Due cicogne nere con le zampe immerse in un ambiente umido

Cicogna nera a Racconigi

//Il Centro cicogne di Racconigi aggiunge un nuovo primato grazie ad una coppia di cicogne nere che ha nidificato e svezzato tre pulcini all’interno del parco del Castello Reale, tra i rami di un grande frassino secolare.

Si tratta del primo caso di nidificazione di cicogna nera in una pianura italiana, prima di questo episodio solo 19 coppie di cicogne nere avevano scelto la Penisola per nidificare, dal 1994, sempre in aree pedemontane o su falesie rocciose.

La specie, classificata come prioritaria e vulnerabile dalle direttive europee, testimonia l'importanza dell'habitat del parco del castello, un’oasi che ricorda gli antichi boschi della pianura Padana.

La notizia dell’involo di tre piccoli di cicogna nera è diffusa, in accordo con il Parco del Monviso, solo ora che i pulcini hanno lasciato il nido.

Troppo elevato era infatti il rischio di disturbo per queste rare specie di uccelli. I veterinari del Centro cicogne e del Parco hanno monitorato per mesi l’evoluzione del nido.

Due esemplari di cicogna nera con le zampe immerse in un  ambiente umido
Due delle tre giovani cicogne nate a Racconigi

Grazie alla collaborazione con la Direzione del Parco del Castello e sotto la supervisione scientifica del Parco del Monviso, vengono svolti monitoraggi faunistici nell’area del Parco di Racconigi al fine di mantenere dati aggiornati su una delle aree più interessanti del Piemonte dal punto di vista naturalistico. I dati confluiscono su piattaforme regionali e quindi implementano le banche-dati nazionali sullo status della fauna selvatica, sotto il coordinamento dell’ISPRA.

Infatti il Parco di Racconigi, che rappresenta una rara testimonianza di bosco relitto a querco-carpineto della Pianura Padana, è riconosciuto come Sito di Interesse Comunitario ai sensi della Direttiva Habitat proprio per le peculiarità faunistiche che lo popolano (SIC/ZSC IT1160011 “Parco di Racconigi e boschi lungo il T.te Maira” (D.G.R. n. 40-6100 del 7/12/2017)): grazie infatti alla gestione risalente all’epoca di Carlo Alberto che lo ha trasformato da giardino alla francese a parco all’inglese, l’area di 180 ettari è diventata un valido posto-tappa per la fauna selvatica sia migratoria sia stanziale.

In particolare, sono state censite molte specie riconosciute come “prioritarie” dalla Diretta comunitaria Habitat: è infatti presente la colonia mista di ardeidi più popolosa del cuneese (circa 140 coppie di Airone cenerino, 20 di Garzetta, 15 di Nitticora, 20 di Airone guardabuoi e da alcuni anni anche un centinaio di coppie di Cormorano), sono nidificanti la Colombella, il Picchio rosso minore, il Picchio nero e diverse coppie di Cicogna bianca.

Non è poi da dimenticare che nel Parco del Castello è presente anche la Rana di Lataste, una piccola rana rossa endemica della Pianura Padana.

A partire dal 2018 il SIC del Parco del Castello di Racconigi, che ingloba anche il Centro Cicogne di Racconigi e tutti i terreni lungo il Torrente Maira fino alla confluenza con il Po, è stato affidato dalla Regione Piemonte alla gestione del Parco del Monviso, che quindi si trova ad essere attore coinvolto in tutte le tematiche naturalistiche legate a questo delicato sito.

A tutto questo elenco di specie che già da solo sottolinea l’importanza naturalistica del Parco del Castello di Racconigi, si è aggiunta recentemente la scoperta della nidificazione di una coppia di Cicogna Nera, una rara specie europea che – essendo solitaria, molto territoriale e legata ad ambienti forestali– ha trovato a Racconigi un piccolo paradiso per trattenersi per il periodo riproduttivo.

Una cicogna bianca si libra in volo alla sinistra della facciata del Castello di Racconigi, della quale si vede un dettaglio del timpano con il soprastante loggiato con l'orologio
Il Castello di Racconigi con una cicogna bianca in volo

Già dal 2015 vi era stata prova di un tentativo di nidificazione su un platano secolare, mentre nel 2018 era stato riscontrato l’involo di un giovane ma senza ritrovamento del nido; quest’anno però il personale del Centro Cicogne ha potuto dare conferma certa della nidificazione di questa rara specie: su un frassino secolare ha realizzato un meraviglioso nido in cui sono stati osservati a distanza con un cannocchiale 3 giovani.

La Cicogna nera è specie classificata come prioritaria per la Comunità Europea ed è definita vulnerabile dalla Lista Rossa IUCN riguardante le specie e rischio di estinzione: la specie è molto diffusa in Germania e in Polonia dove nidifica in foresta, ma l’Italia è stata a lungo evitata dalla ricolonizzazione della specie.

Solo dal 1994 la Cicogna nera è tornata a nidificare in Italia, grazie anche a programmi di controllo del bracconaggio: le prime coppie sono state ritrovate nel Parco del Monte Fenera nel novarese, mentre le altre sono principalmente distribuite in Puglia e in Calabria: la peculiarità della coppia racconigese è dovuta al fatto non solo che si tratta della 20° coppia presente sul territorio nazionale in ordine cronologico di insediamento e la 4° in Piemonte, ma anche che è l’unica coppia nidificante in Italia in un bosco di pianura, mentre tutte le altre hanno scelto zone pedemontane o addirittura falesie rocciose.

un dettaglio del caratteristico parco del Castello di Racconigi, dove convivono aree a prato e zone di bosco; al di sopra un cielo blu con qualche nuvola
Il bosco, all'interno del Parco del Castello di Racconigi, dove le cicogne hanno nidificato

Testo di Gabriella Vaschetti – Responsabile scientifico Centro Cicogne e Anatidi Racconigi
Foto di Filippo Marmo

Ultimo aggiornamento: 15/12/2021 10:40