News del 03/07/2018

Studenti di Biologia in escursione didattica nel Parco del Monviso

L’escursione multidisciplinare degli studenti di Biologia dell’Università del Piemonte Orientale di Alessandria nel Parco del Monviso ha festeggiato la scorsa settimana la sua quinta edizione, con un crescente successo tra i ragazzi ed un sempre maggior coinvolgimento di istruttori e personale docente. Dal 27 al 29 giugno, venticinque studenti di Biologia hanno realizzato osservazioni ecologiche, campionamenti botanici e censimenti faunistici nel gruppo delle Alpi Cozie, all’interno di una convenzione tra il Parco del Monviso e l’Università del Piemonte Orientale. Responsabile di tale convenzione è Stefano Fenoglio, professore associato di Ecologia, che fornisce consulenze e supporto didattico all’Ente Parco in cambio del sostegno economico destinato a coprire il noleggio dei minibus e parte delle spese legate alla logistica dell’escursione.
Gli studenti hanno apprezzato molto il contatto diretto con aspetti della biologia che avevano incontrato solo sui testi, seguiti per la parte zoologica ed ecologica dal Dr. Stefano Fenoglio e per la parte botanica dalla Prof.ssa Graziella Berta e dal Prof. Guido Lingua. Particolarmente apprezzato l’intervento del Presidente del Parco del Monviso Gianfranco Marengo e del Direttore Massimo Grisoli. Oltre al personale UPO, l’esperienza è stata inoltre arricchita da numerosi interventi di personale tecnico esterno, come gli esperti di censimenti di ungulati del CACN1 e CACN2 (G. Ficetti, O. Giordano e G. Riccardi), il personale della Provincia di Cuneo (D. Bonetto, M. Massucco), tecnici del Parco (M. Calvini, D. Giuliano) e ricercatori dell’Università di Torino (F. Bona, E. Piano).
Dopo una prima giornata introduttiva nel territorio di Crissolo, dedicata agli ecosistemi fluviali, ai boschi di larice e ai sistemi ipogei, il secondo giorno è stato caratterizzato da una lunga escursione dalle sorgenti del Po al lago Chiaretto, con osservazioni sull’ecologia dei laghi glaciali, sulle specie pioniere e su alcuni endemismi come la Salamandra nera di Lanza. L’ultimo giorno è trascorso in alta valle Varaita all’interno del Bosco dell’Alevé, una foresta di Pino Cembro unica nel suo genere, caratterizzata da alberi che hanno sino a cinquecento anni di età, piccoli laghetti che contengono crostacei endemici e ampie radure popolate da ungulati.
Ospitati come sempre nel Rifugio Galaberna di Ostana, i ragazzi hanno potuto inoltre apprezzare diversi aspetti della cultura e del territorio delle nostre valli. Conoscere e mettere in pratica direttamente sul campo quanto appreso in aula o in laboratorio è un elemento sempre più indispensabile per la formazione dei biologi, futuri professionisti dell’ambiente.


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