Si è svolta a Valdieri la riunione annuale dei progetti Migrans e Gipeto
Sabato 14 dicembre si è tenuta a Valdieri la riunione annuale dei progetti Migrans e Gipeto: numerosi tecnici e volontari impegnati nei due progetti di monitoraggio e conservazione si sono ritrovati presso la sede dell’Ente di Gestione delle Aree protette delle Alpi Marittime per fare il punto sulle osservazioni del 2024 e discutere delle prospettive future.
Oltre a numerosi rappresentanti degli enti di gestione delle aree protette piemontesi sono intervenuti, fra gli altri, i tecnici del Parco Nazionale Gran Paradiso, del Parco ligure del Beigua e di quello francese del Mercantour, a testimoniare una collaborazione pluriennale che si è concretizzata in molte attività e che ha consentito, in particolare, di seguire l’evoluzione della popolazione di gipeto sulle Alpi occidentali. Questo avvoltoio, estinto in Piemonte all’inizio del ‘900, è stato oggetto di un progetto di reintroduzione avviato nel 1978 e pienamente riuscito, al punto da aver reso il ripeto oggi una delle specie più emblematiche delle Alpi.
Nel corso della giornata è stato di particolare interesse un intervento che ha riguardato uno studio sull’alimentazione del gipeto, che ha permesso di accertare da un lato la persistenza delle microplastiche nello stomaco di questi uccelli, e dall’altro casi di saturnismo, un’intossicazione da piombo causata dalle munizioni usate per la caccia.
Fra gli altri interventi, si segnalano anche quelli curati da Marco Rastelli e Omar Giordano dell’Ente di Gestione delle Aree protette del Monviso, che hanno riguardato le osservazioni di gipeto nelle valli Po e Varaita e i dati del progetto Migrans di Bric Lombatera, a Paesana, dedicato all’osservazione della migrazione stagionale del falco pecchiaiolo.
Maggiori informazioni:
Bollettino Avvoltoi Piemonte.
L’avvelenamento da piombo negli uccelli.