Ambiente
Il Parco del Monviso comprende principalmente due entità di notevole rilievo ambientale e paesaggistico: il massiccio del Re di pietra (come il Monviso viene anche chiamato) e il Bosco dell’Alevé.
Il primo con le punte Visolotto, Udine, Venezia, Roma, Viso Mozzo, celebrate da una ricca ed originale storia alpinistica; il secondo, con la più estesa formazione di pino cembro della cerchia alpina, sviluppatasi in Valle Varaita.
Aspetti di assoluto interesse sotto il profilo geologico e mineralogico sono le pietre verdi del Monviso e il giacimento di piropi di Martiniana Po–Brossasco.
A monte dell'abitato di Crissolo, oltre alle sorgenti del Po, situate a “Pian del Re”, l’Ente Parco gestisce la Riserva naturale della Grotta di Rio Martino, che costituisce un’attrattiva anche dal punto di vista speleologico.
Nei primi 60 km del corso del fiume Po che si sviluppano in provincia di Cuneo e fino al confine con il “Parco naturale del Po Piemontese”, troviamo altre sette riserve naturali, distribuite da Paesana a Casalgrasso, ultima nata nel 2019 la Riserva del Bosco del Merlino a Caramagna Piemonte.
L'Ente Parco gestisce anche i terreni della tenuta di Staffarda, che fanno da corona all’omonima, famosa abbazia cistercense, recentemente iscritti nell’elenco dei Siti di interesse comunitario (SIC).
A Racconigi il Parco gestisce la Zona Speciale di Conservazione (ZSC) del Parco del Castello e dei Boschi lungo il Maira.