''Monviso'': presentazione del libro a Sampeyre il 29 settembre

ll Monviso è inconfondibile, benché il suo profilo cambi radicalmente in base al punto di osservazione. Forse anche per questo è una montagna interessante, emozionante, sorprendente. Il Re di pietra è stato culla ed è palestra di alpinismo. È un laboratorio dello sci ripido, aperto da Nino Viale, che nel 1975 osò discendere il canalone Coolidge.
È teatro di altre imprese sportive memorabili, come quella di Dario Viale, che nel 1986 realizzò il record di ascesa, battuto di recente da Bernard Dematteis e sfiorato dal gemello Martin. È un giacimento di risorse naturali: rocce, minerali, acqua, esseri viventi. Racconta storie incredibili: dalle officine di giada del Neolitico, all’ipotetico passaggio dell’esercito di Annibale sul colle delle Traversette, con tanto di elefanti al
seguito; dall’apertura del Buco di Viso, primo traforo alpino, alla conquista della vetta.
Di questo ed altro ancora si parlerà venerdì 29 settembre 2017 a Sampeyre, alle ore 21.00, presso il Museo Storico Etnografico (Via Roma, 27), dove sarà presentato il libro “Monviso. L’icona della montagna piemontese”.
Il volume, pubblicato nel 2016 da “Fusta editore”, è già entrato di diritto nelle migliori biblioteche della montagna e in quelle degli appassionati, sia per i contributi ricchi e originali, sia per le fotografie e i documenti eccezionali offerti ai lettori. L’autore, Roberto Mantovani, di Torre Pellice, è giornalista professionista e storico dell’alpinismo di fama internazionale. All’opera hanno contribuito il torinese Enzo Cardonatti, alpinista e sciatore del ripido, il buschese Alberto Costamagna, naturalista specializzato in scienze della Terra, il bagnolese Stefano Fenoglio, professore di ecologia all’Università del Piemonte Orientale, il piaschese Livio Ruatta, fotografo del Monviso, che durante la presentazione esporrà alcune delle sue opere.
Alla serata divulgativa, organizzata in collaborazione con l’arch. Barbara Martino, saranno presenti l’autore e alcuni dei coautori. L’iniziativa è promossa dal Comune di Sampeyre e dall’Associazione culturale Mireio.