laghetto in primo piano tra prateria e torbiera

L'itinerario del mese - giugno

Verso i Laghi di Pra Fiorito

L’itinerario
Ponte Riundin, Crissolo – Meire Balmasse – Laghi di Pra Fiorito
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Quota minima: 1540 m
Quota massima: 2320 m
Dislivello: 780 m
Tempo di percorrenza: 6 h
Segnavia: V34 – V09
Difficoltà: Escursionistico (E)
Accesso: in auto, superato l’abitato di Crissolo, percorrere la SP 234 in direzione di Pian del Re. Circa 500 m oltre la frazione Serre Uberto, svoltare a sinistra in discesa su una strada sterrata che in breve conduce al parcheggio presso il Ponte Riundin (tavolini e bacheche). In alternativa è possibile lasciare l’auto nel parcheggio lungo la strada provinciale (pochi metri a monte del bivio) e discendere a piedi verso il ponte.

L’escursione inizia attraversando il Po, qui ancora torrente, al Ponte Riundin (1540 m), e seguendo la pista forestale che conduce alle Meire Balmasse ed alle strutture di servizio degli impianti di risalita di Crissolo. Il percorso si sviluppa dapprima in un bel bosco di larice, a tratti misto con latifoglie, attraversando parte della Riserva Naturale della Grotta di Rio Martino, fino a raggiungere le Meire Balmasse (1660 m), in corrispondenza di un tornante.
Qui l’itinerario abbandona la strada sterrata, procedendo a sinistra oltre l’alpeggio lungo un ampio sentiero che inizia progressivamente a salire. In breve si raggiunge un ampio pianoro (1750 m), dove il percorso si fa meno battuto ed attraversa un impluvio (qui si entra nel Parco del Monviso), continuando poi la salita in direzione Sud fino a raggiungere la dorsale che scende dal Viso Mozzo e da Punta Gardetta (1920 m). Questa cresta altro non è che l’imponente morena laterale del grande ghiacciaio che in epoche passate scendeva dalla parete Nord del Monviso verso Crissolo, attraverso le Balze di Cesare, creando l’ampio vallone che oggi costituisce la Comba Sbarrina (sul versante opposto è anche evidente l’altra morena laterale, che da Pian Radice scende al Monte Tivoli).
Da questo punto il sentiero compie un tratto a mezza costa, sovrastando i ruderi della Casa del Vallone (2030 m), e, dopo un breve tratto più ripido, sbuca nell’ampio vallone ai piedi delle Balze di Cesare. Procedendo diritto al bivio che indica il Rifugio Alpetto (2210 m), il percorso procede su pendenze moderate tra ampi pianori, morene e piccole zone umide, giungendo in breve ai Laghi di Pra Fiorito (2300 m), le cui sponde sono facilmente raggiungibili con una breve deviazione dal sentiero principale. Il primo lago (sulla destra del percorso salendo) e il secondo (sulla sinistra) rappresentano un tipico esempio di ecosistema lacustre alpino, con acque fredde e limpide, circondate da una flora strettamente legata agli ambienti umidi delle alte quote, ed offrono un panorama spettacolare ai piedi del versante Nord del Monviso. In pochi minuti di cammino oltre i laghi si raggiunge un’ampia torbiera, frutto del progressivo interramento di un antico terzo grande specchio d’acqua, proprio ai piedi delle Balze di Cesare.
Neve permettendo, i più allenati potranno allungare l’escursione fino al Rifugio Q. Sella (2640 m), aggiungendo circa 300 m di dislivello (1 h). Il rientro al punto di partenza può avvenire lungo il medesimo percorso della salita, richiedendo dai Laghi di Pra Fiorito circa 2 h 30.

L’Ente di Gestione delle Aree protette del Monviso ricorda che l’attività escursionistica richiede abbigliamento e calzature adeguate alla stagione, alla tipologia di escursione e alla quota che si intende raggiungere. È inoltre sempre necessario verificare preventivamente le condizioni del luogo in cui si sviluppa l’escursione, con particolare riferimento a condizioni meteorologiche, stato del terreno, stabilità del manto nevoso e pericolo valanghe. Nelle aree naturali protette gestite dall’ente è inoltre in vigore un regolamento di fruizione: alcune buone norme di comportamento e il rimando al regolamento stesso sono pubblicati su www.parcomonviso.eu/visite/parco-naturale-del-monviso-istruzioni-per-l-uso.
L’ente non è in ogni caso responsabile per danni a persone, animali o cose derivanti dalla fruizione dei sentieri indicati e delle proprie aree in attività escursionistica, alpinistica e scialpinistica.

Ultimo aggiornamento: 11/01/2024 15:32