l'interno della camera della struttura ricettiva descritta nell'articolo: la foto inquadra sulla destra il letto, di fronte c'è la porta che si apre sul bosco antistante.

Storie di eco-attori: una vecchia stalla trasformata in struttura ricettiva

Una luce fioca invitava ad entrare. Il sole era tramontato ormai da ore e dopo una cena frugale, ci si riuniva tutti nel tepore delle stalle di Villa, il capoluogo di Ostana. Si faceva a turno, ogni sera una famiglia ospitava la “veglia”, un modo per far passare le lunghe e fredde sere d’inverno.

Le galline appollaiate sui rami sospesi, le mucche e le capre intente a cibarsi nella lunga mangiatoia in legno ascoltavano insieme a piccoli e grandi le storie dei più vecchi: racconti di masche, di vita passata e di migrazioni. In queste occasioni si imparavano i mestieri invernali: l'intaglio del legno, il ricamo o fare a maglia. Si tramandavano tradizioni orali e pratiche di generazione in generazione.

Anna, l’ultima camera nata da Amelù, è stata ricavata proprio da una vecchia stalla del capoluogo di Ostana. Con un lavoro minuzioso e sapiente sono state mantenute le peculiarità architettoniche alpine di quell’ambiente, mischiandole con un tocco di modernità, senza però snaturarle. La combinazione tra la pietra locale e il legno di larice fanno sì che chiunque entri, possa essere catapultato nell’atmosfera di un tempo e sentire quel calore che ormai vive nei ricordi degli anziani del paese.

Anche la cucina ha una storia da raccontare. Infatti, è posizionata dove già un tempo c’era un piccolo angolo cottura, accessibile a tutti i compaesani. Lo stile ricorda quello delle cucine di una volta, con al centro un lavello in pietra locale scavato a mano. É bello pensare che in questa cucina si preparava una buonissima polenta di patate e che attorno al tavolo la gente si riunisse in un convivio che sapeva di comunità.

Oggi Anna ospita appassionati di sport e di vita all’aria aperta. Il Monviso veglia su di lei in ogni stagione da secoli, incantando i viaggiatori di tutte le epoche.

Ogni dettaglio è stato studiato con particolare attenzione all’ambiente: l’impiego della bioedilizia e l’uso di energie rinnovabili per l’elettricità e il riscaldamento dei locali sono alcuni esempi. Da anni Amelù ha scelto di eliminare gli “usa e getta” e i “monodose”, preferendo prodotti per la pulizia ecologici, il cambio asciugamani su richiesta, la raccolta differenziata e l’uso di carta riciclata.

Amelù, inoltre, delizia i propri ospiti con una piccola bottega e un cesto colazione/merenda con prodotti locali, sempre con un occhio di riguardo per l’agroalimentare di qualità, biologico e a km0, per sostenere l’economia locale.

Insomma, Amelù è un vero e proprio viaggio multisensoriale!

Ultimo aggiornamento: 16/04/2024 09:33