un'aquila sorvola un paesaggio alpino

Le origini di un’identità transfrontaliera

Un itinerario alla scoperta della storia di un popolo.

Le popolazioni italo-francesi nei pressi delle Alpi Cozie hanno condiviso e condividono, nelle rispettive componenti sociali e istituzionali e nel corso di secoli di vicinato, vicende storiche, fenomeni migratori, scambi economici e culturali che ne hanno segnato la crescita e che hanno consolidato intensi e proficui rapporti di collaborazione.

Questa regione montana ha vissuto per quasi quattro secoli, tra il ‘300 e il ‘700, un’esperienza amministrativa unica nel suo genere, governata da una Federazione di cinque territori indipendenti, gli Escartons: Briançon, Queyras, Casteldelfino, Pragelato e Oulx.

Grazie ad una sorta di costituzione sottoscritta da oltre 50 comunità, infatti, le popolazioni delle valli alpine furono affrancate dalle servitù feudali ed ottennero una serie di diritti: dalla libertà individuale, alla proprietà e all’autogestione del territorio. Questa singolare esperienza si concluse definitivamente nel 1713, quando ormai le montagne avevano creato un’unità sociale e culturale.

Attorno a questa realtà geografica, storica e culturale tra 2007 e 2010 si è sviluppato un progetto che si è posto l'obiettivo di favorire un turismo più consapevole e responsabile che, partendo dalla tradizione potesse condurre il visitatore ad una scoperta attenta del territorio, in linea con le esigenze di sviluppo sostenibile di un’area sensibile. A distanza di quasi vent'anni, il Parco del Monviso ha recuperato i contenuti elaborati in quell'occasione per metterli nuovamente a disposizione degli interessati, in un'ottica di recupero di un'importante tradizione storica.

Dal sito originale
I parchi partners del progetto vi invitano a scoprire il territorio e conoscere la sua storia e i suoi costumi: i promotori del progetto rappresentano i cinque Escarton storici: Briançon, Pragelato, Oulx, Queyras e Casteldelfino.

L’iniziativa intende promuovere la realizzazione di una rete transfrontaliera che metta in relazione costante i territori e le risorse relative all’ambito amministrativo un tempo riferito alla Federazione degli Escartons, all’interno del quale saranno allestiti sei centri turistici di accoglienza atti a favorire la fruizione delle emergenze locali e ad approfondire le conoscenze culturali e storiche inerenti la tematica degli Escartons.

È fondamentale sottolineare che le tematiche dello sviluppo rurale e della tutela e salvaguardia dell’ambiente rappresentano gli obiettivi prioritari sui quali è fondata l’attività dei soggetti promotori l´iniziativa.

Pertanto l’intervento non comporta, con la sua realizzazione, impatti negativi sull’ambiente circostante, anzi, intende determinare, a diversi livelli, un apporto del tutto positivo. La proposta turistica vuole dare origine ad una offerta qualificata e sostenibile in linea con gli indirizzi basilari del turismo responsabile, ponendo l’attenzione alla componente ambientale, alle tradizioni e all’identità dei luoghi, senza alterarne i tratti, ma approfondendone la conoscenza, in modo che il viaggio o la visita si trasformino in un’esperienza del contesto territoriale locale.

La realizzazione dell’intervento intende:
• promuovere una nuova proposta turistica transfrontaliera a doppia valenza, culturale ed ambientale, in grado di caratterizzare l’attuale offerta, favorendo una fruizione responsabile e consapevole del contesto locale;

• favorire la visibilità del territorio alpino transfrontaliero, tramite la messa in rete comune e condivisa di risorse, esperienze e attività, promuovendo un nuovo sistema integrato di offerta turistica;

• intercettare nuovi target turistici nell’ambito del bacino transfrontaliero e favorirne il movimento in entrambe le direzioni Francia /Italia;

• organizzare e pubblicare sul web in formato digitale i documenti, rendendo accessibile al grande pubblico la memoria storica degli Escartons, secondo un approccio interattivo, con itinerari virtuali sul territorio;

• migliorare la conoscenza del territorio: utenze turistiche e operatori locali, tramite l’attivazione di collaborazioni e scambi che favoriscano la loro crescita professionale.

Ultimo aggiornamento: 12/11/2024 11:36
una cartolina postale con l'immagine di una donna in costume tradizionale a sinistra e sulla destra una scritta in francese

La lingua

Su quello che fu il territorio degli Escartons è oggi possibile rilevare una notevole ricchezza linguistica che non ha eguali in altre zone dell’Italia o della Francia.

dettaglio del Fort Vauban di Briançon

L'architettura

Gli antichi insediamenti umani paiono quasi indistinguibili dall'ambiente naturale, incastonati fra le superfici pietrose dei pendii.

nastri colorati, elemento imprescindibile dei costumi tradizionali delle feste

I costumi

Descrivere la storia e la varietà dei costumi è dare un giusto peso ai valori culturali interiori, espressioni di una forte e caratterizzata identità locale.

un macchinario a ruota

I mestieri tradizionali

Accanto a mestieri della solida economia di autosussistenza si sono sviluppati mestieri non convenzionali, attività complementari in grado di fornire forme di reddito integrative.

micche di pane tradizionale di segale

Gastronomia e cucina

La cucina tradizionale delle valli degli Escartons è stata da sempre improntata sui pochi alimenti disponibili sul posto, legata strettamente al ciclo delle stagioni, ai raccolti e al tempo.