Cinque Riserve MaB UNESCO per una nuova visione comune del Grande Fiume
Sabato 13 aprile si è svolta a Cremona la conferenza stampa di presentazione del Protocollo d’Intesa che riunisce le cinque Riserve della Biosfera presenti lungo l’asta principale del fiume, documento sottoscritto dai soggetti gestori delle Riserve MAB UNESCO Monviso, Collina Po, Ticino Val Grande Verbano, PoGrande e Delta Po.
L’incontro ha visto la presenza dei numerosi soggetti oltre ai rappresentanti delle Riserve interessate, tra cui si segnalano in particolare Philippe Pypaert della Divisione di scienze ecologiche e della Terra dell’UNESCO nonché il Direttore della Direzione Generale per il patrimonio naturalistico del Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica Oliviero Montanaro.
Presente all’evento anche il Presidente del Parco del Monviso, ente co-gestore della Riserva della Biosfera transfrontaliera del Monviso, Dario Miretti con il Coordinatore Tecnico della Riserva Maurilio Paseri e Franceso Audisio, uno dei componenti del Comitato di Coordinamento della Riserva: «Si tratta di un giorno importante – ha detto Miretti – per il quale lavoravamo da alcuni mesi con convinzione: la Riserva del Monviso ha infatti partecipato intensamente per procedere verso questo obiettivo che riteniamo di grande rilievo strategico, anche in considerazione della nostra posizione di Riserva situata alle sorgenti del Po che ci vede quindi tassello imprescindibile di questo accordo. In qualità di Riserva transfrontaliera, porteremo inoltre le istanze del bacino del nostro fiume anche all’attenzione dei nostri partner francesi al di là del Monviso. Da oggi in avanti è importante che si lavori tutti insieme per dare sviluppo alle iniziative presentate in conferenza».
Le cinque Riserve della Biosfera hanno riconosciuto la stretta relazione dei propri territori con la presenza della risorsa idrica associata al reticolo idrografico del fiume Po, in termini di risorse ambientali, economiche, culturali e sociali. Da qui la necessità di sviluppare sinergie e collaborazioni al fine di garantire maggiore integrazione ed efficacia rispetto ai Piani d’Azione approvati nelle rispettive Riserve della Biosfera e, in termini più generali, ai progetti che le stesse sostengono, promuovono e patrocinano (sviluppo di scenari, interazione del sistema antropico con quello naturale, integrazione di diverse politiche e loro impatti, e così via).
Il fiume Po rappresenta un mosaico complesso e variegato sotto vari profili, costituendo al tempo stesso un unicum imprescindibile che riunisce come un filo blu tutto il Nord del Paese. In questo particolare momento storico caratterizzato da grandi cambiamenti, non solo climatici, questa iniziativa rappresenta uno strumento di governance innovativo in grado di supportare lo sviluppo sostenibile dei territori rivieraschi e non solo, superando così la frammentazione amministrativa.
Con la sottoscrizione dell’accordo, le cinque Riserve costituiscono inoltre un Tavolo di Coordinamento, la cui segreteria è in capo all’Autorità di bacino distrettuale del fiume Po, con lo scopo di lavorare concretamente sull’implementazione delle azioni congiunte da mettere in campo.
Tra le tematiche principali già individuate emergono le iniziative di educazione e partecipazione attiva delle nuove generazioni; il coinvolgimento di portatori d’interesse pubblici e privati, aziende del territorio e cittadinanza, attraverso l’individuazione di “eco-attori” – sul modello di quanto già fatto nella Riserva della Biosfera transfrontaliera del Monviso – in grado di svolgere azioni di comunicazione e promozione di un patrimonio condiviso, contribuendo all’attuazione concreta della transizione ecologica; la raccolta di dati e informazioni necessari per aggiornare lo stato di attuazione dell’Agenda ONU 2030, mediante l’individuazione di “punti antenna” lungo l’asse del fiume Po, dalla sorgente al delta, per la condivisione di dati; la condivisione e partecipazione a progetti congiunti di valorizzazione e tutela della biodiversità e del patrimonio naturale associato alla presenza del fiume Po.
La prima iniziativa in programma, a carattere divulgativo, è la partecipazione alla mostra “Change! Ieri, oggi, domani. Il Po” che sarà inaugurata a Torino, nella splendida e prestigiosa cornice di Palazzo Madama, il prossimo 27 giugno e resterà aperta fino al 13 gennaio 2025. La mostra ha lo scopo di raccontare la crisi climatica in modo efficace ed immediato, in un progetto espositivo di alto valore che possa essere compreso da ogni cittadino di ogni età, trasportando il visitatore in un viaggio che, partendo dalla Sala del Senato del Regno d’Italia di Palazzo Madama a Torino e dal fiume Po, consenta un significativo impatto in ogni città italiana ed estera, sviluppando, anche in forma emozionale e coinvolgente, temi che abbiano la capacità di connettersi anche a una dimensione culturale popolare.