un laghetto si intravede tra l'erba alta e le rocce, sullo sfondo i pini cembri

L'itinerario del mese - agosto

Il selvaggio Vallone dei Duc

L’itinerario
Fraz. Castello, Pontechianale – Rifugio Bagnour – Vallone dei Duc
Scarica la traccia gpx dell'itinerario
Quota minima: 1580 m
Quota massima: 2620 m
Dislivello: 1040 m
Tempo di percorrenza: 6 h
Segnavia: U08
Difficoltà: Escursionistico (E), per Escursionisti Esperti (EE) se si decide di proseguire per il Passo dei Duc o per il Passo Calatà.
Accesso: raggiungere la frazione Castello di Pontechianale, lasciando l’auto lungo la strada provinciale che risale la Valle Varaita, nel parcheggio situato nei pressi del Rifugio Alevé.

L’itinerario inizia presso il Rifugio Alevé (1580 m), dove si imbocca l’evidente sentiero che conduce al Rifugio Bagnour. Senza possibilità di errore, si procede in salita inoltrandosi nella cembreta del Bosco de l’Alevé, proseguendo diritto al bivio presso il Rifugio Grongios Martre (1750 m) e tenendo la sinistra al successivo incrocio presso le Grange Peiro Grongetto (1860 m). Attraversando sempre in salita un magnifico tratto di cembreta in purezza, si giunge in breve alla radura di Pian Caval (1950 m), dove l’escursione continua sulla destra seguendo la traccia che conduce dopo pochi minuti al Rifugio Bagnour (2020 m), sulla sponda dell’omonimo lago.

Dopo una pausa rigenerante al rifugio, la passeggiata prosegue raggiungendo la sponda opposta del lago, dove occorre imboccare sulla sinistra il sentiero che si avvia in salita tra i pini cembri. In pochi metri si giunge al cospetto di un maestoso esemplare di pino cembro (2020 m), da poco riconosciuto quale albero monumentale, meritevole di una breve sosta. La salita prosegue poi nella pineta, a tratti rada ed intervallata da macereti, seguendo un impluvio in direzione Nord-Est.

Giunti all’imbocco del Vallone dei Duc (2220 m), il percorso subisce un repentino cambio di direzione, proseguendo verso Est e raggiungendo in breve una splendida radura erbosa (2250 m), circondata da una serie di larici secolari. Qui il sentiero sale con alcuni tornanti tra questi alberi maestosi fino a sbucare sulla cima di un dosso roccioso (2380 m), da quale si apre il panorama sull’immensa distesa di rocce del Vallone dei Duc.

L’escursione può ora proseguire in un paesaggio quasi lunare, attraversando su pendenze moderate la grande pietraia che caratterizza questo settore del massiccio del Monviso. Alla quota di circa 2410 m, il sentiero svolta bruscamente a sinistra, inerpicandosi sul versante orografico destro del vallone. In pochi minuti si raggiunge il rilievo roccioso chiamato “I Monti” (2620 m), ottimo punto di osservazione per contemplare il panorama e già un buon punto finale per l’escursione.

I più volenterosi ed allenati potranno proseguire la gita fino al Passo dei Duc (2790 m) o verso il Passo Calatà (2940 m), percorrendo però tratti di sentiero meno evidenti, adatti ad escursionisti esperti e ben equipaggiati. Il rientro al punto di partenza potrà avvenire lungo il medesimo percorso di salita.

L’Ente di Gestione delle Aree protette del Monviso ricorda che l’attività escursionistica richiede abbigliamento e calzature adeguate alla stagione, alla tipologia di escursione e alla quota che si intende raggiungere. È inoltre sempre necessario verificare preventivamente le condizioni del luogo in cui si sviluppa l’escursione, con particolare riferimento a condizioni meteorologiche, stato del terreno, stabilità del manto nevoso e pericolo valanghe. Nelle aree naturali protette gestite dall’ente è inoltre in vigore un regolamento di fruizione: alcune buone norme di comportamento e il rimando al regolamento stesso sono pubblicati su www.parcomonviso.eu/visite/parco-naturale-del-monviso-istruzioni-per-l-uso.
L’ente non è in ogni caso responsabile per danni a persone, animali o cose derivanti dalla fruizione dei sentieri indicati e delle proprie aree in attività escursionistica, alpinistica e scialpinistica.

Ultimo aggiornamento: 11/01/2024 15:33