una farfalla Parnassius apollo, con ali punteggiate di rosso e bianco, su un fiore lilla

Gli insetti

Sulla Terra 8 specie animali su 10 sono insetti, si tratta, infatti, del gruppo faunistico più diffuso e rappresentato sul nostro pianeta. L’Ente Parco ha condotto negli anni alcuni studi sugli insetti che popolano le aree protette del Monviso e, per quanto si tratti di un dato parziale, ad oggi sono state censite 772 specie di Insetti.

Questi si trovano praticamente in ogni ambiente e rivestono una notevole importanza conservazionistica trovandosi anche alla base della catena alimentare. Da alcuni anni ormai anche la Legge e le normative europee ne riconosco l’importanza e il loro impiego quali “indicatori” del buono stato di salute di un ambiente. Nelle aree protette del Monviso uno dei gruppi più studiati è quello dei Carabidi, coleotteri predatori, di cui si conoscono un centinaio di specie alcune delle quali sono endemiche e vivono solo sulle Alpi occidentali.

Fra gli insetti più appariscenti e più facili da osservare nel Parco del Monviso vi sono 99 specie di Lepidotteri (farfalle) alcune delle quali di interesse comunitario (come Maculinea arion e Parnassius apollo).

Nelle aree protette della pianura gli insetti più importati dal punto di vista conservazionistico sono quelli che si nutrono di legno morto (detti Insetti saproxilici), far questi citiamo il Cervo volante (Lucanus cervus) o il Cerambice capricorno (Cerambyx cerdo).

Numerosi sono i documenti che indicano che le specie saproxiliche sono in forte declino a causa di un’antica gestione forestale, basata su tagli a ciclo breve e tendente ad eliminare il legno morto. Poiché circa il 30% della biodiversità complessiva di un ecosistema forestale dipendente dal legno morto è facile capire come alla scomparsa di questi insetti possa facilmente seguire la scomparsa di animali più appariscenti.

Fra gli insetti si trovano, purtroppo anche alcune specie aliene, provenienti da altri continenti ed introdotte dall’uomo. Il loro impatto sugli altri insetti, sull’ecosistema, ma anche sull’agricoltura e l’economia può essere molto grave. Un esempio è la coccinella asiatica Harmonia axyridis introdotta negli anni ’80 per la lotta biologica ed oggi diffusa dalla pianura sino alle parti più a bassa quota del Parco del Monviso.

Immagine in intestazione: Parnassius apollo (foto di Marco Rastelli)

Ultimo aggiornamento: 15/12/2021 11:25
una farfalla Parnassius apollo, con ali punteggiate di rosso e bianco, su un fiore lilla

Un Apollo in terra

Vi presentiamo Apollo, specie tipica delle alte quote, che predilige i prati e le vallate fiorite

un esemplare di Aurinia, dalle ali brune con puntinature ricorrenti arancioni e gialle, appoggiata su un fiore giallo

L'Aurinia

L'Aurinia è una farfalla piuttosto vistosa, localizzata in alcuni siti di pianura e lungo l'arco alpino

Un esemplare di Aurion appoggiato ad un fiore lilla

Arion

Maculinea Arion è una farfalla azzurra discretamente diffusa in Italia nell'arco alpino

una Ceriana conopsoides, insetto della famiglia dei sirfidi simile ad una mosca, su una foglia verde

I sirfidi del Bosco del Merlino

Nel 2019 il dott. Umberto Maritano ha svolto uno studio sui ditteri Sirfidi, una famiglia di mosche, presenti nel Bosco del Merlino, per utilizzarli come bioindicatori dello stato di salute del sito.