I primi passi per portare il territorio del Monviso a diventare una riserva Mab Unesco
Con una lettera inviata a tutti i responsabili territoriali dell’ampia area designata al riconoscimento di “Riserva della Biosfera” nell’ambito del Mab Unesco, il presidente del Parco del Po, Silvano Dovetta, ha concluso la prima fase dell’iter di candidatura dell’area del Monviso.
“Questa fase preliminare di presentazione al territorio del MaB UNESCO è stata molto intensa e approfondita – spiega -. Abbiamo organizzato incontri specifici su tutto il territorio per favorire l’informazione, la condivisione e il coinvolgimento agli obiettivi generali di pianificazione strategica nella definizione della futura “Area della Biosfera del Monviso”.
Quali sono state le iniziative del team di lavoro?
“Sono state molteplici e, a volte, poco visibili. Una per tutte, la partecipazione, a fine marzo, alla seconda riunione del Comitato Nazionale Tecnico del Programma MaB UNESCO, per la prima volta aperto alle aree in corso di candidatura. Al Comitato riunito a Roma, il Parco ha illustrato lo scenario territoriale ipotizzato, l’identificazione delle tre aree: core – buffer - transition, e ha esposto la strategia di pianificazione integrata, utile a programmare il futuro sviluppo dell’area, attraverso azioni condivise”.
Quali le ricadute pratiche?
“La partecipazione al Comitato Nazionale ha comportato notevoli agevolazioni alla strategia di pianificazione della candidatura. La presentazione del progetto preliminare di candidatura, infatti, ha permesso un utile confronto con il Comitato, che ha accolto positivamente la proposta, dispensando accorgimenti e indicazioni per assistere le procedure di predisposizione e deposito del dossier finale (che ha tempi strettissimi: il 30 settembre 2012)”.
Come avete deciso di agire?
“Il Parco del Po ha attivato tutte le procedure per formalizzare l’intenzione di candidare il territorio individuato come “Area della Biosfera del Monviso” a riserva MaB UNESCO. La lettera ufficiale di intenti è stata inviata, alla Commissione Nazionale, alla fine di marzo”.
Quanto è ampia l’area della Riserva?
“In un’ottica di massima inclusione, tutti e 87 i Comuni, contemplati nel PIT Monviso: l’Uomo e le territoire” sono stati identificati come possibile scenario territoriale e sono stati indicati come potenziali beneficiari di questo ambizioso progetto. Quindi solo i Comuni che non fossero interessati dovranno manifestare la loro rinuncia a questa opportunità”.
Quali i programmi futuri?
“Stiamo studiando diverse iniziative. Ne annuncio due. Il Parco del Po cuneese promuoverà a fine settembre, ad Assisi, la futura “Area delle biosfera del Monviso” partecipando al WTE (World Tourism Expo), manifestazione riservata alle città e siti Unesco. Per la popolazione, riproporremmo in Castiglia, a Saluzzo, subito dopo il deposito della candidatura, la “Festa del parco del Po Cuneese””.
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