schermata video di un momento della presentazione della tesi, si legge il titolo e si vede il logo dell'Università di Torino.

Le Voci dei Parchi. Comunicare la biodiversità delle Aree protette piemontesi è la miglior tesi di laurea del Master di Comunicazione della scienza di Torino

Venerdì 17 gennaio Daniela Scavino, giornalista pubblicista, è stata premiata come autrice della miglior tesi di laurea alla prima edizione del Master di Comunicazione della scienza di Torino per «Le Voci dei Parchi. Comunicare la biodiversità delle Aree protette piemontesi», un lavoro che esplora il ruolo della comunicazione nella conservazione e promozione della biodiversità all’interno delle Aree naturali protette del Piemonte.

Nato all’interno di un’esperienza di tirocinio nella redazione di Piemonte Parchi, testata giornalistica di informazione naturalistica della Regione, il lavoro di tesi approfondisce le complessità della gestione delle aree naturali protette e l’intersezione delle dinamiche amministrative, politiche, sociali e comunicative sulle questioni ambientali.

L’assessore ai Parchi della Regione Piemonte, Marco Gallo, ha espresso la sua soddisfazione: «Il fatto che i parchi naturali del Piemonte ricevano un riconoscimento così importante come argomento di tesi – ha detto l’assessore - significa che lo sono anche per la scienza, e che il contesto sia un Master di Comunicazione vuol dire che custodiscono storie interessanti ma soprattutto che possono essere comunicati e raccontati al grande pubblico, generando conoscenza. Un segnale importante, che va verso la concezione delle aree naturali protette come opportunità di crescita per il territorio, anziché produttori di ostacoli allo sviluppo e divieti. Serve, quindi, individuare e raccontare storie che arrivino al cuore delle persone e utilizzare strumenti di comunicazione innovativi».

Grazie al supporto della redazione diffusa di Piemonte Parchi - che raggruppa gli addetti stampa giornalisti delle Aree protette regionali - il progetto di Daniela Scavino raccoglie dieci interviste che evidenziano diversi aspetti della biodiversità piemontese e i possibili impatti derivanti dall’emergenza climatica: dalla più grande balena astigiana del Pliocene al ghiacciaio appeso a un filo delle Alpi Marittime, dall’economia circolare del cervo volante alla fragilità degli anfibi, dai ghiacci del Monte Rosa, ultimi rifugi della pernice bianca, alle praterie alpine delle Alpi, dalla salamandra di Lanza all’ibis invasore fino ad arrivare ai pericoli che corrono gli alberi della Mandria.

La ricerca, partendo dal contesto delle Aree naturali protette del Piemonte - 77 parchi e riserve regionali, più due nazionali, ai quali si aggiungono sette Riserve speciali e a tutela dei Sacri Monti - e dal quadro legislativo che ne regola la loro salvaguardia, passa a un’analisi storica di Piemonte Parchi, testata impegnata nell’educazione e nella sensibilizzazione verso la conservazione della biodiversità e la coesistenza tra uomo e natura, fino ad arrivare alle nuove frontiere della comunicazione ambientale: la tesi dovrà trasformarsi in un progetto podcast, dando a tutti gli effetti voce ai parchi piemontesi, tramite le testimonianze di chi ci lavora oppure di chi vive in un’area naturale protetta.

Il master in “Comunicazione della Scienza” è stato organizzato dal Dipartimento di Scienze Cliniche e Biologiche dell’Università degli Studi di Torino.

Ultimo aggiornamento: 21/01/2025 18:19