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Premiati i vincitori della quinta edizione dei Trofei MaB UNESCO della Riserva Transfrontaliera del Monviso

Lunedì 18 ottobre una delegazione del Parco del Monviso si è recata a Guillestre, dove era in corso la Foire agricole de la Saint Luc, per partecipare alla cerimonia di premia-zione dei vincitori della quinta edizione dei Trofei MaB UNESCO, organizzati dall’ente in collaborazione con il Parc Naturel Régional du Queyras.

«I trofei sono un esempio emblematico della collaborazione esistente tra i nostri due en-ti, un rapporto che si è costruito negli anni e che si sta consolidando sempre di più», sottolinea il presidente del Parco del Monviso, Dario Miretti, che ha personalmente consegnato i premi ai vincitori.

Entrambi i parchi hanno recentemente rinnovato i propri consigli di amministrazione e l’occasione della premiazione è servita anche per rinsaldare la reciproca conoscenza: «c’è concordia di visione tra le due amministrazioni – continua Miretti, entrambe credono nella validità della programmazione transfrontaliera come momento di cresci-ta comune del territorio, che è l’obiettivo al quale guardiamo. Stiamo preparando molte altre attività per i prossimi mesi».

La prima, imminente, è prevista venerdì 22 e sabato 23 ottobre con la due giorni dedicata alla filiera lattiero-casearia di Staffarda or-ganizzata dal Parco del Monviso in collaborazione con l’Onaf, nella quale sarà proposto in degustazione al pubblico anche il Blue de Queyras, produzione tipica della parte francese del territorio MaB UNESCO.

I vincitori dell’edizione 2021 dei trofei, attività promossa dalla Riserva della Biosfera transfrontaliera del Monviso nell’ambito del progetto EcO del PITER Terres Monviso, sono un soggetto italiano e uno francese: l’associazione Spazio Vitale di Piasco, che ha presentato un progetto sulla diffusione di pratiche di agroecologia rigenerativa, e il campeggio-ristorante Camp de base de la Monta di Abriès-Ristolas, promotore di un ar-ticolato programma di ecosostenibilità applicata ad una struttura ricettiva.

Per saperne di più
Il progetto “Custodi del suolo”, presentato dall’associazione Spazio Vitale di Piasco, ha una finalità tecnico/pratica e una finalità comunicativa. Da una parte vuole migliorare i suoli del territorio attraverso la diffusione di buone pratiche, dall’altra si rivolge alla sensibilizzazione dei cittadini per fare in modo che si diffonda una più ampia consapevolezza del valore del suolo sviluppando il concetto di “responsabilità del suolo”, con particolare attenzione a proprietari, usufruttuari dei terreni, produttori e consumatori di prodotti agricoli.

Con la creazione della rete dei “Custodi del suolo”, e attraverso il suo sostegno, si intende variare l’approccio al terreno di proprietari o usufruttuari di piccoli-medi appezzamenti di terra, abbandonando la logica che considera il suolo come semplice substrato di produzione. Alcuni “custodi pionieri”, firmatari della Carta dei Custodi del suolo, stanno seguendo un ciclo di dodici incontri di formazione che sono partiti a maggio 2021 e si svilupperanno fino a maggio 2022: negli appuntamenti viene trasmessa la metodologia sul campo e si pongono le basi per creare un tavolo di lavoro, documentazione e studio che contribuisca alla stesura di un dossier e possa diventare veicolo stabile per l’avvicendamento di altri custodi negli anni successivi.

Il progetto prevede inoltre sei incontri pubblici dove il progetto verrà presentato alla cittadinanza, condividendo la filosofia agricola e momenti teorico pratici di formazione aperti a tutti, durante i quali le competenze acquisite dai Custodi vengono spiegate e diffuse, con interventi di relatori esterni: hanno già dato il loro contributo l’entomologo Giacomo Olivero, professore scienze naturali e microbiologia, e la biologa Simona Bonelli, professore associato di Zoologia dell’Università di Torino coordinatrice nazionale del progetto europeo sulle farfalle “Butterfly Monitoring Scheme” (eBMS). Nel corso dell’incontro finale a chiusura del primo anno di progetto, che prevederà anche un evento artistico divulgativo, verrà mostrata documentazione delle azioni avviate dai “custodi pionieri”.

Il progetto “Se retrouver en passant par les autres”, presentato dal campeggio-ristorante Camp de base de la Monta di Abriès-Ristolas, intende dare visibilità alle azioni di ecosostenibilità applicate al turismo, messe in atto dal campeggio che è il cuore di una rete di attività che collaborano per provare a mettere in atto una visione diversa del concetto di ospitalità turistica.

Ogni anno le attività del campeggio partono a maggio con il pascolo ecologico e la manutenzione del terreno portata avanti con animali locali, cavalli, capre e polli, e la semina di erbe aromatiche e insalate. A fine giugno, con un’escursione someggiata transfrontaliera aperta alla partecipazione del pubblico e utile a mantenere il legame storico con i rifugi italiani, il camping effettua l’approvvigionamento di formaggi nella Conca del Prà, in valle Pellice. Da giugno a settembre si svolge la stagione del campeggio, improntata secondo criteri di eco-responsabilità con ristorazione a filiera corta e a produzione zero rifiuti: nel campeggio non vengono somministrati prodotti provenienti dalla grande distribuzione o in contenitori di plastica o al-luminio. La maggior parte dei prodotti del ristorante, invece, proviene da partner locali: gli stessi prodotti possono essere acquistati dai clienti del campeggio per il proprio consumo. Si crea in questo modo un circolo virtuoso che, oltre a limitare l’acquisto di prodotti implicati nelle logiche della distribuzione commerciale, ad alto impatto ambientale, favorisce il sostegno e il mantenimento dell’economia locale. I rifiuti organici prodotti vengono smaltiti grazie a due maiali, che si cibano anche di rifiuti analoghi prodotti da partner locali.

Nel campeggio è presente inoltre una sauna, alimentata da rifiuti della segheria che non possono essere utilizzati come costruzione, e dai rifiuti di legno depositati dagli abitanti.

Nel corso della stagione, per favorire la creazione di ulteriori legami tra gli utenti del campeggio e la cultura locale si organizzano incontri letterari con autori del posto, residenze teatrali, laboratori per adulti e bambini alla scoperta di tematiche di cultura materiale locale, mostre artistiche, eventi musicali; infine si ospitano interventi di approfondimento a cura del Parc Naturel Régional du Queyras.

Ultimo aggiornamento: 19/10/2021 11:01