News del 16/12/2009

Rana di Lataste e Tritone crestato nella alta pianura piemontese

Nel territorio del parco del Po Cuneese e nelle zone limitrofe sono presenti numerose specie di anfibi. Due di queste, Rana latastei e Triturus carnifex, hanno elevato interesse conservazionistico perché sono entrambe inserite negli allegati II e IV della Direttiva Habitat. Rana latastei, inoltre, è un endemismo della pianura padano-veneta e corre un moderato rischio di estinzione nell’immediato futuro. Triturus carnifex risulta invece meno minacciato ma negli ultimi anni si è registrato un drastico calo nel numero e nella consistenza delle popolazioni in tutta Europa.
Per la corretta gestione e salvaguardia di Rana latastei e Triturus carnifex è necessario conoscere lo status delle popolazioni e le esigenze ecologiche delle due specie. Dal monitoraggio di 30 siti riproduttivi di Rana latastei e 18 di Triturus carnifex, noti in base a dati pregressi e situati nella pianura al confine tra la provincia di Cuneo e quella di Torino, è emerso che le popolazioni di entrambe le specie sono in netta regressione. In particolare, la rana di Lataste è risultata assente dal 47% delle pozze esaminate, mentre il tritone crestato è risultato assente nel 72% dei casi. L’assenza è imputabile alla scomparsa dei siti riproduttivi per cause naturali (interramenti dovuti alle esondazioni fluviali) o per cause antropiche (interramenti per ottenere terreno agricolo); in altri casi si assiste invece ad un’estinzione delle popolazioni locali benché il sito riproduttivo fosse rimasto sostanzialmente invariato.
Per la conservazione di Rana latastei e Triturus carnifex è anche indispensabile conoscere quali variabili ambientali influiscono sulla distribuzione spaziale delle due specie, al fine di poter predisporre interventi di habitat management realmente efficaci. Le pozze utilizzate da Triturus carnifex sono caratterizzate da una maggior percentuale di vegetale sommersa e da una minor presenza di predatori rispetto a quelle in cui si riproduce Rana latastei. Il tritone crestato, inoltre, ha delle esigenze ecologiche molto restrittive e tende ad occupare i siti riproduttivi con le caratteristiche migliori; pertanto nelle pozze occupate è molto comune rinvenire numerose specie sintopiche meno esigenti. Questa caratteristica, peraltro, rende Triturus carnifex un’ottima specie ombrello: la sua protezione porta giovamento ad un gran numero di altre specie di anfibi. La rana di Lataste, invece, richiede un habitat molto particolare, che tendenzialmente è scarsamente utilizzato dagli altri anfibi; pertanto di solito le misure di protezione rivolte alla conservazione della batracofauna sono inefficaci per proteggere Rana latastei e si rende necessario fare ricorso a piani d’azione studiati ad hoc per la specie. Particolarmente importante, in particolare, è l’estensione della copertura forestale circostante alle pozze: la rana di Lataste trascorre infatti la fase terrestre del suo ciclo vitale nelle foreste planiziali dominate dal Querco-Carpineto. Questa associazione vegetale era un tempo molto comune in tutta la pianura padana ma oggi è confinata a piccole aree isolate; la conservazione di queste patch residue risulta dunque inscindibile da qualsiasi azione di protezione della rana di Lataste.
Valentina Botto


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