Dalla cima di una montagna panorama delle montagne circostanti completamente innevate al di sopra di una distesa di nuvole sulla sinistra. Cielo azzurro
Il panorama invernale verso le Alpi Marittime e Liguri da Punta Razil. Foto: Davide Giuliano

L'itinerario del mese - gennaio

L’itinerario
Meire Durandini, Ostana – Punta Razil – Punta Selassa – Meire Durandini
Quota minima: 1620 m
Quota massima: 2385 m
Dislivello: 800 m
Tempo di percorrenza: 5 h
Difficoltà: Escursionisti esperti (EE)
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Accesso: una volta raggiunta la frazione capoluogo di Ostana, procedere ancora in salita lungo la via principale, superando tutte le borgate superiori del paese fino a raggiungere Meire Durandini. Qui la strada finisce ed è disponibile un ampio parcheggio. Il percorso è pulito da neve anche in pieno inverno, data la presenza di un agriturismo poco sopra il parcheggio.

L’itinerario qui proposto è pensato per uno svolgimento in condizioni pienamente invernali (quindi con un buon innevamento), consentendo una percorribilità con ciaspole o sci da alpinismo. I riferimenti a sentieri esistenti e segnati (verosimilmente coperti dalla coltre nevosa) saranno quindi limitati nella descrizione del percorso, che ci riserviamo di suggerire per escursionisti esperti o comunque abituati ad effettuare tragitti in alta montagna su terreni innevati. In ogni caso, prima di partire, è sempre fondamentale informarsi sulle condizioni del manto nevoso, consultando il bollettino valanghe regolarmente emesso dall’ARPA Piemonte nella stagione invernale http://www.arpa.piemonte.it/bollettini/elenco-bollettini-1/bollettino-valanghe.

Lasciata l’auto nel parcheggio di Meire Durandini (1620 m), l’escursione inizia procedendo per qualche centinaio di metri verso Est, raggiungendo i tavoli situati in località Pian Charm (1630 m), da dove si gode uno splendido panorama sull’alta Valle Po. La salita prosegue poi percorrendo la strada sterrata che sale in direzione Nord Ovest, affrontando un paio di tornanti, fino a riguadagnare la dorsale che collega Meire Durandini e Pian Charm al Colle Bernardo (1840 m).
Qui il percorso devia verso destra, abbandonando la strada e seguendo l’ampia cresta in direzione Nord. Dopo un tratto a pendenza moderata, la salita si fa più ripida, fino a sbucare su un cucuzzolo (2190 m), ormai in vista del Colle Bernardo (2250 m), raggiungibile in pochi minuti. Dal Colle, l’itinerario per Punta Razil (o Punta Rumelletta) si sviluppa sempre in cresta, in direzione Nord, guadagnando la cima (2385 m) in circa 15 minuti.
In condizioni di buona visibilità, il panorama da Punta Razil è a dir poco eccezionale, spaziando dal Monviso a tutta la pianura a Sud di Torino. In presenza di neve si sconsiglia di proseguire verso la vicina Punta Ostanetta, data la presenza di alcuni passaggi piuttosto esposti.
Per il rientro, in alternativa al percorso di salita, dal Colle Bernardo è possibile procedere sulla cresta che, dopo una breve risalita (2270 m), scende verso Est verso Punta Selassa. Mantenendo il filo di cresta, si raggiunge senza possibilità di errore il Colle Selassa (2010 m) e di lì l’omonima punta (2040 m, croce), da dove il panorama continua a non deludere.
Da Punta Selassa, la via del ritorno verso Meire Durandini prevede poi la discesa all’omonimo colle, e di lì un percorso discendente a mezza costa in direzione Sud Ovest, sul tracciato di una vecchia mulattiera, passando per la località L’Arp (1840 m) e ritrovando la strada di salita presso il tornante in località Rouquet (1770 m). In pochi minuti si raggiunge quindi nuovamente Pian Charm, e di lì il parcheggio di Meire Durandini.

L’Ente di Gestione delle Aree protette del Monviso ricorda che l’attività escursionistica richiede abbigliamento e calzature adeguate alla stagione, alla tipologia di escursione e alla quota che si intende raggiungere. È inoltre sempre necessario verificare preventivamente le condizioni del luogo in cui si sviluppa l’escursione, con particolare riferimento a condizioni meteorologiche, stato del terreno, stabilità del manto nevoso e pericolo valanghe. Nelle aree naturali protette gestite dall’ente è inoltre in vigore un regolamento di fruizione: alcune buone norme di comportamento e il rimando al regolamento stesso sono pubblicati su www.parcomonviso.eu/visite/parco-naturale-del-monviso-istruzioni-per-l-uso.
L’ente non è in ogni caso responsabile per danni a persone, animali o cose derivanti dalla fruizione dei sentieri indicati e delle proprie aree in attività escursionistica, alpinistica e scialpinistica.

Ultimo aggiornamento: 11/01/2024 15:31