News del 03/07/2017

Sulle tracce di Annibale

Da anni circola l’ipotesi che Annibale, con il suo esercito di 30 mila uomini, 40 mila cavalli e e 40 elefanti, sia passato dal Colle delle Traversette per raggiungere l’Italia. Un’impresa che, è il caso di dirlo, è passata alla storia, ma sulla quale non esistono certezze.
In questi giorni, e per tre settimane, una spedizione internazionale, guidata dal geomorfologo e professore emerito della York University di Toronto Bill Mahaney, condurrà degli studi tra Pian del Re e il Colle delle Traversette, nel cuore del Parco del Monviso, per cercare le prove del passaggio del condottiere cartaginese.
La ricerca si svolge effettuando dei carotaggi nel terreno, per individuare lo strato di terra che corrisponde all’epoca del passaggio dell’esercito, 2.200 anni fa: nel terreno si cercano soprattutto tracce di sterco di elefante, che appurerebbe la validità storica dell’ipotesi.
Il professore canadese è convinto che la sua tesi abbia valide basi storiche e scientifiche. La letteratura antica, negli scritti di Polibio e Tito Livio, descrive il luogo in cui passò Annibale come composto da un deposito di roccia a due livelli, esattamente come il versante italiano della Valle. A livello scientifico, invece, è recentissima, del 2016, la scoperta di un esteso accumulo di sterco equino proprio nell’area delle Traversette, compatibile con il passaggio di un grande esercito. È di qualche anno fa, invece, il ritrovamento di un fossile di batterio che vive nello stomaco degli elefanti.
Il professor Mahaney e la sua equipe internazionale, oltre a voler dare una risposta alla controversa questione del percorso seguito dall’esercito di Annibale, fornirà anche un contributo importante agli studi sui movimenti geologici di questa parte di Alpi Cozie.


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