Una porta in legno fa intravedere una stanza dove una ricercatrice sta lavorando ad un microscopio. Intorno alla porta un muro di pietra, con il logo del Centro Alpstream.
Foto © Festivaletteratura su Flickr

Parte da Alpstream il viaggio de Il Grande Re

Sul sito di Festivaletteratura, uno dei principali eventi culturali italiani, è possibile guardare il trailer de Il Grande Re di Cecilia Fasciani, reportage lungo il corso del Po che ha preso il via da Ostana e dal Centro Alpstream, “un'affiatata comunità scientifica che studia i fiumi alpini contribuendo alla rinascita dell'area montana”.

Il reportage, un lavoro inedito scelto nel 2022 dalle giurie di Meglio di un romanzo per essere sviluppato sul sito di Festivaletteratura e sulla rivista Q Code Magazine, proporrà una ideale navigazione lungo il corso del Po fino alla tarda primavera del 2023 in cinque puntate, attraversando quattro regioni italiane alla scoperta delle realtà che vivono oggi sugli argini del grande fiume.

Nel primo, lungo articolo dedicato a questo progetto si può leggere un’attenta analisi della vicenda di Ostana, borgo alpino rinato grazie alla rivitalizzazione delle sue antiche tradizioni.

Tra gli intervistati anche i docenti universitari Stefano Fenoglio, Francesca Bona e Elisa Falasco, che hanno raccontato la genesi di Alpstream e le attività del Centro per lo studio dei fiumi alpini, realizzato proprio a Ostana dal Parco del Monviso nell’ambito del Piter Terres Monviso, grazie ai fondi del programma europeo di sviluppo regionale Intrerreg Alcotra 2014-2020.

Cecilia Fasciani (1995) è una regista, sceneggiatrice e fotoreporter italiana; “Il grande Re, storie lungo gli argini del cambiamento climatico”, sarà presentato in versione integrale alla prossima edizione del Festival della Letteratura di Mantova.

Meglio di un romanzo è un progetto nato a Festivaletteratura nel 2014. È coordinato dal giornalista e condirettore di Q Code Magazine Christian Elia ed è rivolto a giovani autori di età compresa tra i 18 e i 30 anni che vogliano presentare al Festival un’opera inedita di giornalismo narrativo, tanto individuale che collettiva, in forma di reportage tradizionale, podcast o videoracconto.

Negli anni sono nate produzioni originali capaci di raccontare realtà poco note del nostro Paese e non, talvolta completamente trascurate dalla stampa mainstream: città in rovina, universi lavorativi, eremi di silenzio, sanatori e sentieri dimenticati, quartieri difficili.

Ultimo aggiornamento: 01/02/2023 09:09