News del 18/05/2011

La felce rara del Parco

Non molti sanno che il Parco del Po Cuneese, nelle sue aree di pianura, ospita un vegetale raro. Si tratta della Felce penna di struzzo, nota anche come Matteuccia. Il nome deriva da Carlo Matteucci (1811-1868), illustre fisico e politico italiano, professore all'Università di Pisa, a cui la pianta è stata dedicata.
Il termine latino ‘struthi' , struzzo, sta a indicare le fronde fertili, simili alle penne di struzzo.
La Matteuccia è una pteridofita perenne dotata di un rizoma robusto, con ramificazioni striscianti.
Le fronde esterne sono sterili, erette o poco inclinate, numerose, lunghe da 30 a 140 cm, disposte a rosetta a formare un 'imbuto' regolare molto elegante. Le fronde fertili, interne (1-6), sono tardive e svernanti, più corte delle sterili, erette e rigide, verdastre, brune a maturità delle spore, lunghe 15-35 cm.
Sopporta bene il freddo e ama zone umide semi soleggiate. E’ presente in tutta l’Italia del nord ma è
abbastanza rara, spesso confusa dai profani con la Felce maschio (Dryopteris filix – mas).
Specie ornamentale, è coltivata nei giardini. In alcune nazioni è considerata commestibile, ed è consumata quando i germogli sono alti 6-10 cm.


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