foto di Briançon con una chiesa in primo piano

L´Escarton di Briançon, un intreccio di valli

L’antico Escarton di Briançon, attualmente in territorio francese, corrisponde al bacino idrografico della Haute Durance ed è formato da ben sei valli, di cui le prime cinque convergono a raggiera intorno alla città capoluogo. Quella di Vallouise, invece, si sviluppa a sud, lateralmente all’abitato di Argentière.

Ai confini con la Savoia, i ghiacciai hanno modellato la Val Clarée, conferendole un ampio fondo piatto, una successione di pareti segnate da cascate e valloni sospesi in cui si cela una moltitudine di laghi. Il suo orientamento la rende esposta al freddo vento del nord per cui il suo clima risulta particolarmente secco e rigido. I gruppi montuosi più importanti della valle sono il massiccio dei Cerces e l’insieme Chardonnet-Thabor il cui centro principale è Nevache, delimitato dalla Ville haute e dalla Cappella di S. Ippolito e collegato tramite il Colle della Scala alla parallela Valle Stretta, appartenuta all’Italia fino al 1947. Il nome stesso indica una valle fortemente incassata, costellata di cime calcaree e dolomitiche superiori ai 2800 metri di altitudine (Roche Bernaude, la Cresta dei Re Magi, la Parete dei Militi...).

All’altezza del capoluogo di Briançon confluisce la valle aperta della Guisane, percorsa dal torrente omonimo, con versanti all’inverso ricoperti da belle foreste di larici, interrotte dalle piste per la pratica dello sci ed all’indritto da ampi pascoli e alpeggi oggi quasi totalmente abbandonati. Il centro principale è Monetier-les-Bains, l’antica Stabatio, con un interessante patrimonio artistico (Chiesa di Notre-Dame de l’Assomption e diverse cappelle affrescate) e un’attività termale in corso di valorizzazione. Attraverso il Colle del Lautaret si raggiungono l’Oisans e Grenoble, mentre il Colle del Galibier conduce nella valle della Maurienne.

Avvicinandosi invece al Colle dell’Izoard, che con i suoi 2361 metri permette il collegamento con il territorio del Queyras, si incontra la Valle di Cervières. L’ultima Valle del Briançonnais storico è quella di Freissinières, in cui il nucleo di Dormillouse posto a 1700 metri è tutt’oggi abitato.

Briançon, capoluogo per natura.
Il capoluogo Briançon, in cui si riscontrava già dall’età del bronzo la presenza di popolazioni celto-liguri, i Brigiani, da cui deriva il nome romano Brigantio (con radice celtica “brig”= luogo elevato), nell’epoca romana, fece parte del regno di Cozio e costituì un centro di grande importanza sulla tratta Torino-Arles della Via Domiziana. Dopo la costituzione degli Escartons, la città conobbe un periodo di prosperità durante il quale fiorirono i commerci. Tuttavia già a partire dal XVI secolo le guerre modificarono tale situazione.

A causa della sua posizione strategica, Briançon è sempre stato infatti un sito di importanza militare ed un passaggio obbligato delle truppe che combatterono da una parte all’altra dell’attuale frontiera con l’Italia, definita al Monginevro dal Trattato di Utrecht del 1713. A testimonianza di questa posizione strategica rimangono i numerosi forti costruiti nella zona a partire dalla fine del XVII secolo, quando Luigi XIV, dopo la distruzione integrale della città nel 1692 a causa di un incendio scoppiato durante gli scontri con il duca di Savoia, incaricò Vauban (maresciallo di Francia 1633/1707) di fortificare la regione sud-est del suo regno (Fort des Salettes, Fort des Tètes, Fort du Randouillet, Fort Dauphin...).

Il patrimonio storico della città è arricchito dalla parte antica detta “vieille ville” caratterizzata dalla “Gargouille”, con le sue viuzze, le fontane e le meridiane.

Ultimo aggiornamento: 12/11/2024 11:41