News del 23/12/2014

CETS, una Carta in più per il territorio del Monviso

Saluzzo – Il Parco del Po Cuneese ha dato ufficialmente avvio al cammino, che durerà un anno, per giungere al deposito della candidatura per l’ottenimento della Carta Europea del Turismo Sostenibile. “L’obiettivo è quella di presentare il dossier entro il 15 dicembre 2015 per entrare nelle valutazioni che potrebbero riconoscere l’area del Monviso nell’autunno del 2016”.
I primi passi, che sono stati illustrati dal Commissario Straordinario Silvano Dovetta in un incontro con gli amministratori, hanno visto il Parco reperire i fondi necessari (tramite l’approvazione del progetto comunitario GouvMab e all’intervento delle Fondazioni Cassa di Risparmio di Cuneo e Cassa di Risparmio di Saluzzo) ed aderire ufficialmente a Europarc, l’Organizzazione operante in 36 paesi europei e che gestisce il severo iter di ottenimento e di controllo della “CETS”.
“Con questo nuovo programma a livello europeo non ci siamo posti solo l’obiettivo di raggiungere un riconoscimento prestigioso, ma quello più ambizioso di accrescere lo sviluppo sostenibile e la gestione di un turismo nelle nostre aree che tenga conto dei bisogni dell'ambiente, dei residenti, delle imprese locali e dei visitatori” spiega Dovetta.
Nel pieno rispetto dello spirito del Mab Unesco la CETS potrà fornire gli strumenti per un nuovo sviluppo turistico dell’area MaB saluzzese, un territorio caratterizzato da notevoli potenzialità ambientali e storico-artistiche come pure da carenze strutturali nei confronti delle nuove esigenze del settore.
“Il turismo verde è sicuramente una risorsa importante per le nostre aree, stiamo parlando di un mercato che registra in questi ultimi anni numeri considerevoli, i dati del 2013 parlano di oltre 101 milioni di presenze turistiche nei parchi italiani, con una crescita del 2% l’anno e un fatturato di quasi 11 miliardi di euro” illustra Dovetta.
“Siamo ormai fuori dai discorsi di nicchia, ma di fronte ad una potenzialità che va gestita in forme e con strategie adeguate per migliorare la competitività e creare occupazione in aree ritenute marginali. La Carta Europea del Turismo Sostenibile (CETS) è uno degli strumenti migliori che, come Parco, possiamo utilizzare per una corretta gestione dei flussi turistici e per adeguare il sistema di accoglienza locale”.
La “Carta” è rilasciata da Europarc ai parchi che presentano un concreto programma di azioni, legate ai principi dell'ecoturismo e della sostenibilità ambientale, da realizzare nei successivi 5 anni.
“La gestione del progetto è stata affidata a Federparchi che ha messo a disposizione un team tecnico che affianca il gruppo di lavoro interno del Parco e che avvierà tra gennaio e febbraio 2015 il processo di adesione, secondo le linee guida fornite da Europarc. Sette nel 2014 (tra cui due piemontesi Val Grande e Ossola) e cinque nel 2014 sono i parchi che hanno ottenuto il riconoscimento dopo un percorso partecipato che ha coinvolto gli operatori del settore.
“Questo risultato dimostra che anche in Italia si è raggiunta la maturità di operare insieme tra chi vive sul territorio e chi amministra le aree protette, per rispondere con responsabilità da un lato al mercato economico e dall’altro ad un utilizzo consapevole e sostenibile dell’ambiente”.
In ambito cuneese il Parco Alpi Marittime è certificato dal 2001, mentre i partner storici del Parco del Queyras hanno ottenuto la “Carta” nel 2010.
“La certificazione individua soprattutto un nuovo metodo di lavoro che indirizza il nostro Parco a lavorare in piena sintonia con le realtà circostanti per ottenere risultati in grado di gratificare gli operatori e di soddisfare i visitatori. Un notevole passo è stato fatto con la creazione del Tavolo del Turismo che si riconosce nel PTI che ha come capofila il Comune di Saluzzo e che ha dimostrato di poter coordinare le varie forme di progettualità che stanno operando nell’area ” commenta Dovetta.
Quale ambito territoriale sarà individuato?
“Valuteremo con i tecnici di Federparchi la miglior soluzione per garantire il successo della nostra candidatura. Si procederà per fasi quinquennali, in questo momento di avvio saranno sicuramente coinvolti tutti i comuni dell’area parco dal Monviso a Casalgrasso e Pancalieri e i territori che stanno lavorando al PTI di Saluzzo, ossia le tre vallate del Monviso e alcuni comuni della pianura, senza dimenticare tutto il territorio del Mab Unesco”.
“Finora il riconoscimento ad area MaB è stato valutato con più attenzione all’esterno che all’interno dell’area; la Carta potrà sicuramente portare un maggior coinvolgimento del territorio in quanto si lavorerà direttamente con gli operatori economici. Il nostro obiettivo è quello di portare dei risultati concreti e tangibili al territorio in modo che l’ambiente sia rispettato ma anche una risorsa” conclude il Commissario Straordinario.


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