News del 02/11/2018

L’importanza degli insetti e il loro drammatico declino

Uno studio condotto in Germania sulle popolazioni di insetti volanti, per un arco temporale di 27 anni in 63 diverse località all’interno di Aree Protette, mostra un declino complessivo pari al 76% del numero di animali presenti in natura. Si tratta di un dato allarmante che apre scenari molto incerti nel prossimo futuro, non solo per gli equilibri degli ecosistemi naturali ma anche per i comparti agricoli, dove gli insetti impollinatori svolgono un ruolo cruciale e talvolta insostituibile nei processi produttivi.
Secondo i curatori di questo studio, i risultati ottenuti sono estendibili a tutti i paesi membri della Comunità Europea.

Il problema del declino globale dell’entomofauna ha conosciuto negli ultimi anni un crescente interesse, sia a livello scientifico che da parte del pubblico, anche a causa delle gravose ricadute economiche e alimentari che ne potrebbero derivare.
A livello europeo, si stima che circa l’80% delle piante selvatiche dipendano dagli insetti per la loro impollinazione e almeno il 60% degli uccelli li utilizzino come fonte alimentare primaria proprio gli insetti. Anche le ricadute per l’economia sono importanti: si stima che nei soli Stati Uniti d’America gli insetti garantiscano servizi ecosistemici* per una cifra annua pari a 57 miliardi di dollari!

Anche la Comunità Europea monitora da tempo lo stato di salute degli insetti impollinatori ed ha avviato nel tempo una serie di azioni volte a conoscere le cause del declino, a trovare soluzioni per rallentarlo e/o arrestarlo e nel contempo promuovere la consapevolezza del problema nei cittadini, affinché diventino parte attiva nei processi di protezione degli insetti.
Il commissario europeo per l'agricoltura e lo sviluppo rurale, Phil Hogan, ha recentemente dichiarato: ""Il futuro dei nostri agricoltori e il benessere delle nostre comunità rurali dipendono da ecosistemi sani e ricchi di biodiversità, inestimabili per mantenere il flusso di beni e servizi forniti dalla natura e che sono alla base della nostra esistenza.”**

L'impollinazione è uno dei processi chiave in natura che consente la riproduzione delle piante. Gli impollinatori sono principalmente insetti, in particolare api e sirfidi, ma anche farfalle, falene, alcuni coleotteri e altri insetti volanti. Quasi 15 miliardi di euro della produzione agricola annua dell'UE sono direttamente attribuiti all’instancabile lavoro gratuito che gli impollinatori svolgono. Appare quindi evidente e necessaria un'azione per salvaguardare la biodiversità, l'agricoltura e la sicurezza alimentare.

Ad oggi, quali siano le cause del declino delle popolazioni di insetti, non è ancora del tutto chiaro. Appare però abbastanza acclarato che il trend negativo non sia legato ad un unico fattore o circoscritto a un ristretto contesto ambientale. Il declino investe molti habitat fra loro differenti e chiamare in causa i soli mutamenti climatici, non sembra fornire una spiegazione soddisfacente per uno scenario così drastico.
Molto più probabile che, tra le cause che rivestono un ruolo primario, vi sia una responsabilità diretta dell’agricoltura intensiva e del conseguente utilizzo massiccio di fertilizzanti e di pesticidi. La banalizzazione nel tempo gli ecosistemi agrari ha poi spesso eliminato importanti elementi paesaggistici come le siepi e i filari alberati e ridotto sempre di più, i piccoli incolti marginali, habitat invece fondamentali per la sopravvivenza di moltissime forme di vita tra cui primariamente gli insetti.
I più cinici a questo punto sottolineeranno che, in molti casi, la perdita di impollinatori selvatici può essere sostituita da impollinazioni manuali o spolveramento su larga scala di polline nei campi coltivati in elicottero o ancora, introducendo gli impollinatori gestiti, come è stato fatto per secoli usando le api d’allevamento. Ciò significa però dover rinunciare ad un servizio gratuito offerto dalla natura, sostituendolo con una nuova voce di spesa, spesso anche molto importante e di difficile quantificazione nel tempo.
Anche le api d’allevamento soffrono infatti delle stesse difficoltà degli insetti selvatici e i recenti cali del numero di api gestite potrebbero portare a prezzi molto elevati per il noleggio o acquisto di alveari per l’impollinazione delle colture.

