News del 16/07/2018

Si è concluso il primo MaB UNESCO Monviso Youth Camp

Da lunedì 9 a venerdì 13 luglio si è svolto presso il rifugio Bagnour in valle Varaita il primo campo di “giovani per lo sviluppo sostenibile”: a settembre in programma una restituzione pubblica di quanto realizzato.

Si è concluso ieri il primo MaB UNESCO Monviso Youth Camp - Giovani per lo sviluppo sostenibile, campo naturalistico nella Riserva della Biosfera del Monviso al quale hanno preso parte ventidue giovani ragazzi italiani e francesi di età compresa tra i 15 e i 19 anni che risiedono o studiano nel territorio della riserva della biosfera. Quella del Monviso è la prima riserva della biosfera transfrontaliera riconosciuta dal programma Unesco MaB, “man and the biosphere”, teso a promuovere su base scientifica un rapporto equilibrato tra uomo e ambiente attraverso la tutela della biodiversità e le buone pratiche dello sviluppo sostenibile.
Dopo cinque giorni di intense attività in valle Varaita, nel cuore del bosco dell’Alevè, i ragazzi hanno fatto proprio il concetto della sostenibilità, riflettendo intorno ad essa in modo molto maturo e consapevole: nella giornata conclusiva del camp hanno infine presentato una serie di proposte elaborate per promuovere stili di vita consapevoli e indirizzati ad uno sviluppo rispettoso dell’ambiente, da raggiungere attraverso quattro obiettivi e numerose azioni per ciascuno di essi.

Grazie anche alle visite ad aziende del territorio, che hanno offerto ai ragazzi un punto di vista concreto su cosa vuol dire vivere e lavorare in territorio montano contribuendo alla sua preservazione, tutela – e in molte occasioni anche alla sua rinascita – i ragazzi sono riusciti a superare lo stereotipo di cui spesso è oggetto il concetto di Riserva della Biosfera “MaB”: una certificazione “dinamica” che non è non tanto uno spazio esclusivo di natura protetta quanto piuttosto una porzione di territorio in cui uomo e ambiente naturale convivono in equilibrio. “In questi cinque giorni abbiamo visto una grande crescita nei ragazzi, che hanno cambiato il loro approccio verso il delicato tema dell’ambiente grazie ad attività ludiche, workshop e visite. Vedere crescere la consapevolezza del valore della natura e della necessità di conservarla in ragazzi che nei prossimi anni si prepareranno al loro futuro frequentando l’università in grandi centri urbani è una grande soddisfazione”, dichiarano gli educatori del Consorzio Monviso Solidale e i formatori della Fondazione Santagata per l’Economia della Cultura che hanno accompagnato i ragazzi in questa esperienza.

Era presente alla giornata conclusiva del campo anche il direttore del Parco del Monviso, Massimo Grisoli, che a seguito della presentazione delle proposte elaborate dai ragazzi ha rilevato come “grazie alle vostre proposte cambia la prospettiva del cammino del parco per la realizzazione degli obiettivi della MaB: riflessioni e obiettivi concreti come quelli proposti costituiscono un percorso di formazione anche per noi, rendendo più semplice il lavoro da portare avanti, che necessariamente deve essere partecipato. Da oggi il compito del parco è ancora di più quello di accompagnare concretamente la comunità sul percorso della consapevolezza del valore della Riserva della Biosfera Unesco”.

Concluso il camp, non si concludono però i lavori indirizzati alla veicolazione di buone prassi per lo sviluppo sostenibile: i ragazzi partecipanti saranno incaricati di presentare i risultati durante un evento di restituzione e confronto con la Riserva della Biosfera transfrontaliera del Monviso e le principali istituzioni del territorio, che si terrà in settembre. Inoltre, da questo primo camp si intende trarre lo spunto per lavorare in direzione dell’apertura di uno spazio sul territorio capace di captare e valorizzare interventi, spunti, stimoli e azioni nella direzione dello sviluppo sostenibile, secondo i dettati dell’Agenda 2030 per lo Sviluppo Sostenibile.


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