News del 30/04/2018

A scuola di biodistretti

Nella giornata di venerdì 20 aprile, il Parco del Monviso, in collaborazione con Scuola Malva Arnaldi di Bibiana, ha organizzato una visita del biodistretto ligure della Val di Vara (SP), una delle realtà più interessanti nel contesto dell’agricoltura biologica a livello nazionale.
L’iniziativa rientra nelle azioni volte ad avviare il progetto MONBIO, un biodistretto per i territori del Monviso (Valle Po, Val Varaita, Valle Bronda, Infernotto, Val Pellice e Saluzzese).
Un biodistretto è un’area geografica dove agricoltori, cittadini, operatori turistici, associazioni e pubbliche amministrazioni stringono un accordo per la gestione sostenibile delle risorse locali, partendo dal modello biologico di produzione e consumo (filiera corta, gruppi di acquisto, mense pubbliche bio).
L’idea di un distretto biologico per il vasto territorio attorno al Monviso, nasce dall’esigenza di valorizzare le molteplici e vivaci realtà agricole biologiche già presenti e alla ricerca di maggiore visibilità per le loro produzioni ma anche dalla domanda dei cittadini, sempre più interessati ad acquistare a prezzi onesti, alimenti sani e in grado di tutelare la salute e l’ambiente. Un biodistretto può infine rappresentare, per molte aziende convenzionali, l’opportunità di convertirsi al biologico in un contesto dinamico, dialogante e in grado di assistere e valorizzare il proprio lavoro.
Sono però anche molti altri gli attori e le organizzazioni che rivestono un ruolo determinante nella costituzione e nella gestione di un biodistretto, a cominciare dalle pubbliche amministrazioni e dalle scuole che, con il loro esempio e attraverso l’attuazione di iniziative, possono influenzare positivamente le abitudini dei consumatori e dei mercati locali. Gli operatori turistici infine possono rappresentare un importante tassello nel processo di valorizzazione del biologico, creando un’offerta turistica di qualità e di sicuro richiamo.
La scelta di visitare il biodistretto della Val di Vara, piccola ma dinamica realtà dell’entroterra ligure e terra di confine tra la Liguria, la Toscana e l’Emilia-Romagna, si deve alla storia recente di questa valle che, scegliendo di convertirsi al biologico verso la fine degli anni 90’, ha visto rifiorire economicamente e socialmente un territorio che stava andando incontro ad un inesorabile spopolamento ed abbandono.
Oggi questo biodistretto è una delle realtà più dinamiche nel panorama bio italiano e rappresenta un punto di riferimento importante per tutte le progettualità di medesima natura già avviate o che stanno nascendo nel panorama italiano.
La visita a questo biodistretto ha rappresentato per tutti i potenziali attori di MONBIO, un momento formativo importante per acquisire gli strumenti e i metodi per la creazione e la gestione di un biodistretto.
Molte le realtà rappresentate dai 28 partecipanti tra cui: aziende agricole biologiche, amministrazioni pubbliche, tecnici agricoli ed enti di promozione locale.
Il programma della giornata ha previsto un primo momento di accoglienza e di presentazione del Biodistretto della Val di Vara presso la sala consiliare del Comune di Varese Ligure e la visita di due aziende operanti sul territorio: Cooperativa Casearia Val di Vara e la Cooperativa San Pietro Vara (allevamento biologico bovini).
Tutte occasioni importanti e di grande interesse per i partecipanti che hanno potuto raccogliere utili stimoli direttamente dalla voce di amministratori e agricoltori locali che, sebbene provenienti da una realtà molto diversa da quella dei nostri territori, hanno raccontato con passione le ragioni storiche della loro “scelta Bio” e illustrato le prospettive presenti e future della loro realtà.
Il presidente del Parco del Monviso, Gianfranco Marengo, a seguito della visita presso le aziende della valle ha sottolineato l’importanza di simili realtà locali, che con la scelta di convertirsi alle produzioni biologiche, sono state in grado di creare e mantenere 20 posti di lavoro (considerando le sole cooperative casearia e San Pietro Vara) in un territorio che conta poco più di 6500 abitanti e che fino a metà degli anni ’90 sembrava andare incontro ad un inarrestabile spopolamento e al conseguente declino economico, sociale e produttivo.

Roberto Ostellino

Saluzzo, 30 aprile 2018


Note:
Il biodistretto è localizzato nell’Alta Val di Vara, la porzione più interna del territorio della provincia della Spezia, si estende su un territorio di circa 345 km2 e comprende 7 comuni: Varese ligure, Maissana, Carro, Carrodano, Zignago, Sesta Godano, Rocchetta Vara.
La consacrazione a territorio biologico risale al 2013 quando con Delibera n. 376/2013 del 05 Aprile 2013 la Regione Liguria ha formalmente riconosciuto il biodistretto della Val di Vara. Da sottolineare l’attenzione al tematiche biologiche da parte della Liguria, una delle poche regioni italiane ad aver legiferato sul tema dei biodistretti con la legge 66/2009 (disciplina degli interventi per lo sviluppo, la tutela, la qualificazione e la valorizzazione delle produzioni biologiche liguri) norma che riconosce all’agricoltura biologica il ruolo di motore primario per un’economia sostenibile, capace di creare valore e posti di lavoro ma in sintonia con le esigenze di conservazione del paesaggio e dei valori culturali espressi dal territorio.

Riferimenti:
http://www.biodistrettovaldivara.it/
www.scuolamalva.it


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