News del 13/10/2009

Progetto gipeto

Valle Po - Sabato 10 ottobre anche i Guardiaparco del Parco del Po Cuneese hanno preso parte alle osservazioni nell'ambito del censimento del gipeto, che dal 1986 è oggetto di un complesso progetto di reintroduzione su tutto l'arco alpino. Il gipeto è un grande avvoltoio, che può raggiungere i 3 metri di apertura alare e si ciba di carne di animali morti, facendone altresì cadere le ossa dall'alto per frantumarle e cibarsi del midollo. Questo maestoso uccello risultava estinto in Italia come nidificante già dagli anni '60 ma oggi, grazie agli sforzi degli organismi che fanno parte del progetto, è nuovamente presente sulle nostre montagne, benché la popolazione sia sempre poco numerosa ed a rischio. Dall'inizio del progetto ad oggi sono stati introdotti circa 200 gipeti sulle Alpi. Il monitoraggio, che si svolge da quattro anni a questa parte, coordinato dall'International Bearded Vulture Monitoring (http://www.gyp-monitoring.com/index.php) e con la partecipazione di numerosi enti e volontari da Monaco sino a Trieste, serve a definire gli spostamenti di questo animale e consentirne una migliore tutela. Nel corso delle osservazioni compiute dai Guardiaparco del Parco del Po Cuneese, per ora nessun dato è riferito alla Valle Po, dato simile a tutta l’area nord del censimento che ha interessato le valli di Lanzo, il Parco Orsiera, il Parco di Salbertrand. Unica eccezione un maschio adulto osservato sopra Rocca Bianca (Parco Valtroncea) e sopra Angrogna. Le osservazioni più prossime nell'ambito del progetto, tuttavia, sono state effettuate nella vicina Val Varaita, oltre Sant’Anna di Bellino e sempre di un maschio adulto. Dato che può far ben sperare di veder volteggiare questo avvoltoio anche sul territorio del Parco per il futuro. Varie osservazioni sono state fatte nelle vallate meridionali. Due gipeti adulti sono stati osservati nelle postazioni di Lausetto e Chiappera di Acceglio, un altro adulto è stato avvistato ad Argentera, a Ferrere e Bersezio; stesso risultato lo si era raccolto a Entracque l’8 ottobre. Nessuna osservazione nella zona di Vinadio e di Limone Piemonte.


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