News del 15/09/2015

Monviso Unesco: un Patrimonio per Tutti! E' attivo il Servizio Informazioni al numero 348/7638609.

Il 19 e 20 settembre, per la prima volta, apriranno in contemporanea i musei dei due versanti dell’Area Monviso Unesco. L’iniziativa promossa dal Parco del Po Cuneese e dal Parco Naturale Regionale del Queyras ha coinvolto tutte le strutture museali della Riserva della Biosfera Transfrontaliera del Monviso che saranno aperte con ingresso gratuito, o con biglietto a tariffa ridotta, per consentire a tutti di fruire del ricco patrimonio museale di quest’area.
Un territorio che dal Parco Naturale Regionale del Queyras scavalca le Alpi, scende nelle valli cuneesi che abbracciano il Monviso (Grana, Maira, Varaita, Po, Pellice), si allunga verso la pianura con Saluzzo, Fossano e Bra per arrivare a lambire la provincia di Torino con Cavour e Pancalieri; 109 comuni (italiani e francesi), 3 siti Patrimonio dell’Umanità, oltre 100 musei, numeri che testimoniano la straordinaria ricchezza culturale, storica e artistica dell’area.
“La potenzialità turistica del nostro territorio è enorme - commenta il Commissario del Parco Silvano Dovetta – e l’adesione all’iniziativa è stata straordinaria, segno che il Marchio Unesco rappresenta una realtà dove il rapporto tra uomo e ambiente ha creato un patrimonio di storia, tradizioni e cultura che attende di farsi conoscere e scoprire. Una bella vetrina per le numerose realtà, anche piccole, che animano il nostro panorama culturale. L’obiettivo dei due Parchi è proprio questo: valorizzare e promuovere il territorio in tutti i suoi aspetti, perché la cultura e l’arte fanno parte dell’Ambiente con la A maiuscola, anche nella loro salvaguardia. Senza dimenticare il significato profondo di essere Parco, infatti, mai come in questo momento è necessario che il Parco del Po Cuneese, dal prossimo anno Parco del Monviso, di dimostri capace di essere un volano per l’economia e il turismo sostenibile.”
L’offerta museale è davvero consistente e in grado di soddisfare tutti i palati: oltre ai beni faro, come il Forte di Mont Dauphin, il Castello di Pollenzo e il Castello di Racconigi (tutti siti compresi nella lista dei Patrimoni dell’Umanità dell’Unesco), sono i piccoli musei, presenti in quasi tutti i comuni dell’area, che ben rappresentano la cultura, la storia, la natura e la varietà della Riserva Transfrontaliera della Biosfera del Monviso.
Le valli offrono la possibilità di scoprire il secolare rapporto tra uomo e montagna: le tradizioni, i mestieri tipici, la devozione popolare, la natura alpina vengono raccontati in numerosi piccoli musei, veri gioielli spesso poco conosciuti al grande pubblico.
Nella pianura e nelle città si respirano oltre 2000 anni di storia: dalle vestigia dell’antica Roma ai borghi medievali, dai castelli rinascimentali ai luoghi dove si è costruita l’Unità d’Italia. Le fertili pianure lungo il Po e le colline hanno visto negli anni l’innovazione agricola e si sono trasformate in un inestimabile patrimonio per la produzione agroalimentare e viti-viniticola.
“Visto il grande interesse che l’iniziativa ha suscitato fino a questo momento – conclude Dovetta – auspichiamo che possa diventare, nei prossimi anni, un appuntamento fisso per il territorio Monviso Unesco”.
L’elenco di tutti i musei che aderiscono all’iniziativa è disponibile sul sito www.patrimonio.monviso.eu ed è attivo il servizio informativo al numero 348/7638609.
E non finisce qui: fino a fine settembre è possibile partecipare al concorso fotografico “MonvisoUnesco”, dedicato al territorio della Riserva Transfrontaliera della Biosfera del Monviso (regolamento su www.concorso.monviso.eu). Le giornate del 19 e 20 settembre offriranno l’opportunità di catturare gli aspetti caratteristici di questa realtà.
Queste attività sono inserite nell’ambito del Progetto transfrontaliero “GouvMab Monviso”, realizzato in partenariato con il Parc Naturel Régional du Queyras e finanziato dal Programma ALCOTRA Italia - Francia 2007-2013 - Fondo Europeo di Sviluppo Regionale.


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