News del 11/10/2018

Osmodog: storia di Teseo e dell’Osmoderma eremita

Non lasciatevi ingannare dal titolo di questo articolo: non stiamo per narrarvi una storia tratta dalla mitologia greca, tuttavia in un certo senso, anche in questa narrazione incontreremo strane e misteriose creature ed eroi impegnati in una difficile missione: proteggere gli habitat e le specie a rischio di estinzione.
Teseo(1) nel nostro caso è un cane, il primo ad essere utilizzato nella ricerca di un insetto curioso e piuttosto difficile da osservare in natura: l’Osmoderma eremita.
Questo simpatico Golden Retriever, a seguito di un attento addestramento, è divenuto un “cane molecolare” in grado di riconoscere con l’olfatto uno specifico odore e a segnalarne il punto di origine, abbaiando e/o sedendosi nelle sue vicinanze.
Sotto la guida di Paolo Audisio dell’Università “La Sapienza” di Roma (Dipartimento di Biologia e biotecnologie “C. Darwin”) ha operato all’interno del progetto MIPP(2) per l’identificazione delle larve di Osmoderma eremita.
L’Osmoderma eremita(3) dal canto suo, è una specie a rischio di estinzione e ormai rara nella maggior parte delle nazioni europee.
Si tratta di un coleottero di dimensioni relativamente grandi (24-30 mm) che vive all’interno delle cavità di alberi vetusti. Le larve si nutrono della cosiddetta “rosura”, ovvero del legno marcescente e umido che si accumula all’interno delle sopraccitate cavità (o carie). I maschi di questa specie, per attirare le femmine, emettono un feromone intenso dall’aroma simile all’albicocca o di una pesca matura e talvolta percepibile a breve distanza anche dall’uomo.
È una specie endemica dell’Europa ed è diffusa in gran parte del territorio continentale ma assente nelle isole britanniche e nella maggioranza delle aree mediterranee dove si trova la sottospecie Osmoderma eremita italicum.
Nonostante l'ampio areale potenziale, le popolazioni di questo coleottero sono estremamente frammentate e circoscritte spesso a stazioni puntiformi.
Per sua sfortuna, l’Osmoderma eremita è molto esigente in termini di habitat: si trova soltanto in presenza dei già citati alberi cavi con legno in disfacimento, contesti sempre meno comuni sia nei boschi che nelle aree agricole e urbane. La costante riduzione dell’habitat per questa specie è dovuta a una serie di fattori, tra i quali svolgono un ruolo cruciale la moderna gestione forestale che sfavorisce la presenza di alberi vecchi in bosco e le pratiche agricole che nel tempo hanno ridotto la presenza di vecchi alberi lungo le siepi e i filari campestri.

Per tali ragioni, L’Osmederma eremita è stato classificato come specie “vulnerabile” dallo IUCN-comitato italiano(4) (a livello europeo il suo status è anche peggiore = near threatened – quasi minacciata) ed è stato inoltre inserito negli allegati II e IV della Direttiva Habitat (CEE n. 92/43/CEE), ovvero come specie prioritaria (specie di interesse comunitario che richiede la designazione di zone speciali di conservazione e una protezione rigorosa).

Per attuare una protezione efficace per questa specie e per poter identificare le aree da sottoporre a protezione rigorosa, è necessario conoscere in modo approfondito le popolazioni presenti sul territorio. E’ poi fondamentale controllarne lo stato di salute nel tempo, anche quando si sia provveduto a proteggere una popolazione in natura con l’istituzione di aree tutelate (SIC/ZSC) e l’applicazione di specifiche misure di conservazione.
Per raggiungere tali scopi, sono stati testati e successivamente messi a punto, specifici metodi di monitoraggio standardizzati per le specie indicate nella Direttiva Habitat e quindi anche per l’Osmoderma eremita.
E’ in questo contesto che è entrato in gioco Teseo con il suo infallibile fiuto: il connubio Teseo-Osmoderma ha dato vita a una delle più curiose e interessanti ricerche scientifiche degli ultimi tempi ed è superfluo sottolineare come le capacità olfattive di Teseo si siano rilevate pressoché infallibili nella ricerca di questo coleottero.
Al termine del periodo di addestramento, Osmodog (questo l’appropriato soprannome di Teseo) è riuscito ad ottenere un risultato di indubbio valore: il 92% dei suoi report si sono dimostrati corretti(5), garantendo così un’ottima affidabilità per il metodo di indagine.

