News del 01/09/2016

Sabato 10 al Santuario di Castelmagno rilascio di un biancone e di tre gracchi

Il 10 settembre, presso il Santuario di Castelmagno saranno rilasciati in contemporanea una magnifica femmina di biancone e tre gracchi alpini, accolti e curati dal Centro Recupero Animali Selvatici (CRAS) di Bernezzo.
La liberazione avverrà alle ore 12,30, seguirà una polentata in compagnia presso il ristorante Regina delle Alpi al costo di 15,00 euro.
Per la buona riuscita dell'organizzazione è obbligatorio prenotarsi entro il mercoledì 07 settembre (info@centrorecuperoselvatici.it – tel. 0171/82305 – 328/5325296)

Ecco le loro storie raccontate dal CRAS

Il biancone salvato due volte.
Il rapace è stato trovato ferito nei boschi di Priola in val Tanaro: l’anello apposto alla zampa ha permesso a noi di riconoscerlo, infatti quattro anni fa era già stato soccorso ad Albisola.
Per tutto lo staff del centro il raro evento è emozionante! Alla sede del Cras, è arrivato un ospite speciale: un biancone o «aquila dei serpenti», tra le specie più rare in Europa. L’animale è stato raccolto, ferito, nei boschi di Priola, in alta val Tanaro, da un cacciatore che lo ha consegnato ai volontari della difesa animali di Garessio.
All’arrivo nel Cras, la sorpresa: il biancone, una femmina adulta, ha l’anello di riconoscimento. Abbiamo scoperto che è lo stesso animale trovato nel 2012, debilitato e con un problema alla pupilla destra, ad Albisola Superiore dalla Protezione Animali di Savona che, dopo le prime cure, ce l’aveva consegnato il 29 settembre di quell’anno.
Ristabilito, lo avevamo liberato a Castelmagno il 26 maggio 2013. Ebbene, a tre
anni di distanza e dopo essere migrato ogni autunno verso l’Africa, dove “sverna”, in quanto la sua dieta preferita è composta di ofidi, sauri ed insetti, il rapace è tornato nella stessa zona, a pochi chilometri di distanza. Qui ancora una volta si è ferito ed è stato consegnato al CRAS di Bernezzo. Il biancone ha un trauma da urto, è debilitato e
ancora con problemi alla pupilla destra. E’stato seguito e curato fino ad ora, adesso è pronto per riprendere il viaggio verso i paesi di svernamento.

I Gracchi
Magnifici uccelli della tipica avi fauna alpina, sono stati da noi recuperati, ancora piccini, alla fine di giugno, durante lavori di ripristino di un condominio a Prato Nevoso. Avevano nidificato in un foro di aerazione per i condizionatori. Un piccolo era già morto, siamo riusciti a salvate gli altri tre, ad allevarli e riabilitarli: adesso sono in condizioni idonee per ritornare nel loro ambiente naturale.
Si spera che evitino di scambiare condomini umani per pareti rocciose!!!
Spinti da grande passione continuiamo,a svolgere il nostro lavoro nel miglior modo possibile nonostante la pesante carenza da parte delle istituzioni.


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