Gli obiettivi del Parco per il 2014
Concluso il quadriennio contraddistinto dal “Pit Monviso” e dai progetti comunitari legati all’Alcotra, il 2014 – anno intermedio in attesa dell’avvio della nuova fase di finanziamenti – non sarà sicuramente un periodo di pausa per il Parco.
“Il Consiglio, con il parere favorevole dell’Assemblea dei Sindaci che formano la Comunità del Parco, ha approvato nelle scorse settimane un programma di attività molto impegnativo”, illustra il presidente Silvano Dovetta.
Sono molti i settori d’azione interessati. “Siamo certi che il riconoscimento del territorio come Area MaB Unesco sarà una carta in più per il reperimento dei fondi che ci permetteranno di dare avvio ai nuovi progetti del Parco. I prossimi mesi saranno importanti per accedere all’ultimo bando dei fondi 2007-2013 e soprattutto ai fondi comunitari 2014-2020, in particolare quelli legati all’Alcotra. Abbiamo avviato le consultazioni con i nostri partner storici del Parco del Queyras, per valutare gli obiettivi comuni”.
Entrando nel dettaglio dei progetti “pratici”, il Consiglio ha stabilito quale punto strategico, non solo nel campo della pianificazione e della gestione territoriale, l’avvio opertivo della “governance dell’Area MaB Unesco del Monviso”, sia intesa in ambito italiano che in quello transfrontaliero. Strettamente collegati al MaB sono il “Contratto di fiume dell’Alto Po”, che passerà alla fase operativa e “l’avvio del processo di candidatura per ottenere il riconoscimento del territorio secondo i dettami della “Carta del Turismo Sostenibile, uno dei primi progetti individuati e promessi durante la fase di candidatura”, sottolinea Dovetta.
Altro punto forte è la messa a regime della gestione dei Siti di importanza comunitaria affidati dalla Regione, tra cui il Monviso – Bosco dell’Alevè e il prossimo riguardante il “Bosco del Merlino” nella pianura di Caramagna Piemonte.
Anche nel 2014 la tenuta di Staffarda è al centro di molteplici attività. “Entro fine anno si ultimeranno gli interventi finanziati con i fondi PSR, per aprile conto di inaugurare i lavori fatti per dotare l’area interna di una prima serie di tracciati ciclabili”, annuncia il presidente.
Per rimanere in zona, grazie ad un finanziamento regionale verrà progettato un intervento di rinaturazione lungo l’asta fluviale del Po tra Saluzzo e Cardè.
Viste le caratteristiche geologiche del territorio il Parco ha aderito all’iniziativa della Comunità Montana Pinerolese che ha presentato la candidatura del Geoparco delle Alpi Cozie. “Stiamo cercando di dare alla nostra area tutta una serie di strumenti utili che possano portare nuovi flussi turistici legati alle nuove tendenze che valorizzano il turismo “sostenibile” per il territorio in filosofia MaB, e proprio come Riserva della Biosfera contiamo di essere presenti a Expo 2015”.
Attività svolte per il pubblico riguardano essenzialmente l’organizzazione della seconda edizione del Tour Monviso Trail, che nel 2013 ha visto 300 partecipanti. A livello di strutture nei prossimi mesi prenderà avvio la nuova gestione dell’Ostello del Po di Pesci Vivi che è stata affidata a terzi mediante gara pubblica.
Il Parco ha inoltre un ruolo attivo nei PTI di Saluzzo e di Villafranca, mentre sta procedendo nell’iter progettuale e autorizzativo, particolarmente complesso interessando due stati, per il ripristino del Buco di Viso, attività svolta su mandato e finanziamento regionale.
“L’educazione ambientale che , con il MaB , si aprirà anche alla “sostenibilità”, come da tempo sta promuovendo l’Unesco, e ha come obiettivi lo svolgimento di attività con le scuole di ogni ordine e grado e la gestione dei cinque centri visita allestiti sul territorio. Puntiamo molto su questo settore, valorizzato al massimo con il progetto Ettra e che ci auguriamo di rilanciare, con i nuovi finanziamenti europei”, illustra il presidente.
Il 2014 sarà anche un anno di elezioni regionali che anticiperanno di un anno il cambio amministrativo. “Mi auguro che questa situazione imprevista non comporti rallentamenti nell’attività programmata, dopo tanti obiettivi raggiunti e lavoro fatto in questi due anni e mezzo”, conclude Dovetta.
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