L’utilizzo di Osmodog ha permesso inoltre di ridurre a zero l’impatto sulla specie perché l’uso dell’olfatto evita il contatto diretto con gli esemplari e quindi elimina qualsiasi tipo di disturbo arrecato dall’uomo.
L’esperienza di Teseo può aprire per il futuro interessanti soluzioni di monitoraggio per questa e per altre specie in Direttiva Habitat, tuttavia al momento, il metodo standard per Osmoderma eremita è rappresentato da un sistema di trappolaggio attrattivo: il cosiddetto “Black Cross Window trap”, per il quale si utilizzano trappole che vengono appese ad alberi. Queste sono costituite da una doppia barriera a croce collegata a un barattolo, con la funzione di raccogliere l’insetto. All’interno della trappola viene poi inserita una provetta contenente il feromone tipico della specie (facilmente replicabile artificialmente).
Per il monitoraggio di un sito devono essere collocate 15 trappole poste a una distanza media di circa 100 metri l’una dall’altra. La durata del monitoraggio è di 5 settimane e viene svolto tra Luglio e Agosto.

Il controllo delle trappole deve essere condotto con massimo rigore e in giornate specifiche (mercoledì e venerdì), con conteggio e fotografia degli individui catturati. Una scheda di campo accompagna le osservazioni ed è fondamentale per registrare i dati raccolti ad ogni trappola controllata. Gli individui catturati vengono poi rilasciati sull’albero sul quale sono stati catturati.
Al termine di ogni settimana di monitoraggio è poi importantissimo disattivare le trappole. Il venerdì è il giorno dedicato a questo passaggio, che evita la cattura involontaria di individui nel fine settimana, evento che potrebbe portare alla morte degli insetti catturati a causa di una loro permanenza eccessiva nella trappola.

Per tutte le altre specie indicate dalla Direttiva Habitat, esistono protocolli di monitoraggio specifici(6).
A titolo esemplificativo, il monitoraggio degli insetti saproxilici già trattati nei precedenti articoli (Cervo volante e Cerambice della Quercia) prevede, per il primo, un conteggio a vista lungo transetti di 500 metri in bosco, mentre per il Cerambyx cerdo, vengono utilizzate tecniche di trappolaggio simili a quelle descritte per Osmoderma eremita.
Per identificare il metodo di monitoraggio standard più efficace per ogni specie, sono stati condotti numerosi studi volti a testare le diverse tecniche di studio utilizzate nel tempo e reperibili attraverso un’attenta ricerca bibliografica.
Ogni specie ha infatti comportamenti e abitudini di vita che non sempre consentono di basarsi sulle osservazioni visuali. Per molti insetti arboricoli, come ad esempio Cerambyx cerdo e lo stesso Osmoderma eremita, l’osservazione di individui adulti in natura è un fatto casuale. Nel caso del Cerambice della quercia il motivo è semplice: il maggior numero di insetti presenti in un bosco può spesso trovarsi sulle chiome degli alberi, sfuggendo così anche agli osservatori più attenti. Qualcosa di simile accade anche con l’Osmoderma eremita, dove l’incontro con individui in volo fornisce solamente un’indicazione sulla presenza della specie nel territorio, ma non ci dice nulla in merito alla consistenza e allo stato di salute della sua popolazione. Per riuscire ad ottenere queste preziose informazioni, occorre procedere con indagini più accurate come quelle descritte in precedenza.
Come accennato, il caso del cervo volante è invece opposto. L’osservazione di individui adulti in campo si presta bene per uno studio scientifico delle sue popolazioni. Il comportamento di questa specie è caratteristico: nel periodo di sfarfallamento degli adulti, che avviene tra giugno e luglio, è possibile incontrare un discreto numero di soggetti e l’osservazione lungo un transetto, ripetuta con intervalli standard, fornisce un dato utile per la ricerca scientifica.

Per approfondimenti sulle tecniche di monitoraggio degli insetti saprioxilici suggeriamo le seguenti pubblicazioni a cura del Mipp:

http://lifemipp.eu/mipp/data/download/Layman_it.pdf
http://lifemipp.eu/mipp/data/download/linee%20guida_ita_compressed.pdf

Per concludere, se vicino a casa avete un filare con vecchi alberi cariati, fate attenzione! Potrebbero ospitare un bel gruppetto di Osmoderma eremita, un lascito delle antiche foreste che un tempo popolavano le pianure e le valli delle nostre regioni.
Se foste poi così fortunati da incontrare questo insetto durante le vostre passeggiate o escursioni, potete segnalare la vostra osservazione sul sito https://innat.it (o attraverso l’app Innat disponibile per android e ios). Inserite il vostro dato accompagnato da una fotografia anche se non avete certezza assoluta della vostra osservazione. Un’attenta squadra di esperti verificherà il vostro dato e se la specie verrà confermata, la vostra osservazione entrerà a far parte dei dati nazionali per le specie della Direttiva Habitat, contribuendo così alla loro salvaguardia e alla conservazione dei loro habitat per il futuro.

