In una lunga sala, all'interno di una cittadella fortificata, un folto pubblico seduto sta ascoltando un relatore. Il pubblico è a sinistra, il relatore su un podio a destra.
Un momento del convegno di venerdì 17 settembre.

Marchi e certificazioni di qualità per il territorio alpino: se ne è parlato in un convegno a Mont-Dauphin

Giovedì 16 e venerdì 17 settembre la cittadella fortificata di Mont-Dauphin in Francia ha ospitato una due giorni di confronto e dibattito organizzata dalla Communauté de communes du Guillestrois et du Queyras e dal Parc naturel régional du Queyras nell’ambito del progetto singolo EcO, che fa parte del piter Terres Monviso.

Giovedì 16 si è tenuto un comitato di pilotaggio del progetto, nel quale i rappresentanti politici e tecnici si sono confrontati sull’andamento dei lavori in corso, che stanno per volgere al termine. Proprio in considerazione dell’avvicinarsi del termine della progettualità, i partner – Parco del Monviso in qualità di capofila, Communauté de communes du Guillestrois et du Queyras, Parc naturel régional du Queyras e Camera di commercio di Cuneo – hanno auspicato che si possa proseguire nel lavoro comune, che ha dato esiti molto interessanti in termini di ampliamento e convergenza delle progettualità di ciascun ente.

Una delle tematiche all’ordine del giorno è stata la futura gestione della Riserva della Biosfera transfrontaliera MaB UNESCO del Monviso: un valore aggiunto del territorio che tutti gli attori implicati intendono continuare a sviluppare.

Sei persone davanti all'ingresso della cittadella fortificata di Mont-Dauphin: il presidente del Parco del Monviso con il sindaco di Mont-Dauphin, i presidenti della Communauté de communes du Guillestrois et du Queyras e del Parc naturel régional du Queyras e il sindaco di Saluzzo
Il presidente del Parco del Monviso con il sindaco di Mont-Dauphin, i presidenti della Communauté de communes du Guillestrois et du Queyras e del Parc naturel régional du Queyras e il sindaco di Saluzzo

Nella giornata di venerdì 17 settembre si è tenuto il convegno pubblico “I marchi. Quali sfide per i nostri territori alpini” durante il quale, grazie agli interventi di numerosi esperti, sono state analizzate le implicazioni connesse all’ottenimento e all’utilizzo di certificazioni di qualità da parte dei territori, con una particolare attenzione alla zona alpina.

Il Parco del Monviso ha preso parte ai lavori del convegno ed era presente anche il presidente Dario Miretti, che ha sottolineato in apertura dei lavori – intervenendo insieme al sindaco di Mont-Dauphin, ai presidenti della Communauté de communes du Guillestrois et du Queyras e del Parc naturel régional du Queyras e al sindaco di Saluzzo – l’importanza «di lavorare in rete con i territori e confrontandoci anche con la Francia perché questo lavoro ci permette di scambiare buone pratiche e accrescere il nostro patrimonio. Iniziative come queste sono rese possibili anche grazie al supporto dei finanziamenti europei che sono stimolo alla crescita e favoriscono lo sviluppo di progetti che incontrano i bisogni di chi abita sul territorio transfrontaliero».

Il presidente del Parco del Monviso, Dario Miretti, durante la lettura del suo intervento: un uomo in giacca e cravatta davanti ad un leggio, a fianco delle bandiere italiana, francese e europea.
Il presidente del Parco del Monviso, Dario Miretti

Muovendosi tra la presentazione dei marchi e la loro applicazione pratica, il dibattito si è focalizzato sia sulle certificazioni UNESCO, come Riserva della Biosfera e Patrimonio dell’Umanità, sia su riconoscimenti attribuiti da altri enti. L’argomento è intimamente connesso al valore di questi strumenti come volano per lo sviluppo turistico e patrimoniale dei territori ed è per questa ragione che il piter Terres Monviso ha voluto organizzare un momento di analisi della situazione.

Ciò che è emerso denota che se da una parte è chiaro il valore di queste certificazioni e il loro ruolo di acceleratori di un processo di crescita collettivo, d’altro canto si nota come spesso manchi un rapporto diretto tra ottenimento della certificazione e conseguente sostegno - economico o di altro genere - per chi l’ha raggiunta.

Ultimo aggiornamento: 25/09/2021 12:37