Con le università di Torino e Berna geologi da tutto il mondo per il Monviso
Tra il 2 e il 10 settembre 2013 si terrà a Courmayeur in Valle d’Aosta la “Xa Conferenza Internazionale sulle Eclogiti” (in inglese “10th International Eclogite Conference”, vedi il sito: www.iec2013.unito.it), che ogni due anni è organizzata in una nazione differente. Nella conferenza vengono presentate le nuove scoperte effettuate sulle rocce metamorfiche che si sono formate a grande profondità (e quindi ad alta pressione) nelle cosiddette Zone di Subduzione, dove le zolle crostali sprofondano nel Mantello terrestre. La roccia più caratteristica che si forma nel processo di subduzione è appunto l’eclogite, una roccia a elevata densità, esteticamente molto bella perché costituita principalmente da un minerale verde con abito prismatico (un pirosseno chiamato onfacite) e da un minerale tondeggiante di colore rossastro (il granato).
Al convegno si sono iscritti più di 70 ricercatori provenienti da 28 nazioni di tutti i continenti, che presenteranno oralmente o in poster i risultati delle loro ricerche effettuate nelle più importanti catene montuose.
E’ tradizione che le università organizzatrici (nel nostro caso le Università di Torino e di Berna) illustrino ai colleghi stranieri con una serie di escursioni sul terreno gli aspetti geologici più interessanti e le ultime scoperte scientifiche effettuate sul territorio nel campo del metamorfismo di alta pressione. Da questo punto di vista le Alpi Occidentali sono un vero museo mineralogico e petrografico, e da anni continuano a offrire agli specialisti di tutto il mondo sempre nuovi dati di grande interesse scientifico. Dei cinque giorni previsti, l’escursione pre-conferenza porterà nel primo giorno all’area del Colle del Piccolo San Bernardo, dove è stata finalmente spiegata la giustapposizione di rocce di fondo oceanico (serpentiniti) con rocce tipicamente continentali (graniti), e nel secondo giorno nell’area del Lago di Cignana sopra Valtournenche, dove affiorano rocce di altissima pressione, nelle quali sono stati recentemente scoperti microdiamanti. L’escursione sin-conferenza sarà dedicata alla Zona Sesia affiorante in bassa Valle d’Aosta, dove si possono osservare i più svariati tipi di eclogiti e uno dei pochi gneiss a giadeiti conosciuti al mondo, sfruttato da una cava ben nota ai petrografi dell’alta pressione. Nei tre giorni delle escursioni post-conferenza, dopo la visita alla nuova tecnologica stazione della funivia del Monte Bianco in costruzione a Punta Helbronner, il primo giorno sarà dedicato al trasferimento dei congressisti nel Saluzzese, ove, grazie alla collaborazione del Parco del Po Cuneese che si farà carico del trasporto dei congressisti e della loro guida, saranno organizzate due visite di particolare interesse.
La prima, con partenza e arrivo a piedi dal Pian del Re, sarà dedicata interamente all’illustrazione del Massiccio del Monviso, uno dei migliori esempi di rocce di fondo oceanico subdotto a grande profondità con formazione di svariati tipi di rocce eclogitiche; la seconda mostrerà ai congressisti l’Unità di Brossasco-Isasca, divenuta famosa tra i geologi di tutto il mondo dopo la scoperta dei piropi, granati che possono raggiungere dimensioni di un melone e indicano altissime pressioni di formazione, compatibili con il campo di stabilità del diamante.
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