51 - Un veterinario con la passione per i selvatici e la fotografia
Medico veterinario da quasi 25 anni, cominciai ad avvicinarmi seriamente ai selvatici nell’autunno del 2016, quando un pomeriggio piovoso mi presentai al Centro Recupero Animali Selvatici di Bernezzo per offrire la mia disponibilità come volontario, ben consapevole che sarei stato sicuramente più utile a pulire gabbie e recinti che non a curare gli ospiti del Centro, tanta è la differenza tra un animale domestico ed un selvatico.
Quell’incontro davanti alla stufa con Remigio Luciano, direttore del CRAS, mi ha cambiato davvero la vita, complice anche un piccolo di cinghiale che scorrazzava curioso tra le scrivanie dell’ufficio suscitando in me nuovi sentimenti e sensazioni verso un mondo fino a quel momento appena sfiorato nello sguardo furtivo di un capriolo o nel volo maestoso di un’aquila durante le mie escursioni in montagna.
Come sempre avviene nel settore del volontariato, quello che si offre è infinitamente poco rispetto a quanto si riceve ed il regalo più grande che ho avuto in dono dal CRAS è stato quello di imparare ad approcciarmi a queste splendide creature con rispetto e delicatezza in quanto l’uomo rappresenta per loro una delle fonti più importanti di stress.
Ricordo ancora la prima volta che visitai una volpe, il suo terrore negli occhi, i miei movimenti troppo bruschi ed il tono di voce troppo alto verso un paziente che paziente non era per nulla e che con un cane condivideva solo la stessa famiglia, ma non certo il comportamento.
Grazie agli amici del CRAS ho imparato e sto imparando tanto ed in quel piccolo angolo di paradiso, ai margini del bosco, mi sento davvero a casa, circondato da persone ed animali che hanno realmente dato un senso alla mia vita, aspettando sempre con ansia la richiesta di Remigio di occuparmi della liberazione di qualche ospite del Centro: non esistono animali di serie A e di serie B, ma certo, la liberazione del nostro Beru, un piccolo di camoscio ricoverato al Centro per circa un anno, resterà per sempre tra i miei ricordi più belli, incorniciato dal suo ultimo sguardo prima di scavalcare un colletto ed unirsi ai suoi simili.
Dal punto di vista professionale ho la fortuna di lavorare in un distretto ASL di montagna e così i selvatici sono diventati parte del mio mondo lavorativo, un mondo ed una valle che amo in maniera viscerale e che mi fanno sentire davvero fortunato!
Parallelamente all’interesse per i selvatici è nata in me la passione per la fotografia naturalistica, un modo per conoscere e ritrarre i selvatici nel loro ambiente naturale: non sono un bravo fotografo ma la bellezza dei soggetti riesce a distogliere lo sguardo dai molti errori tecnici che l’inesperienza mi porta a commettere.
Grazie alle persone giuste ed alla mia frequentazione con i selvatici ho però imparato qualcosa di fondamentale che tutti quelli che si cimentano in questa hobby così appagante dovrebbero imparare: i soggetti che vogliamo riprendere sono esseri viventi che temono e fuggono l’uomo e solo conoscendoli bene possiamo tentare di avvicinarli riducendone al minimo lo stress.
Frequentai mio primo workshop fotografico nella parte piemontese del Parco del Gran Paradiso, un’esperienza indimenticabile sulle orme di stambecchi e camosci, sotto la guida di Luca, un giovane fotografo naturalista, coadiuvato da un guardiaparco che mi fecero capire immediatamente quanto rispetto ci dovesse essere da parte di chi scatta le foto ad un animale nel suo ambiente naturale.
Da allora ho imparato la regola più importante che un buon fotografo naturalista deve seguire: essere pronti a rinunciare ad un bello scatto se questo può comportare uno stress eccessivo nella creatura che abbiamo di fronte.
Andrea Avagnina, classe 1967, è un veterinario dirigente ASL, presta servizio presso il distretto della Valle Varaita, referente lupo e componente del Gruppo Interaziendale Animali Selvatici dell’ASL CN1 e CN2, interviene sulle predazioni da lupo sugli animali domestici, operatore formato Life Wolf Alps per il monitoraggio nazionale lupo e veterinario volontario al Centro Recupero Animali Selvatici di Bernezzo.
Con questo fotoracconto il dottor Avagnina inizia la sua collaborazione con il sito del Parco, troverete prossimamente delle schede fotografiche nella sezione Fauna. Andrea collabora anche con il settimanale Corriere di Saluzzo, dove cura una rubrica mensile dedicata al mondo animale.
Lo trovate su Instagram, cliccate sul nome... andreaavagnina