Animalia. Meraviglie animali dal mondo
Da lunedì 15 luglio è visitabile al Centro visita Alevè di Casteldelfino (via Roma 26) la mostra Animalia. Meraviglie animali dal mondo: in esposizione venti fotografie scattate dal biologo e accompagnatore naturalistico Matteo Tolosano, fotografo amatoriale che ha catturato con il suo obiettivo tanti animali esotici incontrati nel corso dei sei anni trascorsi in regioni del mondo lontane dall’Europa durante la sua attività scientifica. La mostra è aperta al pubblico fino a sabato 31 agosto negli orari di apertura stagionali del Centro visita del Parco del Monviso, dal lunedì al sabato in orario 14.30-18.30 e la domenica in orario 10-12.30 e 14-18.30; l’ingresso è libero.
L’esposizione è uno stimolo a riflettere sulla bellezza della natura e sulla delicatezza della biodiversità del nostro pianeta, molto spesso seriamente minacciata da fattori antropici e dalla crisi climatica in atto. Le fotografie esposte sono state scattate in tutti i continenti del mondo: tra di esse spiccano la vigogna dell’Ecuador scelta come immagine del manifesto della mostra, la megattera avvistata in Groenlandia, il carpodaco magnifico himalayano del Nepal, l’aquila di mare testabianca dell’Alaska e i pinguini reali delle Isole Kerguelen, nell’oceano Indiano meridionale e ad alcune centinaia di miglia dall’Antartide. Ogni fotografia è accompagnata da frasi tratte dai diari dell’autore, con l’intento di condividere il contesto e le emozioni vissute al momento degli scatti; nel testo sono riportate anche le indicazioni sullo stato di conservazione della specie, per sottolineare l’importanza della tutela di animali spesso a rischio di estinzione.
Dice Matteo Tolosano: «Viviamo in un’epoca di sconvolgimenti planetari. La crisi climatica si sta mostrando palesemente con eventi estremi sempre più comuni e va di pari passo con una crisi della biodiversità molto importante, definita come “sesta estinzione di massa”: stiamo perdendo ogni giorno ecosistemi e organismi fondamentali per il funzionamento del pianeta e la maggiore causa a questi fatti sono le abitudini delle nostre società. Nel corso delle spedizioni scientifiche a cui ho partecipato, ho avuto l’opportunità di toccare con mano le crisi attuali, di incontrare moltissime persone e di vedere luoghi e creature meravigliose. Essendo appassionato di fotografia, ho deciso di immortalarne il più possibile, con lo scopo di condividerle una volta rientrato».
La mostra è allestita per la seconda volta nelle valli del saluzzese dopo la prima esposizione nel dicembre 2023 al Mulino della Riviera di Dronero ed è la seconda personale di Matteo Tolosano dopo “Freddo che va”, dedicata agli ambienti glaciali sempre più minacciati dalla crisi climatica, esposta nell’estate del 2023 a San Martino di Stroppo, in valle Maira.
Nato nel 1992 e residente a Dronero, Matteo Tolosano ha studiato Scienze Naturali e Biologia dell’ambiente. Dopo un Erasmus in Francia, ha passato gli ultimi sette anni partecipando a spedizioni scientifiche in giro per il mondo: dalle colonie di pinguini delle Isole Kerguelen (Terres Australes et Antarctiques Françaises), dove ha passato un anno a studiare piante e invertebrati per conto dell’Istituto Polare Francese, alle foreste europee, visitate e analizzate con un progetto dell’Università di Gent (BE), Matteo ha recentemente concluso il suo lavoro al Politecnico di Losanna (CH). Qui, nell’ambito del progetto “Vanishing Glaciers”, ha fatto parte della squadra di campo che ha percorso i principali massicci montuosi del pianeta per studiare la biodiversità microbica dei ruscelli glaciali. Denominatore comune a tutte queste esperienze, è stata l’attenzione agli effetti del cambiamento climatico sugli organismi viventi. Lavora come consulente ambientale e guida escursionistica e passa il suo tempo libero a formarsi, ad osservare la natura e a cercare di condividerne in diversi modi la bellezza, invitando ad agire per proteggerla.
Il Centro visita Alevè è situato nel centro di Casteldelfino ed è stato allestito con lo scopo di valorizzare e divulgare gli aspetti naturalistici ed ambientali che caratterizzano il vicino Bosco dell’Alevè, la più estesa cembreta delle Alpi. In un ampio spazio è stato costruito un unico grande diorama in scala naturale, in cui il visitatore ha la sensazione di inoltrarsi realmente nel bosco alla scoperta delle sue meraviglie, tra il fitto dei pini. Tra la vegetazione è possibile scorgere i numerosi abitanti di questo ambiente affascinante.