Gruppo di escursionisti che cammina in salita lungo un sentiero immerso in un bosco di pini cembri. tra i partecipanti anche due muli, che stanno portando gli zaini di alcuni dei presenti.
Alcuni dei partecipanti all'escursione di domenica 19 settembre 2021.

Presentato il progetto "La mulattiera dei laghi"

Il Comune di Casteldelfino ha presentato domenica 19 settembre, nel corso di un’escursione da borgata Alboin al lago Bagnour, il progetto “La mulattiera dei laghi”, iniziativa di grande respiro per valorizzare ulteriormente il Bosco dell’Alevè.

Il progetto prevede la realizzazione di numerosi interventi, in primis l’allestimento di una porta di accesso alla cembreta da Casteldelfino, per ovviare ad una lacuna che è stata evidenziata da tempo: «manca – precisa il sindaco di Casteldelfino, Alberto Anelloun accesso facile e comodo all’Alevè dal nostro comune, nel cui territorio si sviluppa una buona parte del bosco e anche un tratto del lago Bagnour, frequentata meta turistica estiva e invernale dell’alta valle Varaita. La realizzazione di un sentiero più ampio, addolcendo le parti iniziali del tratto che sale verso l’Alevè dalla borgata Alboin, aggiungerà interesse alla già ricca e ramificata sentieristica locale».

Nel progetto dell’attuale amministrazione comunale c’è anche l’ampliamento del parcheggio pubblico di Alboin, che potrà favorire ulteriormente l’accesso di turisti, razionalizzando l’afflusso e la pressione turistica che, in particolare nelle settimane centrali della stagione estiva, è spesso elevatissima e grava sui parcheggi esistenti, localizzati nelle borgate di Pontechianale.

L’iniziativa di allestimento de “La mulattiera dei laghi” prevede anche il recupero edilizio di alcune unità abitative all’imbocco del sentiero, che potranno essere destinate a ricettività turistica, e la valorizzazione di uno studio dell’Università di Torino, che ha evidenziato particolari proprietà benefiche dell’olio balsamico del pino cembro.

«Il Comune di Casteldelfino intende farsi portatore dell’istanza più generale della creazione di percorsi turistici inclusivi, per accogliere nell’Alevè anche turisti diversamente abili e persone anziane o poco allenate – per i quali gli accessi attuali sono poco agevoli. Attraverso questi interventi, si prevedono inoltre ricadute pratiche positive anche sulle strutture ricettive, bar e ristoranti in via prevalente, già esistenti in Casteldelfino. Per questo lavoriamo in stretta sinergia con il Parco del Monviso, del cui consiglio di amministrazione faccio parte» ha spiegato Anello.

Una costruzione in muratura in lontananza, il rifugio Bagnour, si immerge nel bosco di pini cembri dell'Alevè. Al centro della foto lo specchio d'acqua del lago Bagnour, a destra in basso un cartello con alcune paline escursionistiche.
La meta dell'escursione è stata il lago Bagnour, sulle cui sponde sorge il rifugio omonimo.

All’escursione e alla presentazione de “La mulattiera dei laghi” erano presenti anche il presidente del Parco del Monviso Dario Miretti, il sindaco di Casalgrasso Egidio Vanzetti, membro del consiglio di amministrazione, e il vicesindaco di Paesana Marco Margaria, a dimostrazione dell’attenzione transvalliva che suscita l’Alevè.

«Oggi abbiamo percorso un sentiero magnifico che conduce ad un luogo straordinario – conclude il presidente del Parco del Monviso, Dario Miretti: è un tratto escursionistico che va valorizzato e che si inserisce nel filone di iniziative dedicate allo sviluppo del turismo in area parco che stiamo portando avanti con convinzione: la sostenibilità ambientale è il nostro punto di riferimento, ma entro i suoi confini intendiamo lavorare per far conoscere sempre più il nostro territorio e le sue valenze. Tra queste, il Bosco dell’Alevè rappresenta una vera e propria eccellenza, degna di essere conosciuta a livello nazionale».

Ultimo aggiornamento: 20/09/2021 12:45