Il torrente vallanta che scorre tra pendii erbosi, a destra ricoperti di larici, a sinistra si intravede una balma di pietra

L'itinerario del mese - maggio

Una passeggiata attraverso le stagioni nel Vallone di Vallanta

L’itinerario
Fraz. Castello, Pontechianale – Rifugio Vallanta
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Quota minima: 1590 m
Quota massima: 2450 m
Dislivello: 860 m
Tempo di percorrenza: 6 h
Segnavia: U09 – GTA
Difficoltà: Escursionistico (E)
Accesso: in auto lungo la strada provinciale che risale la Valle Varaita fino alla Fraz. Castello di Pontechianale, dove è disponibile un parcheggio nella piazzetta che si affaccia sul lago.

Dalla piazza che si affaccia sulla diga di Castello e sull’omonimo lago (1590 m), si percorre per qualche decina di metri la strada provinciale in direzione Nord-Est, attraverso il centro abitato. Raggiunta la caratteristica fontana e la piccola chiesa si svolta a sinistra tra le case, e poi subito a destra in un piccolo cortile, imboccando così l’ampia mulattiera che si dirige verso il Vallone di Vallanta. Il percorso si sviluppa qui in salita, a mezza costa, passando sotto ripide pareti e giungendo in breve in vista delle diroccate Grange Alpet, in corrispondenza delle quali il sentiero si fa più pianeggiante (1760 m). Durante la salita merita fare delle piccole pause per ammirare il panorama che pian piano si apre sulla valle sottostante, oltre che la splendida fioritura che adorna i prati in tarda primavera.
Il tracciato percorre ora il fondovalle, lungo l’impetuoso corso del Torrente Vallanta, alternando tratti pianeggianti a brevi salite, attraverso i lembi più occidentali della cembreta de l’Alevé e radure fiorite. Oltrepassato il bivio per il Passo di S. Chiaffredo (1900 m), si giunge presso le Grange Soulieres (1940 m) dove un ponte di legno consente l’attraversamento del torrente. Di qui alcuni tornanti conducono alle Grange del Rio (1980 m) e ai ruderi di Gias d’Ajaut (2020 m), presso i quali si può fare una piccola deviazione per rinfrescarsi alla Fontana della Salute (all’origine del ruscello che si attraversa poco prima delle case).
Superato il ponte sul Torrente Vallanta, il sentiero prosegue ancora in salita sul versante orografico destro fino all’ampio pianoro dove sorgono i ruderi delle Grange Soubeyran e delle Grange della Balma (2160 m). Qui si rimane affascinati dall’imponenza del versante Ovest del Monviso con le sue ampie pareti e dal panorama della testata del Vallone di Vallanta, che in tarda primavera spesso è ancora ricoperto di neve.
Una volta raggiunto il fondo del pianoro, il percorso ricomincia a salire, dapprima a mezza costa e poi con ampi tornanti, tenendo la destra ai bivi per il Rifugio Helios (2310 m) e per il Passo della Losetta (2350 m), fino a guadagnare il Rifugio Vallanta (2450 m), posto sulla riva del Laghetto della Bealera Founsa. In questo tratto ci si lascia progressivamente alle spalle la primavera per entrare nuovamente nell’inverno, data la frequente presenza di ampi nevai, in ogni caso facilmente attraversabili con le calzature adatte. Partendo al mattino presto, non è raro avvistare stambecchi e camosci in questa parte dell’escursione, intenti a brucare i primi timidi germogli di erba fresca a poca distanza dal sentiero.
Il rientro può essere eseguito lungo il medesimo percorso dell’andata, richiedendo circa 2 h e 30. Il periodo di apertura del Rifugio Vallanta inizia a metà giugno, ma è sempre aperto l’ampio locale invernale in cui ci si può riparare in caso di cattivo tempo. In ogni caso, questa escursione può essere molto piacevole anche nei mesi estivi, quando si può beneficiare dell’apertura del rifugio.

L’Ente di Gestione delle Aree protette del Monviso ricorda che l’attività escursionistica richiede abbigliamento e calzature adeguate alla stagione, alla tipologia di escursione e alla quota che si intende raggiungere. È inoltre sempre necessario verificare preventivamente le condizioni del luogo in cui si sviluppa l’escursione, con particolare riferimento a condizioni meteorologiche, stato del terreno, stabilità del manto nevoso e pericolo valanghe. Nelle aree naturali protette gestite dall’ente è inoltre in vigore un regolamento di fruizione: alcune buone norme di comportamento e il rimando al regolamento stesso sono pubblicati su www.parcomonviso.eu/visite/parco-naturale-del-monviso-istruzioni-per-l-uso.
L’ente non è in ogni caso responsabile per danni a persone, animali o cose derivanti dalla fruizione dei sentieri indicati e delle proprie aree in attività escursionistica, alpinistica e scialpinistica.

Ultimo aggiornamento: 11/01/2024 15:32