Palo con cartello verde indicante il confine del Parco naturale del Monviso e cartello segnavia bianco e rosso con la scritta P.ta Ostanette. intorno il sentiero innevato tra alberi in tenuta invernale, senza foglie. cielo azzurro
Il sentiero della Via dei Morti - Foto di Marco Rastelli

La via dei Morti di Ostana - San Nicolao - Salichard - Castel della Soma

Mappa del percorso
Mappa via dei morti Ostana

Scarica la traccia del percorso
Dislivello: 140 m
Durata (andata e ritorno):1h 30'
Lunghezza (andata e ritorno): 3,85 m

Questo piacevole itinerario di circa 1 ora parte dal parcheggio sottostante la Chiesa di San Nicolao che si raggiunge in auto poco dopo la borgata “Bernardi di Ostana”. Il sentiero percorre la cosiddetta “Vio di Mort” così chiamata perché, un tempo, i defunti della vicina borgata “La Ruà” (Bernardi) venivano trasportati su questo tragitto fino a Paesana. Le salme non venivano, infatti, seppellite nel cimitero valdese di Ostana in quanto la borgata “La Ruà” era di religione cattolica.

Piccola chiesa immersa nella neve con alcuni alberi in tenuta invernale intorno. sullo sfondo il monviso
Chiesa di S. Nicolao - foto di M. Rastelli

Il percorso, che offre magnifici scorci panoramici e comporta un dislivello minimo, attraversa un bosco di latifoglie con faggi di notevoli dimensioni e alcune zone con vegetazione pioniera (betulle) che si sta insediando a seguito di un vecchio incendio. Lungo il percorso si possono osservare alcuni manufatti come baite diroccate, muretti a secco, antichi abbeveratoi (abioròou) e piccole cave (louzìere) da dove venivano ricavate le pietre per la costruzione.

Un cartello di legno tra gli alberi e le rocce indica una fontana chiamata
Lungo il percorso - foto di M. Rastelli

Lungo il percorso si trovano interessanti pannelli informativi che descrivono nel dettaglio i segni della storica presenza umana in quest’area. Da questo sentiero partono numerose diramazioni: è possibile proseguire, per esempio, verso le borgate del comune di Paesana, verso Pian Charm oppure verso la chiesa Santa Lucia della Vardetta, già ben visibile lungo il percorso. In alternativa, superato di poche centinaia di metri il confine del Parco del Monviso, si giunge in località Castel Della Soma (nel comune di Paesana). Qui si incontrano le prime conifere ed alcune ginestre ed è possibile tornare indietro sul medesimo percorso.

Una chiesetta su una pianoro roccioso nella neve con alcuni alberi in tenuta invernale intorno. Cielo azzurro
Vista della chiesetta di Santa Lucia della Vardetta - foto di M. Rastelli

Il sentiero può essere percorso tutto l’anno, anche in inverno con una minima attrezzatura in caso di presenza di neve abbondante al suolo. Nella stagione invernale l’assenza di foglie rende più facile le osservazioni agli appassionati di birdwatching, mentre camminando in silenzio è possibile incontrare i camosci che popolano questi boschi.

Un camoscio nella neve volta la testa verso il fotografo
Camoscio - Foto di M. Rastelli

una cinciallegra, piccolo passeriforme con petto giallo, testa nera con macchia bianca sotto l'occhio, dorso marrone e ali nere e bianche, su un ramo
Una cinciallegra - foto di M. Rastelli

(Testo e foto di Marco Rastelli)

L’Ente di Gestione delle Aree protette del Monviso ricorda che l’attività escursionistica richiede abbigliamento e calzature adeguate alla stagione, alla tipologia di escursione e alla quota che si intende raggiungere. È inoltre sempre necessario verificare preventivamente le condizioni del luogo in cui si sviluppa l’escursione, con particolare riferimento a condizioni meteorologiche, stato del terreno, stabilità del manto nevoso e pericolo valanghe. Nelle aree naturali protette gestite dall’ente è inoltre in vigore un regolamento di fruizione: alcune buone norme di comportamento e il rimando al regolamento stesso sono pubblicati su www.parcomonviso.eu/visite/parco-naturale-del-monviso-istruzioni-per-l-uso.
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Ultimo aggiornamento: 11/01/2024 15:30