
I costumi
Descrivere la storia e la varietà dei costumi, ossia soffermarsi ad osservare come e quali indumenti venivano indossati dalle popolazioni degli Escartons, è dare un giusto peso ai valori culturali interiori, espressioni di una forte e caratterizzata identità locale, che vengono rappresentati attraverso una manifestazione esteriore materiale.
Il costume femminile così come viene rappresentato e indossato ancora attualmente in particolari occasioni e ricorrenze, dai gruppi storici e folkloristici delle vallate degli Escartons, è il frutto di progressivi adattamenti e modifiche da un modello che indicativamente possiamo far risalire alla fine del XVII secolo.
I materiali originali utilizzati erano la canapa e la lana, ricavabili in loco, in alcuni casi integrata da stoffe maggiormente colorate provenienti dall’Asia minore. La canapa, oltre ad essere utilizzata nel campo agricolo attraverso la produzione di corde, veniva lavorata attraverso macine e spazzole apposite per creare una tela adatta alla produzione di lenzuola, camicie e sacchi. La lana veniva ricavata dalle pecore e anch’essa, dopo un accurato processo di lavorazione, era utilizzata per realizzare, tra le altre cose, diverse parti dell’abito sia maschile che femminile.
L’abito quotidiano e della festa
Il costume femminile si costituiva di un abbigliamento intimo, dalle calze alte fin sopra il ginocchio, di una sottoveste, di un vestito di colore scuro, con la gonna che arrivava a coprire le caviglie, un grembiule annodato alto, una cuffia da indossare sui capelli e uno scialle indossato sulle spalle. D’inverno si indossavano vestiti più pesanti, un gilet ed altri accessori utili a proteggersi dal freddo.
L’abito delle donne era arricchito da una croce d’oro, elemento caratterizzante dell’intero territorio degli Escartons. L’abito maschile prevedeva una camicia, un gilet senza maniche, un paio di pantaloni ed una giacca utilizzata prevalentemente nelle occasioni di festa. Anche l’abito dei bambini rispecchiava nei suoi elementi quello degli adulti.
Va ricordato che a seconda dei diversi momenti di vita quali nozze, battesimi, funerali, vedovanze, il modo di indossare gli abiti, alcuni colori e alcuni particolari stessi del vestito cambiavano: il come si era vestiti diventava quindi un elemento visibile ed immediato che rispecchiava la condizione particolare vissuta in quell’istante dalle persone.
La storia recente
Dal XIX secolo, anche grazie al commercio e ai lavori stagionali svolti nelle grandi città, gli abiti si arricchiscono di ulteriori elementi quali gioielli in oro (spille, orecchini, ecc.), di velluti, di sete e nastri a colori vivaci.
Occorre sottolineare come oggi, durante una festa dove si radunano i gruppi storici e folkloristici delle varie vallate, si possano osservare delle differenze nei vari costumi. Con il trattato di Utrecht del 1713 la realtà territoriale degli Escartons è stata smembrata e successivamente ogni comunità, pur nella conservazione di una identità comune, è stata interessata da diverse influenze culturali che hanno portato ad espressioni esteriori diversificate: a tal proposito basti pensare non solo alle diversità riscontrabili nei costumi, ma anche alle sfumature della lingua che si possono ascoltare nelle parlate dei diversi paesi.