D-Flight ha aggiornato i divieti di sorvolo sul Parco del Monviso

Da lunedì 23 gennaio la zona di divieto di sorvolo relativa alle aree naturali protette in gestione al Parco del Monviso risulta visibile su D-Flight, il portale creato dall’ENAV, l’Ente Nazionale per l’Assistenza al Volo, e rivolto principalmente a proprietari e piloti di droni italiani.

Questo aggiornamento delle mappe, che arriva a seguito del buon esito di un’istanza portata avanti dal nostro Servizio Tecnico, rende più chiara a chi fa uso di questo utile strumento cartografico digitale l’esistenza del divieto, peraltro già normato con una legge regionale da molto tempo.

Tutte le tipologie di drone ricadono infatti nella definizione di “velivoli” che, in base alla Legge Regionale n° 394 del 1991 e poi alla successiva Legge Regionale n° 19 del 2009, hanno il divieto di sorvolo delle aree protette, salvo autorizzazioni e salvo “quanto definito dalle leggi sulla disciplina del volo“. I droni, anche se di piccole dimensioni, sono percepiti come un pericolo da molti animali e possono essere fonte di disturbo, per esempio, durante la nidificazione di alcune specie di uccelli.

L’utilizzo dei droni nelle aree protette piemontesi è comunque possibile dietro richiesta all'Ente di Gestione competente, a cui va presentata domanda motivata e che può concedere la relativa autorizzazione. La modulistica per fare richiesta di sorvolo del territorio tutelato dal Parco del Monviso è disponibile su questa pagina del nostro sito, dove sono fornite le indicazioni su modalità, tempistiche e caratteristiche della richiesta stessa.

Si precisa che è sempre vietato il sorvolo per finalità ludico-ricreative e si ricorda infine che il Servizio di Vigilanza dell’Ente è a disposizione per ogni utile informazione in materia e che il mancato rispetto della normativa può comportare responsabilità penale e il pagamento di pesanti sanzioni amministrative.