News del 09/02/2012

Il Parco candida il territorio al MaB Unesco.

Il Parco del Po cuneese candida il territorio a ricevere un riconoscimento di importanza mondiale. Si tratta del MaB Unesco (MaB è l’acronimo di “Man and Biosphere”, in italiano “Uomo e biosfera”, nome di un programma intergovernativo dell’Unesco).
In pratica, il Parco promuove l’iniziativa di coinvolgere il territorio ad entrare a fare parte di un circuito internazionale di eccellenze certificato e riconosciuto, attraverso una riflessione condivisa e partecipata di pianificazione strategica da rivolgere al futuro sviluppo sostenibile locale.
Sono questi i concetti chiave che saranno approfonditi nel corso dell’incontro in programma venerdì 10 febbraio, alle 17, nella sala dell’antico Palazzo comunale, messo a disposizione grazie al patrocinio della Città di Saluzzo.
L’invito a partecipare all’incontro è stato trasmesso ai sindaci degli 87 Comuni dell’area geografica del Piano Integrato Transfrontaliero “Monviso: l’Uomo e le territoire” e ai più rappresentativi enti territoriali, nella convinzione che la condivisione degli obiettivi sia lo strumento indispensabile per garantire il coinvolgimento di tutto il tessuto sociale.
Ma l’invito è stato anche esteso ai media locali, per assicurare la massima informazione sulle prerogative del MaB Unesco. La presentazione dettagliata sarà curata dal CURSA (Consorzio Universitario per la Ricerca Socioeconomica e per l’Ambiente) del Molise, uno tra i più accreditati in materia, incaricato dal Parco del Po cuneese alla stesura e al deposito della candidatura.
La presentazione della candidatura rientra tra le attività previste dal progetto “Risorsa Monviso” sostenuto dall’Unione Europea attraverso il Programma Alcotra 2007-2013. Per questo motivo, i fondi necessari ad elaborare il dossier definitivo sono stati da tempo identificati ed impegnati.
Proprio come segnala il titolo dell’incontro, “L’Area della Biosfera del Monviso: scenari ed opportunità di sviluppo locale”, si tratta di un’occasione per discutere una strategia condivisa di sviluppo locale.
“La possibilità di ottenere un riconoscimento internazionale rappresenta senza dubbio un motivo di orgoglio - ha spiegato il Presidente del Parco del Po cuneese Silvano Dovetta al team del CURSA in una recente riunione preliminare interna -, e significa che i nostri territori meritano di entrare a far parte di un circuito internazionale di eccellenze. Ma rappresenta anche, e soprattutto, di un’occasione per una riflessione partecipata sullo sviluppo futuro del nostro territorio”.
“La preparazione della candidatura, promossa dal Parco del Po cuneese, una volta ultimata, andrà ad arricchire il panorama italiano (dove esistono già 8 Riserve collocate in varie regioni) e a aggiungersi alle 580 Riserve della Biosfera che esistono in 114 paesi del mondo”, spiega Giorgio Andrian, coordinatore del team del CURSA. “Ma non si tratterà né di aggiungere un’altra area protetta a quelle esistenti - ha ribadito Davide Marino, presidente del CURSA - e neppure di aggiungere nuovi vincoli a quelli esistenti”.
Da segnalare, un ulteriore ambizioso disegno: la condivisione di intenti con lo scenario transfrontaliero della Francia, in virtù di una feconda collaborazione con il Parco naturale regionale del Queyras, partner del progetto e del Piano Integrato transfrontaliero, che simmetricamente procede alla stesura di una candidatura MaB per quanto riguarda l’area contigua del Monviso con l’obiettivo finale di arrivare a condividere la gestione comune di un MaB Transfrontaliero.


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