Al centro della foto si vedono otto persone di schiena che si trovano nell'alveo di un corso d'acqua: si tratta dei tecnici impegnati nel monitoraggio. Intorno a loro si vedono le rive del fiume e una scarna vegetazione invernale, sotto ad un cielo grigio

La trota marmorata del torrente Pellice

Nei giorni scorsi il personale dell’Ente di Gestione delle Aree protette del Monviso, i tecnici della Città Metropolitana di Torino e alcuni volontari sono stati impegnati in un monitoraggio dei nidi di trota marmorata (Salmo marmoratus, Cuvier 1829) nel tratto del torrente Pellice fra Vigone e Villafranca Piemonte.

Questo censimento, che per il suo tratto terminale interessa la Riserva Naturale della confluenza Po-Pellice, è coordinato da diversi anni dall’ittiologo della Città Metropolitana Paolo Lo Conte.

Nei 7 km di fiume indagati sono stati contati circa 70 nidi di trote marmorate confermando, purtroppo, la tendenza al declino di questa popolazione, un fenomeno che si osserva ormai da qualche anno.

Fra i motivi di questo declino vi sono l’alterazione di habitat, causata ad esempio da lavori in alveo, e l’introduzione di altre trote per fini alieutici negli habitat elettivi di questa specie, con effetti di ibridazione e competizione alimentare.

il greto del torrente Pellice fotografato dal suo interno: se ne vede il fondale, posto a pochi centrimetri di profondità, composto da sabbia e sassi.

La trota marmorata è inclusa nell’allegato II della direttiva Habitat 92/43/CEE, fra le specie per le quali l’EGAP Monviso, in quanto gestore del Sito della Rete Natura 2000 della Confluenza Po-Pellice, deve monitorare lo stato della popolazione.

Si tratta di una specie definita in “pericolo critico”, il passo precedente all’estinzione, dalla Unione mondiale per la conservazione della natura (IUCN). A proposito di ciò, si può vedere questa pagina web.

La trota marmorata è un salmonide e il suo areale comprende il fiume Po ed alcuni suoi affluenti dove questo pesce frequenta soprattutto i tratti montani e pedemontani. Questo pesce si riproduce fra ottobre e dicembre quando le femmine depongono le uova nel letto del fiume in tratti con una forte corrente. Nei punti di deposizione si può osservare il fondale ghiaioso movimentato ed un cumulo al di sotto del quale si trovano le uova. Dalla dimensione di questi nidi è possibile stimare la lunghezza delle femmine mentre il loro numero consente di valutare lo stato della popolazione.

Sul tema della tutela delle trote autoctone dei nostri fiumi si può leggere un articolo pubblicato da Piemonte Parchi pubblicato qualche anno fa.

Ultimo aggiornamento: 09/01/2024 10:07