le due ricercatrici in piedi a fianco dei fiumi artificiali del Centro Alpstream: indossano abbigliamento invernale e sul terreno c'è una totale copertura di neve

Dalle foreste del Madagascar al Parco del Monviso

Nell’ambito della collaborazione tra le Università che gestiscono il Centro per lo Studio dei Fiumi Alpini - Alpstream di Ostana e atenei internazionali, si segnala un progetto di collaborazione tra l’Università di Torino e le Università del Madagascar, che coinvolge alcuni studenti provenienti dall’isola dell’Oceano Indiano interessati a conoscere temi e problemi della gestione e tutela degli ambienti fluviali.

In particolare, tra marzo e aprile Elisah e Enny Olla, due studentesse dell’Università della città del Madagascar orientale Toamasina, parteciperanno a numerose attività di ricerca e studio, sia presso la sede dell’ateneo torinese sia presso centri di ricerca sul territorio.

A metà marzo le due giovani hanno visitato Alpstream, dove torneranno anche nel prosieguo della loro esperienza formativa, e preso visione di quanto si studia e sperimenta grazie al sistema di fiumi artificiali allestito presso il Centro.

le due ricercatrici in piedi a fianco dell'ingresso all'area in cui sono stati installati i fiumi artificiali del Centro Alpstream: indossano abbigliamento invernale e sul terreno c'è una totale copertura di neve

Oltre a svolgere attività scientifica, le studentesse hanno mostrato di apprezzare enormemente il territorio del Parco del Monviso, ammantato nei giorni della loro visita dall’abbondante coltre nevosa derivante dalle nevicate tardive di inizio marzo.

Proprio la neve è stata fonte di gioia e stupore per le visitatrici, che la vedevano per la prima volta dal vivo. Le due ragazze hanno inoltre spiegato che in lingua malgascia la parola “neve” letteralmente non esiste, mentre nel loro poetico idioma “ghiaccio” si dice “ranomandry”, parola composta costituita da rano (acqua) e mandry (che dorme).

Ultimo aggiornamento: 27/03/2024 13:57