Alpstream - Centro per lo studio dei fiumi alpini

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Perché un centro di ricerca sui fiumi alpini

ALPSTREAM si propone come punto di riferimento per lo studio, la gestione sostenibile e la tutela dei sistemi fluviali delle Alpi. Questi ambienti costituiscono un patrimonio unico, irripetibile e indispensabile ma anche estremamente fragile, che si regge su un delicato equilibrio di processi biotici e abiotici, molti dei quali messi a rischio dai cambiamenti climatici in atto e dall’impatto delle attività umane.

La genesi del progetto

Il Centro nasce grazie a un progetto presentato dal Parco del Monviso, nell’ambito del Piano Integrato Transfrontaliero “Terres Monviso” (Interreg ALCOTRA 2014 2020).

Nel progetto è stata finanziata la costruzione di una struttura scientifica ad hoc dedicata allo studio dei fiumi alpini. Il Centro è stato progettato grazie alla collaborazione del Parco con tre Atenei del Piemonte, all’interno dei quali sono presenti gruppi di ricerca che da anni studiano i fiumi sotto diversi aspetti.

Ricerca in ALPSTREAM

Una delle principali finalità del Centro è divenire una stazione sperimentale di ricerca di alto livello scientifico fortemente radicata sul territorio ma, al contempo, caratterizzata da un respiro internazionale e inserita in una rete di strutture di ricerca su ambienti lotici e montani.

Le tre Università costituenti (UNITO, UPO e POLITO) utilizzano le strutture del Centro per studi, progetti e tesi di laurea e di dottorato. Le stesse strutture sono disponibili per i ricercatori di altri atenei italiani ed esteri. Il Centro promuove attività di ricerca sia applicata che di base.

Tra le prime ricordiamo ad esempio l’analisi dell’impatto del cambiamento climatico (e in particolare della siccità) sulla capacità autodepurativa dei fiumi, cioè sulla loro funzione di aiuto nello smaltimento dei reflui organici derivanti dall’attività dell’uomo, oppure lo studio dei metodi che permettono di minimizzare l’impatto legato agli svasi delle grandi dighe alpine.

Tra le seconde annoveriamo ad esempio lo studio della dinamica dei nutrienti in ambiente montano, l’analisi della biodiversità e dei processi erosivi e deposizionali.

Didattica e divulgazione scientifica

La struttura consente di svolgere attività di laboratorio e didattica direttamente in situ. Gli studenti possono compiere attività formative in laboratorio e seguire corsi in aula. Inoltre, i ricercatori ospiti del Centro hanno a disposizione un’attrezzatura idonea per lo svolgimento dei loro studi. Particolarmente interessante è la disponibilità di una foresteria annessa alla struttura (https://www.visoaviso.it/strutture/foresteria), che attualmente può ospitare 18 studenti ma che può essere messa in rete con altre strutture presenti in Ostana arrivando a raggiungere una capienza di 70 persone. Questo consente di gestire al meglio i periodi di studio, stage o ricerca.

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Ultimo aggiornamento: 29/11/2024 10:11