Tale scenario si è già verificato in alcune aree del mondo: i coltivatori californiani di mandorle ad esempio, nel 2006 pagavano già più di 100 dollari per alveare, rispetto ai 40 di 7 o 8 anni prima a causa della carenza di api disponibili sul mercato. Alcuni di essi hanno persino ha iniziato a importare colonie di api dall'Australia, a costi ancora più elevati, per salvare il loro raccolto che vale 250 milioni di dollari annui.
In attesa di futuri e fondamentali approfondimenti, i ricercatori invitano «a evitare di fare quelle cose che sappiamo per certo avere un impatto negativo sull’ambiente».

E noi semplici cittadini, possiamo fare qualcosa per aiutare gli insetti e offrire un contributo positivo alla loro sopravvivenza?
Certamente si! Possiamo seguire l’esempio di alcuni progetti virtuosi realizzati in Europa attraverso il programma LIFE come ad esempio:

URBAN BEES - Hotel per insetti in città

URBAN BEES è un progetto LIFE dedicato allo studio delle api selvatiche nella città di Lione in Francia attraverso la creazione di “hotel per insetti”.
Queste strutture sono di facile realizzazione (basta utilizzare canne di bambu, mattoni cavi o altro materiale simile) e svolgono una duplice funzione: offrono un sito riproduttivo per molte specie e al contempo permettono ai cittadini di osservarle, conoscerle e scoprirne l’importanza e il valore che rivestono per la nostra vita.
Il team di URBANBEES ha installato 16 di questi hotel in Lione con la doppia finalità di far conoscere le api selvatiche ai cittadini e di monitorare costantemente la presenza degli insetti, catalogando le specie presenti in città.
Il progetto ha ottenuto su entrambi i fronti un grande successo, e il dott. Vaissière, curatore del progetto, alla presentazione dei risultati di Urbanbees ( in occasione dell’evento “invertebrates platform meeting” - 18-20 Settembre 2018, Stirling, Scozia) ha raccontato: ""Durante il progetto, sempre più persone sono venute ai nostri open day, mostrandosi molto interessate e positive sul tema. I bambini potevano anche arrampicarsi sugli hotel delle api e, fortunatamente, in cinque anni nessuno è stato punto dalle api. Nel nostro ultimo evento, le persone di un edificio vicino hanno appeso un grande striscione che diceva ""Manteniamo vive le nostre api"". Non sapevamo che stessero pensando a una cosa del genere, siamo quindi rimasti sorpresi e molto felici ""
Un altro risultato sorprendente è stato scoprire che in Lione sono presenti ben 250 specie di api selvatiche numero che nessuno dei ricercatori pensava di raggiungere all’inizio della ricerca.
URBANBEES ha anche realizzato una guida divulgativa per rendere gli spazi verdi pubblici, i giardini privati e i terreni agricoli più accoglienti per le api e fornisce anche utili consigli su quali specie di piante utilizzare.
Tali linee guida sono state utilizzate anche dalle ciittà di Metz e Besançon e anche da piccole cittadine come Saint-Maurice-sur-Dargoire"". In Belgio, la Regione di Bruxelles e il Parco naturale della Valle del Burdinale e di Mehaigne, stanno entrambi adattando la guida al proprio contesto.

Glorious green roofs

In Scozia, l'ONG Buglife ha collaborato con industrie locali e i proprietari terrieri per creare una rete di tetti verdi all'interno dell'area industriale di Grangemouth. I tetti verdi possono ospitare a una vasta gamma di animali selvatici, in particolare insetti impollinatori, e possono essere realizzati anche da persone comuni e utilizzati per iniziative finalizzate alla conoscenza del mondo degli insetti per grandi e piccini. Uno dei giardini pensili è stato installato in una nuova scuola secondaria (Carrongrange High School), dove gli studenti hanno imparato a piantare e mantenere un mix eterogeneo di specie autoctone. Hanno potuto così osservare farfalle, coccinelle, bombi e molti altri insetti che popolano il loro tetto verde.