Ringraziamenti
Dr. Sönke Hardersen
Centro Nazionale per lo Studio e la Conservazione della Biodiversità Forestale ""Bosco Fontana"" MARMIROLO (MN)

NOTE:
1- Teseo è un personaggio della mitologia greca e decimo mitologico re di Atene, figlio di Etra ed Egeo (Poseidone) - https://it.wikipedia.org/wiki/Teseo
2- Il progetto Life+ Natura MIPP ""Monitoring of insects with public participation"" (MIPP) ha lo scopo principale di sviluppare e testare metodi di monitoraggio standardizzati per la valutazione dello stato di conservazione di specie di insetti inserite negli allegati della Direttiva Habitat. Le specie considerate sono: Osmoderma eremita s.l., Lucanus cervus, Cerambyx cerdo, Rosalia alpina, Morimus funereus. Il progetto ha realizzato un portale web per raccogliere e visualizzare i dati faunistici raccolti dai cittadini relativi alla presenza delle specie sopraindicate e delle specie Lopinga achine, Parnassius apollo, Saga pedo, Zerynthia polyxena, anch'esse incluse negli allegati della Direttiva Habitat.
3- Osmoderma eremita – dal greco οσμή, osmē = odore, δέρμα, dérma = pelle. L’epiteto “eremita” si riferisce all’habitat di vita: una cavità simile a una grotta.
La specie è saproxilica obbligata, legata alla presenza in grandi alberi senescenti con cavità (sia in foreste naturali mature sia in ambiente agricolo lungo filari, che in ambiente urbano, nei parchi pubblici); la larva di O.eremita si sviluppa all’interno di diverse specie arboree quali ad esempio querce, castagni, tigli, salici, faggi e alberi da frutto, e si rinviene dalla pianura fino a 1400 m di quota.
Il ciclo vitale dura circa 3 anni: la femmina depone da 20 a 80 uova nelle cavità di alberi senescenti, dove la larva vive da 2 a 4 anni nutrendosi dei detriti legnosi e scavando nel legno delle pareti marcescenti della cavità. Gli adulti sfarfallano tra giugno e luglio, ed hanno una vita di circa 30 giorni, durante i quali rimangono generalmente nel raggio di qualche centinaio di metri (anche se alcune femmine hanno raggiunto spostamenti di circa 1,5 km) dalla pianta in cui si sono sviluppati.
4- L'Unione Internazionale per la Conservazione della Natura (International Union for the Conservation of Nature), meglio conosciuta con il suo acronimo IUCN, è una organizzazione non governativa (ONG) internazionale con sede in Svizzera. La MISSIONE dell'IUCN è quella di persuadere, incoraggiare ed assistere le società di tutto il mondo nel conservare l'integrità e la diversità della natura e nell'assicurare che qualsiasi utilizzo delle risorse naturali sia equo ed ecologicamente sostenibile. http://www.iucn.it/index.php.
5- I risultati ottenuti dai test sono stati pubblicati su “the international scientific journal Nature Conservation.” - https://news.uniroma1.it/research/bestfriendhermit.
6- Per chi fosse interessato ad approfondire il tema suggeriamo le seguenti pubblicazioni a cura del Ministero dell’Ambiente:
- Manuale monitoraggio specie vegetali - http://www.isprambiente.gov.it/it/pubblicazioni/manuali-e-linee-guida/manuali-per-il-monitoraggio-di-specie-e-habitat-di-interesse-comunitario-direttiva-92-43-cee-in-italia-habitat
- Manuale monitoraggio specie animali terrestri - http://www.isprambiente.gov.it/it/pubblicazioni/manuali-e-linee-guida/manuali-per-il-monitoraggio-di-specie-e-habitat-di-interesse-comunitario-direttiva-92-43-cee-in-italia-specie-animali

Manuale di monitoraggio di specie e habitat:
- http://www.isprambiente.gov.it/it/pubblicazioni/manuali-e-linee-guida/manuali-per-il-monitoraggio-di-specie-e-habitat-di-interesse-comunitario-direttiva-92-43-cee-in-italia-habitat


Biliografia

Progetto InNat
http://innat.it/

progetto LIFE MIPP
http://lifemipp.eu

Wikipedia it
https://it.wikipedia.org/wiki/Osmoderma_eremita

Wikipedia de
https://de.wikipedia.org/wiki/Eremit_(K%C3%A4fer)

THE BEST FRIEND OF THE HERMIT BEETLE (OSMODOG)
Università la sapienza di Roma
https://news.uniroma1.it/research/bestfriendhermit

IUCN red list
http://www.iucnredlist.org/details/15632/0


NOTA SULLA PUBBLICAZIONE. Questa news è pubblicata a scopo di archivio, le informazioni riportate sono da considerarsi obsolete. Il testo potrebbe far riferimento ad immagini o allegati al momento non disponibili.