell’introduzione di una gestione no-kill per la salvaguardia della popolazione ittica di un determinato tratto fluviale? Nel 2019 il gruppo ALPSTREAM ha contribuito all'istituzione di un tratto di gestione no-kill sul fiume Po, con uno sviluppo di circa 3 Km, in collaborazione con la Provincia di Cuneo, ATAAI e il Parco del Monviso. Il tratto è stato attrezzato con tabelloni che illustrano diversi aspetti dell’ecologia e della biodiversità del torrente. Ad inizio agosto 2018, prima dell’istituzione del no-kill, è stato realizzato un campionamento quantitativo delle trote, finalizzato a definire densità e struttura di popolazione iniziali.
Dopo 2 anni, nelle stesse condizioni di prelievo, è stata realizzata una seconda campagna. Lo studio ha messo in luce alcuni interessanti risultati: in soli due anni c’è stato un enorme incremento della popolazione di trote (+ 27 %!) con un cospicuo incremento degli individui giovani. Questi dati ci confermano che la gestione no-kill può essere estremamente efficace per la conservazione e l’incremento delle popolazioni salmonicole. La diffusione di simili tratti nelle nostre valli costituirebbe un importante elemento non solo per la conservazione e tutela delle popolazioni salmonicole, ma anche per una più soddisfacente attività di pesca: ogni tratto no-kill funziona in pratica come un “polmone” (un’area source si dice in ecologia) da cui le trote possono diffondersi e colonizzare i tratti a monte ed a valle. Inoltre la realizzazione di questi tratti dedicati alla pesca a mosca rappresenta un importante elemento nella promozione turistica del territorio, abbinando conservazione, promozione di un turismo sostenibile e attività sportiva (e in questo senso l’attività è promossa anche dalla sede Suism di Cuneo).
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