Le diatomee nei corsi d'acqua mediterranei
EFFETTO DEI CAMBIAMENTI CLIMATICI GLOBALI E DELLE PRESSIONI ANTROPICHE LOCALI SULLE COMUNITÀ DI DIATOMEE DI CORSI D’ACQUA MEDITERRANEI
La stretta collaborazione con l’Agenzia per la Protezione Ambientale della Liguria (ARPAL), a partire dal 2006, ha permesso al gruppo ALPSTREAM di sviluppare una importante conoscenza sulla flora di diatomee bentoniche che colonizzano i corsi d’acqua mediterranei e sulle pressioni antropiche che li minacciano.
I corsi d’acqua mediterranei sono ecosistemi piuttosto complessi, in grado di ospitare comunità peculiari e pertanto considerati hot spots di biodiversità. Negli ultimi decenni, però, gli effetti combinati dei cambiamenti climatici globali uniti alle pressioni antropiche locali, quali modificazioni nell'uso del suolo e captazioni a scopo irriguo, hanno pesantemente aggravato condizioni idrologiche già precarie in questa regione del Mediterrano.
In un futuro prossimo, questa tendenza si intensificherà, con alterazioni idrologiche sempre più significative e periodi di carenza idrica e secca sempre più frequenti e prolungati. Questo comporterà verosimilmente una significativa perdita della biodiversità nelle comunità biotiche che colonizzano questi tratti, unita ad una perdita della diversità funzionale.
Analizzando i dati ottenuti in 11 anni di monitoraggio in Liguria, il gruppo ALPSTREAM ha evidenziato come in effetti esistano differenze significative tra sezioni considerate “permanenti” e tratti “intermittenti” sia in termini di variabili climatiche sia nell’uso del suolo.
Negli ultimi anni, infatti, temperature più elevate e più scarse precipitazioni, unite ad uso del suolo prevalentemente antropico, hanno inasprito la naturale idrologia dei corsi d’acqua intermittenti portando ad un significativo calo della biodiversità nelle comunità di diatomee, sia a scala locale che regionale. In particolare, le comunità di diatomee che colonizzano siti intermittenti hanno perso la loro caratteristica eterogeneità sia in senso tassonomico ma anche funzionale, rispetto a siti definiti perenni: le comunità soggette a secca risultano più banali, composte da specie perlopiù pioniere e generaliste.
I nostri risultati hanno evidenziato come le alterazioni idrologiche minaccino profondamente i corsi d'acqua mediterranei e le comunità di diatomee che in essi abitano e favoriscano la perdita di taxa sensibili caratteristici di questi ecosistemi in favore di specie più resistenti e spesso a caratteri invasivo.
Inoltre, gli studi condotti dal gruppo ALPSTREAM, hanno permesso di stilare una check list delle specie di diatomee considerate a rischio che colonizzano i corsi d'acqua della Liguria e di definirne meglio la distribuzione e preferenze ecologiche. Infine, le ricerche del gruppo ALPSTREAM hanno permesso di sperimentare protocolli di campionamento alternativi, che hanno messo in evidenza l'importanza di studiare i microhabitat secondari che compaiono nelle diverse fasi del ciclo idrologico in corsi d’acqua intermittenti.
Ulteriori articoli pubblicati:
Falasco E., Chiappetta N., Piano E. (2016) "Analisi delle comunità di diatomee bentoniche in un fiume fortemente intermittente”. Biologia Ambientale, 30: 21-33 Leggilo qui
Bona F., Piano E., Badino G., Falasco E. (2017) "Diatomee in tempi di magra: indicazioni per il monitoraggio dei fi umi mediterranei intermittenti". Biologia Ambientale, 31: 41-48 Leggilo qui
Falasco E., Piano E., Doretto A., Fenoglio S., Bona F. (2018) “Resilience of benthic diatom communities in Mediterranean streams: role of endangered species” Marine and Freshwater Research 70 212-224 Scrivici per richiedere l'articolo
Piano E., Falasco E., Bona F. (2017) "How does water scarcity affect spatial and temporal patterns of diatom community assemblages in Mediterranean streams?" Freshwater Biology doi.org/10.1111/fwb.12944 Scrivici per richiedere l'articolo