LIFE EREMITA

Un progetto a cura della Regione Emilia-Romagna che si propone di assicurare le migliori condizioni per la conservazione delle popolazioni residuali di due specie di insetti saproxilici*** di prioritario interesse conservazionistico (Osmoderma eremita e Rosalia alpina) e di due specie di acque lentiche e lotiche**** (Graphoderus bilineatus e Coenagrion mercuriale castellanii), agendo sui fattori di minaccia di origine antropica.
Come nei casi precedentemente descritti, a fianco di obiettivi meramente scientifici, volti a incrementare le conoscenze sulla distribuzione e abbondanza delle popolazioni di queste specie, sono previste anche importanti azioni volte a:
- aumentare la disponibilità di habitat e a migliorare la loro connettività,
- elaborare una strategia gestionale dei siti protetti a lungo termine.
- diffondere e sviluppare soluzioni per il coinvolgimento attivo della cittadinanza e dei diversi portatori di interesse.
Le azioni concrete di conservazione, come la creazione di “alberi habitat”, il ripristino di microhabitat forestali e di habitat di acque lentiche e lotiche, la riproduzione assistita, le reintroduzioni degli animali riprodotti, non solo favoriranno il mantenimento di popolazione vitali in grado di sostenere un flusso di individui verso le aree limitrofe ma rappresentano un’assoluta novità nel contesto nazionale, assumendo importante carattere sperimentale.

Cosa state aspettando? Provate anche voi a costruire un hotel per insetti, sono sufficienti pochi materiali di facile reperibilità e un po’ di fantasia creativa. Potrete così godere di uno spettacolo insolito e affascinante, per il quale le api non vi chiederanno mai di pagare un canone mensile, anche questo è uno dei tanti servizi gratuiti che offre il mondo naturale.


Note
*Servizi ecosistemici – secondo Il Millenium Ecosystem Assessment: ""i benefici multipli forniti dagli ecosistemi al genere umano"", ovvero un contributo gratuito offerto dagli habitat naturali e dagli organismi viventi alla società umana. I servizi ecosistemici possono essere quantificati economicamente. In altri termini, ci dicono a quanto equivale in euro (o in dollar) un determinato servizio o quanto costerebbe alla comunità quel determinato servizio in assenza del contributo offerto dagli ecosistemi.
Vengono descritte quattro categorie di servizi ecosistemici:
• supporto alla vita (come ciclo dei nutrienti, formazione del suolo e produzione primaria),
• approvvigionamento (come la produzione di cibo, acqua potabile, materiali o combustibile),
• regolazione (come regolazione del clima e delle maree, depurazione dell'acqua, impollinazione e controllo delle infestazioni),
• valori culturali (fra cui quelli estetici, spirituali, educativi e ricreativi).
** da “Pollinating insects: Commission proposes actions to stop their decline” - Brussels, 1 giugno 2018
*** saproxilico – organismo che si nutre di legno morto. Tra gli insetti più noti appartenenti a questo gruppo ricordiamo: il cervo volante (Lucanus cervus), il cerambice della quercia (Cerambyx cerdo), Osmoderma eremita, Rosalia alpina e Morimus asper.
**** lentico= habitat delle acque interne non correnti come laghi, stagni e acquitrini. Lotico= habitat delle acque correnti che comprende fiumi, torrenti, ruscelli, rapide e sorgenti.

Riferimenti
Hallmann CA, Sorg M, Jongejans E, Siepel H, Hofland N, Schwan H, et al. (2017)
More than 75 percent decline over 27 years in total flying insect biomass in protected areas.
PLoS ONE 12(10): e0185809. https://doi.org/10.1371/journal.
pone.0185809
The positive contribution of invertebrates to sustainable agriculture
and food security
Matthew J.W. Cock1, Jacobus C. Biesmeijer2, Raymond J.C. Cannon3, Philippa J. Gerard4,
Dave Gillespie5, Juan J. Jime´ nez6, Patrick M. Lavelle7 and Suresh K. Raina8
Pollinating insects: Commission proposes actions to stop their decline - Brussels, 1 June 2018
http://ec.europa.eu/environment/life/news/newsarchive2018/september/index.htm
http://ambiente.regione.emilia-romagna.it/life-eremita
http://www.isprambiente.gov.it/files/biodiversita/SERVIZI_ECOSISTEMICI.pdf
https://it.wikipedia.org/wiki/Servizi_ecosistemici
http://www.lifemgn-serviziecosistemici.eu/IT/home/Pages/default.aspx


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