News del 06/10/2009

A gonfie vele i musei del Parco.

Ottobre. Dal punto di vista del calendario l’estate non è ancora finita, ma dal punto di vista dei risultati è tempo di tirare le somme. I musei del Parco del Po Cuneese hanno riscosso parecchio successo, sia quelli al centro di importanti zone turistiche, come quello dell’Alevè, sia quelli posti in zone marginali rispetto al turismo squisitamente estivo, quali Revello e Martiniana Po, ma che in compenso coprono fasce stagionali intermedie.
Tutti, sfruttando appieno la propria fascia di eccellenza temporale, hanno registrato un notevole incremento di visitatori. Il Museo del Po di Revello, nei primi 9 mesi dell’anno, ha registrato un aumento addirittura del 162 %, passando da 916 visitatori del 2008 ai 2047 del 2009. Ma anche il Museo del Piropo di Martiniana Po non ha scherzato, quanto a aumento, passando da 787 visitatori del 2008, nel periodo luglio settembre - il Museo è stato inaugurato il 12 luglio 2008 - a 1132 visitatori nello stesso periodo del 2009, con un incremento del 44%.
Discorso a parte merita il Museo dell’Alevè di Casteldelfino, perché qui i tempi di apertura sono stati ampliati; comunque si registra un aumento del 36 %, per un totale di 3428 visitatori, nel periodo gennaio settembre, che in pratica significa nel periodo estivo, poiché in inverno il Museo è chiuso, salvo rare aperture su richiesta. Un numero altissimo, e un servizio importantissimo reso a una comunità che, del turismo sostenibile, e intelligente, fa una delle sue ragioni sociali.
Quali le cause di tanto successo? A Revello ha influito certamente la gratuità dell’ingresso, dopo anni a pagamento; ma hanno anche influito, e non poco, le attività proposte alle scuole, che sempre più incontrano il favore degli operatori, grazie alla professionalità degli accompagnatori del Parco del Po Cuneese. In particolare il Museo di Revello è stato utilizzato come strumento propedeutico alle visite al Parco, per poter osservare quanto in natura è diventato raro o è difficilmente raggiungibile, per problemi che vanno dall’orario migliore di osservazione, alla stagione, ai luoghi o alla quota. E dopo l’osservazione, in un ambiente raccolto e piacevole, è più facile ragionare e prepararsi alla visita vera e propria sul campo.
La stessa cosa si può dire per il Museo del Piropo. Poterlo utilizzare con l’aiuto di personale specializzato, assieme a visite sul campo, ha permesso di affrontare con successo un argomento interessante ma difficile come quello della geologia. Nell’ambito della sola “Settimana della Scienza”, ad esempio, alcune centinaia di studenti di Saluzzo hanno visitato le sale di Martiniana Po.
In complesso dunque la stagione estiva ha registrato un buon passo avanti per i Musei del Parco. Anche se molto rimane da fare, specie in direzioni ancora poco esplorate, quali la didattica e l’informazione per gli adulti.
Perché non è detto che soltanto i ragazzini possano fare i laboratori, e imparare giocando. Anche per i genitori… e così si riunirebbero le famiglie. E’ la prossima sfida dei Musei del Parco del Po Cuneese, risorse finanziarie permettendo.


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